La Corte Suprema dell'India ammonisce WhatsApp sulla privacy degli utenti

 L'avvocato Shyam Divan è apparso davanti alla più alta corte dell'India per obiettare agli imminenti cambiamenti nella politica della privacy di WhatsApp. Questo argomento ha evidenziato la discrepanza tra quelli in India (che, come molti altri mercati che includono gli Stati Uniti, richiederanno che gli utenti accettino la condivisione dei dati con Facebook per continuare a utilizzare la popolare app di messaggistica) e quelli in Europa (che, grazie alle restrizioni legislative, potrebbero non farlo).

La petizione di Divan ha portato ad una reprimenda della Corte Suprema per WhatsApp sul suo atteggiamento nei confronti della privacy dei suoi utenti, secondo quanto riferito, dicendole: "Puoi essere una società da 2-3 trilioni di dollari, ma la privacy delle persone ha più valore per loro - ed è nostro dovere proteggere la loro privacy".

WhatsApp ha ora quattro settimane per rispondere alla posizione del tribunale. Nel frattempo, l'ultima legge indiana sulla protezione dei dati personali è ancora in fase di approvazione come legge, nonostante sia stata proposta nel 2019. Tuttavia, potrebbe non importare se la temuta notifica dei termini di servizio di WhatsApp la batte sul tempo, dato che sta rapidamente perdendo quote di mercato in tutto il mondo a favore di alternative come Telegram e Signal.

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