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Riciclaggio flash per le batterie sostenibili del futuro

Dalle vecchie batterie si può recuperare molto di più delle materie prime. (Fonte immagine: pixabay/Alexas_Fotos)
Dalle vecchie batterie si può recuperare molto di più delle materie prime. (Fonte immagine: pixabay/Alexas_Fotos)
La separazione magnetica non solo promette uno smantellamento economico delle batterie. Allo stesso tempo, il prezzo dei componenti di base per le nuove batterie diminuirebbe - per non parlare del risparmio di materie prime.

Il mercato delle batterie agli ioni di litio vale già 50 miliardi di dollari. In dieci anni, si prevede che raggiungerà i 200 miliardi. Nello stesso periodo, la quantità di materie prime necessarie supererà la quantità di ingredienti estratti in tutto il mondo.

Il futuro sembra simile per altre materie prime per altri tipi di batterie. Un esempio sono le batterie al litio-nichel-manganese-cobalto. Queste sono interessanti come dispositivi di accumulo di elettricità, grazie alla loro estrema durata.

È quindi giunto il momento di ripensare il riciclaggio delle batterie, che vengono già scartate in gran numero. Scomporre l'intera struttura nei suoi singoli elementi richiede molto tempo ed energia.

Un altro approccio, il lavaggio organico del catodo, può riportare le vecchie batterie al loro stato originale, ma non è meno costoso. Le tecnologie esistenti, quindi, non sono affatto ideali per soddisfare la domanda sempre crescente di batterie di accumulo

Veloce ed efficiente

Il metodo presentato alla Rice University di Houston, Texas, è piuttosto diverso. Il materiale del catodo può essere estratto senza solventi, ma con il calore e un forte campo magnetico.

I rottami delle batterie a base di cobalto vengono riscaldati a quasi 2.200 °C (4.000 °F) in pochi secondi. Il contenuto ferromagnetico viene poi estratto con un elettromagnete. In questo modo, le impurità, ad esempio, vengono lasciate indietro

Il materiale del catodo conserva la sua composizione chimica e, soprattutto, la sua struttura cristallina. Secondo lo studio, con questa tecnica è possibile estrarre oltre il 90 percento della massa trattata da diversi materiali catodici.

Il materiale, che è fondamentalmente identico a quello utilizzato in origine, può poi essere riutilizzato per la costruzione di batterie. Poiché il processo richiede solo pochi secondi, l'energia richiesta è gestibile

E si tratta anche di una notevole scorciatoia per riutilizzare le vecchie batterie - almeno i catodi, che rappresentano il 35% del peso e il 45% del valore di una batteria.

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Mario Petzold, 2024-08- 3 (Update: 2024-08- 3)