TSMC blocca il tentativo di produzione segreta di chip AI da parte di Huawei

TSMC ha identificato e sventato l'apparente tentativo di Huawei di aggirare le restrizioni all'esportazione degli Stati Uniti attraverso un cliente proxy che cercava di produrre chip AI avanzati. Il gigantesco produttore di chip di Taiwan ha notato che un progetto ricevuto era molto simile al processore Ascend 910B di Huawei, quindi lo ha comunicato rapidamente alle autorità statunitensi.

Hanno capito che c'era qualcosa di strano quando hanno controllato le specifiche di un ordine di chip che assomigliava molto all'HiSilicon Ascend 910B di Huawei, un processore realizzato per l'addestramento di grandi modelli linguistici. TSMC aveva realizzato una versione precedente di questo chip prima che gli Stati Uniti imponessero sanzioni a Huawei nel 2020.

Huawei stava cercando di sfruttare le capacità produttive avanzate di TSMC, invece di utilizzare la tecnologia meno avanzata di SMIC a 7 nm. Da quando sono entrati in vigore i controlli sulle esportazioni degli Stati Uniti, Huawei ha avuto difficoltà ad accedere ai più recenti servizi di produzione di semiconduttori, costringendola a cercare alternative interne.

La scoperta mette in evidenza le sfide che le aziende tecnologiche cinesi devono affrontare in base alle restrizioni commerciali degli Stati Uniti. Attualmente, i regolamenti prevedono che TSMC e altri produttori tecnologici americani debbano ottenere l'autorizzazione esplicita del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti prima di lavorare con Huawei.

Questo incidente potrebbe far parte di una strategia più ampia di Huawei per mantenere l'accesso alla tecnologia occidentale avanzata. L'azienda ha già tentato diversi trucchi in passato per oscurare le connessioni della sua catena di approvvigionamento, soprattutto quando c'è la possibilità che le sue fonti di componenti vengano tagliate.