Una nuova tecnica di raffreddamento passivo per gli edifici potrebbe ridurre i costi di condizionamento dell'aria
Un team di ricerca dell'UCLA https://samueli.ucla.edu/researchers-discover-new-mechanism-to-cool-buildings-while-saving-energy/ ha presentato un nuovo metodo per raffreddare gli edifici senza ricorrere a sistemi di condizionamento ad alto consumo energetico. Manipolando il trasferimento di calore radiante tra gli edifici e l'ambiente circostante, il team di ricerca sostiene che la sua tecnica potrebbe posizionarsi come soluzione sostenibile ed economica per il controllo della temperatura.
Il calore radiante, trasmesso attraverso le onde elettromagnetiche, svolge un ruolo cruciale nella temperatura interna. Mentre le ricerche precedenti si sono concentrate principalmente sulla riflessione della luce solare dai tetti, il team dell'UCLA ha affrontato la questione spesso trascurata del trasferimento di calore tra gli edifici a livello del suolo. Attraverso l'analisi delle caratteristiche distinte del movimento del calore radiante tra gli edifici e il cielo, i ricercatori hanno identificato un'opportunità per ottimizzare la gestione termica.
Il team ha sviluppato rivestimenti specializzati per pareti e finestre. Questi rivestimenti sono progettati per assorbire ed emettere selettivamente il calore radiante all'interno di una specifica gamma di lunghezze d'onda, nota come finestra atmosferica. Regolando il trasferimento di calore, i rivestimenti raffreddano efficacemente gli edifici durante i mesi estivi e trattengono il calore durante l'inverno.
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Aaswath Raman, che dirige il Raman Lab dell'UCLA Samueli, ha parlato dell'ispirazione tratta da città come Santorini in Grecia o Jodhpur in India. Ha poi aggiunto: "Negli ultimi anni, c'è stato un grande interesse per i rivestimenti freddi dei tetti che riflettono la luce del sole. Ma il raffreddamento di pareti e finestre è una sfida molto più sottile e complessa"
Il team di ricerca ha utilizzato materiali facilmente reperibili ed economici, come il polipropilene (comunemente usato in bottiglie e barattoli), per creare i rivestimenti, rendendo la tecnologia scalabile e accessibile a un'ampia gamma di applicazioni edilizie.
Anche se la tecnologia non eliminerà esattamente la necessità di condizionatori d'aria e altri dispositivi di raffreddamento, c'è comunque un immenso potenziale di risparmio energetico, soprattutto nelle regioni con climi estremi. l'88% delle famiglie statunitensi utilizzava l'aria condizionata nel 2020, e la percentuale è probabilmente aumentata da allora - quindi questa nuova tecnologia di raffreddamento passivo potrebbe contribuire a ridurre l'impronta di carbonio. Inoltre, di recente abbiamo assistito a nuove case stampate in case stampate in 3D in Canada. Nel complesso, queste nuove scoperte sembrano piuttosto promettenti per le abitazioni del futuro.
Raman e il suo team stanno già lavorando per dimostrare l'effetto di raffreddamento passivo su scale di edifici più grandi e il risparmio energetico nel mondo reale, con la California meridionale come area di interesse attuale.