Un'immagine del processore grafico GA102 di NVIDIA appare in foto: forse il cuore della GeForce RTX 3090

Secondo recenti indiscrezioni, il chip grafico GA102-300 potrebbe essere affiancato ad una variante 400 dedicata alle soluzioni di fascia superiore, come ad esempio una ipotetia Titan Ampere. I primi calcoli effettuati dagli appassionati suggeriscono che il nuovo chip potrebbe occupare un'area di circa 628 mm2, ossia una porzione leggermente inferiore rispetto ai 754 mm2 dell'attuale TU102 a bordo della GeForce RTX 2080 Ti.

La nuova proposta di casa NVIDIA dovrebbe utilizzare un processo produttivo superiore rispetto ai 12 nanometri FFN di TSMC adottati per le GPU Turing, tuttavia al momento ci sono informazioni discordanti a riguardo. Alcune fonti suggeriscono che NVIDIA possa aver utilizzato i 7 nanometri di TSMC, mentre altre ipotizzano la presenza degli 8 nanometri delle fonderie di Samsung. L'unica concreta certezza riguarda le memorie che come sappiamo saranno di tipo GDDR6X, una evoluzione delle attuali GDDR6. Micron suggerisce inoltre che la scheda video più veloce, la GeForce RTX 3090, utilizzerà memorie GDDR6X con una larghezza di banda compresa tra 912 e 1008 GB/s a seconda che la scheda adotti chip a 19 oppure 21 Gbps su bus a 384-bit.

Solo in seguito alla conferenza ufficiale attesa per il primo di settembre e presentata da Jen-Hsun Huang sapremo tutte le specifiche dei futuri modelli, compreso il curioso connettore da 12-pin che probabilmente resterà una caratteristica esclusiva delle versioni Founders Edition. Considerata la recente registrazione di 29 schede grafiche MSI, le soluzioni dei partner AIC di NVIDIA potrebbero giungere sul mercato in tempi brevissimi.