X (Twitter) viola il GDPR e la Legge sui Servizi Digitali: Micro-targeting illegale per la pubblicità politica

A settembre, l'organizzazione per la protezione dei dati noyb ha presentato un reclamo per la protezione dei dati contro la Commissione UE in merito a una campagna pubblicitaria su X, ex Twitter, che mirava a promuovere una controversa misura di controllo delle chat, ossia una proposta per monitorare tutte le chat e i servizi di messaggeria in nome del presunto benessere dei bambini.

Tuttavia, la Commissione UE ha commesso l'errore di mostrare la pubblicità solo ad alcuni utenti. Gli utenti in questione sono stati selezionati utilizzando il cosiddetto micro-targeting, che prevede il targeting delle persone in base a dati specifici dell'utente, come le convinzioni religiose o politiche. Tuttavia, l'uso dei dati personali per il micro-targeting è vietato dal GDPR, motivo per cui noyb ha presentato un reclamo contro la Commissione UE.

Ora, l'organizzazione per la protezione dei dati sta facendo un ulteriore passo avanti e sta presentando un altro reclamo contro la piattaforma di social media. L'argomento: Le azioni illegali della Commissione UE sono state rese possibili dalla piattaforma online, perché X raccoglie e memorizza i dati degli utenti, come le opinioni politiche e le credenze religiose, che sono poi disponibili per la valutazione da parte di terzi. Nelle sue linee guida, X vieta l'uso dei dati degli utenti per il micro-targeting, ma non sembra applicare questo divieto e ovviamente non monitora le campagne pubblicitarie collocate sulla sua piattaforma. In considerazione della gravità della violazione, noyb propone che le autorità di protezione dei dati impongano una multa.