Suzuki vuole evitare di dare nell'occhio con il suo sistema di telecamera posteriore per motocicli, come da nuovo brevetto
Nel corso degli anni, la tecnologia ha giocato un ruolo enorme nel rendere la guida della moto molto più sicura, con funzioni come antibloccaggio (ABS)sistema di controllo della trazione (TCS) e persino giacche e borse dotate di airbag stanno diventando sempre più comuni, persino obbligatori in alcune giurisdizioni. Un'altra tecnologia di questo tipo è attualmente in fase di sviluppo da parte di Suzuki, in collaborazione con il produttore di componenti automobilistici Tokai Rika.
Un recente deposito di brevetto descrive un sistema di telecamera posteriore che, oltre agli specchietti convenzionali, aiuterà i motociclisti a rimanere consapevoli dei veicoli dietro di loro, soprattutto quando si uniscono o cambiano corsia. La configurazione hardware in sé, che consiste in una telecamera grandangolare montata in coda e in un display TFT per la strumentazione, è abbastanza semplice - persino simile a quelle esistenti nel mercato dei ricambi di https://www.bennetts.co.uk/bikesocial/reviews/products/motorcycle-technology/tested-zona-motorcycle-rear-view-system-review e da alcuni concorrenti.
Ciò che differisce dalle offerte aftermarket è il modo in cui affronta un problema comune. Chiunque abbia utilizzato una telecamera posteriore su un veicolo a quattro ruote sa che un campo visivo ultra ampio non è molto adatto a misurare la profondità o la distanza, in quanto gli oggetti tendono a sembrare più lontani di quanto non siano in realtà.
La soluzione di Suzuki consiste nel passare a una porzione ritagliata dell'inquadratura che copre l'angolo cieco, manualmente o automaticamente, in base alla direzione della moto. Manualmente, questo potrebbe essere ottenuto attraverso un interruttore sul manubrio, consentendo al pilota di scegliere la vista direttamente dietro o su entrambi i lati. Automaticamente, quando si viaggia in rettilineo, verrebbe visualizzata la vista direttamente dietro, ma quando si attiva l'indicatore di direzione, si passerebbe alla vista dell'angolo cieco sopra la spalla, consentendo un rapido controllo per vedere se la corsia è libera.
Il brevetto descrive anche la possibilità per il pilota di ingrandire con precisione e regolare la regione del raccolto, in modo da selezionare l'angolo cieco secondo le proprie preferenze.
È improbabile che il sistema sostituisca presto gli specchietti, non solo perché gli specchietti sono in definitiva più affidabili e intuitivi (almeno per ora), ma anche perché il piccolo miglioramento dell'aerodinamica ottenuto rimuovendo gli specchietti avrebbe poca importanza sulle strade pubbliche con traffico, che è il luogo in cui tale sistema sarebbe più utile.
Come spesso accade con brevetti di questo tipo, non si sa quando (o addirittura se) questa tecnologia sarà effettivamente implementata da Suzuki. Nel frattempo, sono disponibili dash cam anteriori e posteriori per le moto e, sebbene siano orientate più verso la registrazione di un video continuo, possono fungere passabilmente da dispositivo di retrovisione supplementare.
Un'opzione dedicata e premium è la dash cam anteriore e posteriore Vantrue F1, considerata affidabile e facile da installare. La Dash Cam per moto LBW Professional è un'opzione più economica che offre anche altre funzioni tramite Apple CarPlay e Android Auto.
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