La Commissione europea risponde a Meta e respinge ogni accusa di censura

Negli Stati Uniti, Mark Zuckerberg intende collaborare con il Presidente eletto Donald Trump per combattere la censura e spera di portare questa lotta in tutto il mondo, compresa l'Unione Europea. Tuttavia, un portavoce della Commissione Europea ha recentemente smentito le sue affermazioni secondo cui il Digital Services Act obbliga alla rimozione di contenuti leciti.

Secondo Reuters, Zuckerberg ha recentemente affermato che

"L'Europa ha un numero sempre crescente di leggi che istituzionalizzano la censura e rendono difficile costruire qualcosa di innovativo"

e la breve risposta fornita è stata,

"Rifiutiamo assolutamente qualsiasi affermazione di censura"

Ampliando questa breve risposta, il rappresentante dell'UE ha dichiarato che stanno semplicemente valutando l'efficacia delle misure e delle politiche di moderazione dei contenuti che le aziende globali di social media hanno adottato e implementato a livello locale. Tuttavia, affidarsi esclusivamente alle "note della comunità" potrebbe portare a situazioni simili alle recenti elezioni presidenziali annullate in Romania a causa di presunte ingerenze straniere.

Il fatto che i canali proGeorgescu accanto ad account apparentemente innocenti guidati dall'intelligenza artificiale continuano a spammare i rumeni su Facebook, dimostra che c'è una linea molto sottile tra i contenuti leciti e quelli illecitile organizzazioni di fact-checking esterne dovrebbero essere tenute al corrente. Alla fine, dovrebbe sempre trattarsi della libertà di scelta.

A proposito di libertà, chi è interessato a ciò che è accaduto in Europa nel 1989, compresa la Romania, dovrebbe consultare Le rivoluzioni del 1989 nell'Europa centrale e orientale: Dal comunismo al pluralismo. Questo libro è disponibile nei formati Kindle, copertina rigida e brossura, a partire da 21,58 dollari.