Un attacco ransomware colpisce la produzione di uno stabilimento Foxconn in Messico

Foxconn, uno dei maggiori produttori di elettronica a contratto del mondo, è stata colpita da un attacco ransomware in uno dei suoi stabilimenti in Messico. Parlando con Bleeping Computerl'azienda ha spiegato che "uno dei nostri stabilimenti in Messico ha subito un attacco informatico di tipo ransomware alla fine di maggio. Il team di cybersicurezza dell'azienda ha portato avanti il piano di recupero di conseguenza"

La fabbrica colpita, che si trova a Tijuana, è un importante centro di approvvigionamento per la California, negli Stati Uniti. Per garantire che la produzione non sia ostacolata dall'hack, Foxconn ha deciso di modificare la capacità produttiva della fabbrica. L'azienda ha inoltre condiviso i dettagli dell'attacco con il management, i clienti e i fornitori.

Sebbene Foxconn non abbia identificato ufficialmente gli autori, un gruppo di ransomware noto come LockBit ha rivendicato la responsabilità della violazione. Il 31 maggio il gruppo ha inviato un ultimatum: se Foxconn non rispetterà le richieste entro l'11 giugno, pubblicherà i file.

Le fabbriche messicane di Foxconn producono telefoni cellulari, TV LCD, computer e set-top box. Per questo motivo il produttore potrebbe essere in possesso di documenti sensibili su prodotti inediti e piani di produzione che potrebbero finire nelle mani sbagliate se LockBit procedesse alla divulgazione dei file.

Non è la prima volta che un gruppo di ransomware prende di mira le strutture di Foxconn in Messico. Lo stabilimento CTBG MX dell'azienda a Ciudad Juárez ha subito un attacco simile nel dicembre 2020 da parte della banda di ransomware DoppelPaymer.

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