La Corte Suprema brasiliana ordina ai fornitori di servizi e agli app store di bloccare X (Twitter) entro cinque giorni, dopo che l'azienda non ha nominato un rappresentante legale

X (ex Twitter) è ora effettivamente vietato in Brasile, dopo che una disputa iniziata ad aprile tra il giudice Alexandre de Moraes ed Elon Musk ha raggiunto la sua inevitabile conclusione questo venerdì. Musk ha infiammato questa faida con tweet come "Alexandre de Moraes è un dittatore malvagio che si traveste da giudice" e "Questo tizio @Alexandre è un vero e proprio criminale della peggior specie, mascherato da giudice"

Come piattaforma di social media, X consente agli utenti di pubblicare brevi messaggi che vengono visti in tutto il mondo. Alcuni Paesi chiedono a Twitter di vietare determinati argomenti a causa di leggi o censure. Cina, Iran, Myanmar, Corea del Nord, Russia, Turkmenistan e Venezuela hanno completamente bandito X per il suo rifiuto di collaborare con i dettami. Da notare che Musk è particolarmente schietto in quanto proprietario di X e sfida tale censura.

Negli ultimi anni, più di cento sostenitori di destra dell'ex Presidente brasiliano Jair Bolsonaro sono stati censurati dal giudice di sinistra Moraes. Dopo che Musk è intervenuto con commenti che sostenevano la destra, il giudice Moraes ha iniziato a stringere i denti. Ha minacciato Musk aprendo un'indagine che lo accusa di diffondere disinformazione e bloccando i conti finanziari brasiliani di Starlink.

Il precedente rappresentante di X in Brasile si è dimesso per evitare il carcere, e X ha operato senza un rappresentante legale in Brasile. Il giudice Moraes ha utilizzato questa violazione della legge che richiede alle aziende straniere di avere un rappresentante legale per vietare effettivamente X. Moraes ha inoltre osservato che Musk, attraverso X, "intende chiaramente continuare a incoraggiare post con estremismo, discorsi di odio e antidemocratici, e cercare di sottrarli al controllo giurisdizionale"

Gli app store, gli internet provider e altre aziende coinvolte nell'accesso a X devono bloccare tale accesso entro cinque giorni. La società di telecomunicazioni del Paese deve bloccare X entro 24 ore.