Tesla sta lavorando al proprio sistema di diagnostica EV come alternativa all'OBD per il lancio nel 2023

Tra le note di un politico coreano, secondo cui Tesla si starebbe opponendo alla richiesta di adottare lo standard OBD (On-Board Diagnostics) per le ispezioni locali, c'è la rivelazione che la casa automobilistica statunitense starebbe lavorando a un proprio sistema di diagnostica e segnalazione specifico per i veicoli elettrici, che sarà lanciato il prossimo ottobre. Secondo quanto riferito dagli addetti ai lavori, Tesla utilizzerà la Corea del Sud come pilota per la sua alternativa OBD e da lì ne espanderà l'uso a livello globale.

Sembra che Tesla abbia scelto la Corea come terreno di prova per il suo imminente standard di diagnostica dei veicoli elettrici perché è stata in continuo contrasto con le autorità del Paese per il rifiuto di utilizzare l'OBD sui suoi veicoli più recenti (le Model S/X sono dotate di un connettore OBDII). Mentre in altre regioni come l'Europa, la Cina o il Giappone, a Tesla è stata concessa l'esenzione dai requisiti per l'utilizzo dello standard OBD, in Corea del Sud gli ispettori locali hanno continuato a spingere per l'adozione. La Korea Transportation Safety Authority (KTSA) ha persino effettuato controlli a campione sui veicoli Tesla, esaminando i cablaggi e i rapporti sugli errori del cruscotto, nella speranza che Tesla si muovesse.

Invece, i dati della KTSA ottenuti da un senatore del Partito Democratico di Corea affermano che Tesla ha intenzione di aggirare nuovamente le procedure di ispezione dei veicoli, sviluppando un proprio sistema di diagnostica. Inutile dire che il politico non è affatto soddisfatto di questo sviluppo, poiché cresce il sospetto che Tesla abbia il pieno controllo sulla sua alternativa OBD e che gli ispettori dei veicoli non abbiano ancora un quadro completo. Tesla è l'unico dei 26 principali marchi automobilistici coreani che si considera esente dall'obbligo di test OBD, adducendo problemi di sicurezza per il suo software di guida autonoma.

Utilizzando vari stratagemmi legali, si è opposta al mandato della KTSA di raccogliere e archiviare i dati OBD per facilitare le ispezioni e si sta invece preparando a offrire un proprio sistema di reportistica che gli addetti ai lavori temono possa nascondere i principali difetti di progettazione o le anomalie:

La credibilità dei risultati delle ispezioni tramite il server di dati designato da Tesla sarà bassa, poiché la casa automobilistica può manipolare i dati in anticipo. Mentre molti consumatori coreani ricordano ancora chiaramente il "dieselgate" del 2015 di Volkswagen, in cui la casa automobilistica tedesca manipolò le emissioni di scarico per superare i test, Tesla dovrebbe trovare un modo equo e credibile per garantire la sicurezza del veicolo invece di affidarsi alla propria tecnologia.

Negli Stati Uniti, le autorità di regolamentazione della qualità dell'aria hanno esentato le Tesla più recenti dall'obbligo di installare porte OBD per testare le emissioni del motore, in quanto si tratta di veicoli elettrici. Attualmente, è ancora possibile acquistare un adattatore OBD specifico per Tesla e attingere a un tesoro di informazioni sulle emissioni dei veicoli elettrici dalla Model 3 o dalla Model Y, che hanno un connettore per la console integrato nel sedile posteriore

Abbinato a un'applicazione di diagnostica come Scan My Teslail kit di strumenti consente ai proprietari o ai tecnici di consultare informazioni come la coppia del motore elettrico o la temperatura della batteria. L'idea di Tesla di sviluppare un proprio sistema di diagnostica e reportistica per i veicoli elettrici, tuttavia, potrebbe far sollevare qualche sopracciglio alle autorità di regolamentazione e ai colleghi del settore.

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