Niente più social media per gli australiani sotto i 16 anni, a partire dalla fine del 2025
Sebbene le app dei social media possano essere utilizzate anche come piattaforme per l'educazione, la triste verità è che molti adolescenti finiscono per sprecare quantità spropositate di tempo attaccati ai loro smartphone o computer, utilizzando app come TikTok o Instagram, senza ottenere alcun beneficio per il loro presente e futuro. Anche se molti genitori di altri Paesi probabilmente considereranno questo divieto un po' eccessivo, l'Australia ha deciso che gli adolescenti di età inferiore ai 16 anni non hanno bisogno di accedere ai social media. Resta da vedere i metodi che saranno utilizzati una volta che il divieto sarà applicato alla fine del prossimo anno. Fino ad allora, il prossimo passo sarà compiuto nel gennaio 2025, quando questi metodi entreranno nella fase di sperimentazione.
"Anche se ci sono molte domande senza risposta su come questa legge sarà attuata nella pratica, ci impegneremo a stretto contatto con il Governo e con il Commissario per la sicurezza elettronica durante il periodo di attuazione di 12 mesi, per aiutare a sviluppare un approccio che bilanci privacy, sicurezza e praticità"
ha dichiarato un rappresentante di Snap (società proprietaria di Snapchat). L'elenco dei servizi simili interessati comprende anche Instagram, Threads, Facebook, TikTok, X e altri.
Il disegno di legge sulla sicurezza online (Età minima per i social media) 2024, recentemente adottato da https://www.aph.gov.au/Parliamentary_Business/Bills_Legislation/bd/bd2425/25bd39 è sorprendentemente popolare tra gli australiani. Come rivelano gli ultimi sondaggi, un impressionante 77% della popolazione lo vuole. Nel frattempo, il divieto per i minori di 14 anni adottato dallo Stato americano della Florida è ora contestato in tribunale, dove i suoi detrattori sostengono che limita la libertà di parola. Questa legge è in vigore dalla fine di marzo e si rivolge anche agli adolescenti tra i 14 e i 15 anni, che devono ottenere l'approvazione dei genitori per avere un account sui social media.
Una delle maggiori minacce per i ragazzi che utilizzano i social media è il gran numero di predatori online. Anche se non permettere ai giovani di accedere a queste piattaforme potrebbe essere una soluzione, l'arma più forte è l'educazione dei genitori su questo tema. Jeffrey A. Lee lo fa nel suo libro intitolato Predatori online, un'insurrezione su Internet: A Field Manual for Teaching and Parenting in the Digital Arena, in vendita su Amazon. Gli interessati devono sborsare 33,50 dollari per l'edizione Kindle e 31,87 dollari per il formato con copertina rigida.
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