Un nuovo radiotelescopio open-source può vedere i segnali Wi-Fi attraverso le pareti
Utilizzando i concetti della radioastronomia, il team di The Thought Emporium ha sviluppato con successo una costruzione open-source di un radiotelescopio funzionale, denominato XJ9. Caratterizzato da un design modulare, l'XJ9 è in grado di rilevare le frequenze Wi-Fi a 2,4 GHz e dispone di una serie di accessori per adattarsi a diverse applicazioni, come la torretta per i dardi automatici e il braccio per i coltelli. Tuttavia, le capacità dell'XJ9 come radiotelescopio sono di gran lunga le più impressionanti.
Basandosi su un progetto precedente noto come Cogsworth, il team ha creato un sistema raffinato per rilevare e visualizzare l'intensità delle microonde rilasciate dai router Wi-Fi. Le microonde rilasciate dai router oscillano a circa 2,4 GHz e, poiché le microonde sono una forma di luce, è possibile creare un dispositivo in grado di catturare queste frequenze. Questo è lo stesso concetto utilizzato nella radioastronomia, perché molte forme di fenomeni astrologici creano radiazioni elettromagnetiche quando si verificano. Esempi comuni sono i buchi neri, i getti di gas e i quasar, tutti fotografati grazie ai radiotelescopi che misurano le frequenze radio che producono. Allo stesso modo, una versione piccola di un radiotelescopio può fare la stessa cosa per il Wi-Fi, se sintonizzato sulla frequenza giusta.
XJ9 è un radiotelescopio stampato principalmente in 3D che presenta una serie di aggiornamenti rispetto alla versione precedente del team, tra cui motori passo-passo a ingranaggi, trasmissioni a cinghia e un cuscinetto piatto. Con un'antenna collegata, XJ9 utilizza una radio definita dal software o SDR per trasformare le onde radio che colpiscono l'antenna in dati utilizzabili. In questo caso, il team utilizza l'SDR HackRF per catturare le onde radio da un router. Poi, utilizzando GNU radio per elaborare i dati, l'XJ9 prende le misure delle onde radio rilevate in varie posizioni per formare una scansione dell'ambiente circostante. Purtroppo, i primi test non hanno dato risultati accurati e il team ha scoperto che la configurazione di GNU radio normalizzava le letture invece di catturare i picchi, causando l'imprecisione delle scansioni. Dopo una semplice correzione, l'XJ9 ha iniziato a catturare hotspot precisi di radiazioni Wi-Fi.
Sebbene questo sia un risultato impressionante, il team ha speranze più grandi per le applicazioni reali di XJ9. L'esperimento è in effetti una prova di concetto per il cosiddetto radar passivo. Basandosi sull'idea della radiazione Wi-Fi come forma di luce, il team spera di utilizzare il Wi-Fi o una frequenza adiacente per illuminare gli oggetti nell'area circostante, consentendo di fatto all'XJ9 di vedere attraverso i muri e di costruire una mappa 3D dei suoi dintorni. Tuttavia, il team deve svolgere un lavoro considerevole prima che ciò sia possibile. Visiti le risorse qui sotto per maggiori informazioni sulla costruzione o per accedere ai file 3D dell'XJ9.
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