L'Unione Europea propone il diritto alla riparazione per smartphone e laptop entro il 2021
L'obiettivo è quindi ridurre il consumo all'interno dell'UE e raddoppiare il riciclo dei materiali, favorendo parallelamente anche la crescita economica. Sono numerosi i prodotti e i dispositivi che utilizziamo tutti i giorni che si rompono troppo rapidamente, non consentendo una riparazione o un riciclo. L'UE mira a cambiare questa situazione con azioni volte a far diventare i prodotti più ecologici.
Inoltre la Commissione Europea punta a rafforzare la riparabilità dei prodotti integrando il "diritto alla riparazione" nelle norme entro il 2021. Cosa significa questo aspetto? Il piano prevede di istituire una "Circular Electronics Initiative" per promuovere una maggiore durata dei prodotti rendendoli riparabili e anche aggiornabili (via software e via hardware) così da contrastare l'obsolescenza prematura.
La Commissione mira anche a rendere riutilizzabili o riciclabili tutti gli imballaggi immessi sul mercato dell'UE entro il 2030. Un maggior vigore sarà richiesto anche per le batterie al fine di migliorare le percentuali di raccolta e riciclaggio, come menzionato precedentemente in una indiscrezione pubblicata qualche settimana fa.
Il processo legislativo è ancora nelle fasi primordiali e prima che possa diventare legge deve essere approvato dagli Stati membri dell'UE e dal Parlamento Europeo.
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