La Colombia investe 40 miliardi di dollari per eliminare gradualmente i combustibili fossili e bloccare la produzione di nuovo petrolio

La Colombia ha interrotto lo sviluppo di nuove riserve di petrolio e gas due anni fa e ora vuole investire 40 miliardi di dollari per facilitare la transizione verso l'indipendenza dai combustibili fossili. Il petrolio e il carbone rappresentano per oltre il 50 % delle esportazioni della Colombia, ma le riserve si esauriranno in pochi anni.

Per compensare le perdite finanziarie, il Paese spera nel sostegno dei Paesi industrializzati e delle banche multilaterali di sviluppo. La Colombia è anche uno dei Paesi con la maggiore biodiversità al mondo.

Con la sua decisione a favore della protezione del clima, la Colombia sta inviando un messaggio importante alla comunità internazionale. Susana Muhamad, Ministro dell'Ambiente della Colombia e Presidente dell'attuale COP16 (Conferenza delle Nazioni Unite sulla Diversità Biologica), è particolarmente impegnata in questo senso.

Il portafoglio di investimenti è incentrato sullo sviluppo di settori che riteniamo possano iniziare a sostituire i proventi del petrolio.

- Susana Muhamad, Ministro dell'Ambiente della Colombia e Presidente della COP16

Susana Muhamad, la forza trainante della transizione energetica della Colombia, sottolinea l'importanza delle soluzioni climatiche basate sulla natura, dell'energia pulita e dell'elettrificazione dei trasporti, nonché del turismo sostenibile e altre questioni.

I progetti sulla biodiversità presentati alla COP16 sottolineano la strategia globale della Colombia. Due obiettivi specifici del Paese sono ridurre le emissioni di gas serra del 51% entro il 2030 e raggiungere la neutralità di CO2 entro il 2050 con una capacità di 19 GW di energia rinnovabile, ad esempio attraverso impianti eolici offshore. La Colombia è uno dei 13 Paesi che hanno firmato il Trattato di non proliferazione dei combustibili fossiliche integra l'Accordo di Parigi.