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Royal Mail annuncia 50 nuove rotte postali alimentate da un massimo di 200 droni

La Royal Mail sta testando gli UAV dal 2020. (Fonte: Royal Mail)
La Royal Mail sta testando gli UAV dal 2020. (Fonte: Royal Mail)
La Royal Mail del Regno Unito ha presentato un piano per introdurre 50 nuove rotte postali pilotate da un massimo di 200 droni. Attualmente limitata a comunità remote, la Royal Mail spera di espandere la sua flotta di droni a 500 unità una volta ottenuta l'approvazione dell'Autorità per l'aviazione civile.

La Royal Mail del Regno Unito ha rivelato un piano per l'apertura di 50 nuove rotte di droni postali, che saranno realizzate da qui al 2025. Previa approvazione dell'Autorità per l'aviazione civile (CAA), le rotte dei droni postali saranno sviluppate in collaborazione con Windracers Group, un'azienda di droni per la logistica.

L'espansione arriva sulla scia di quattro esperimenti condotti da Royal Mail negli ultimi 18 mesi, in cui ha utilizzato veicoli aerei non avvitati (UAV) nell'isola di Mull in Scozia, nelle isole Scilly e tra Kirkwall e North Ronaldsay, nelle isole Orcadi. Attualmente, Royal Mail serve queste aree con aerei convenzionali, traghetti e consegne via terra.

Non sorprende che la Royal Mail speri che l'uso degli UAV riduca la sua impronta di carbonio. Come riferimento, l'azienda spera di servire queste 50 rotte con un massimo di 200 droni, di cui ha già mostrato un teaser. Se tutto andrà bene, Royal Mail spera di espandere la sua flotta a 500 UAV. Tuttavia, per il momento Royal Mail prevede di impiegare la sua flotta di UAV solo per migliorare il supporto alle comunità remote, come le isole Scilly, le isole Shetland, le isole Orcadi e le Ebridi.

(Fonte: Royal Mail)
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Alex Alderson, 2022-05-14 (Update: 2022-05-14)