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Internet Archive perde l'appello nella causa relativa a 500.000 libri digitali

Internet Archive ha perso il suo appello contro quattro grandi società editoriali. (Fonte immagine: loghi da Wikimedia Commons, con modifiche)
Internet Archive ha perso il suo appello contro quattro grandi società editoriali. (Fonte immagine: loghi da Wikimedia Commons, con modifiche)
Internet Archive, che ospita milioni di siti web, pezzi di media e altre informazioni, ha perso il suo appello in una causa giudiziaria che lo vede contrapposto a importanti editori. Il caso riguarda il diritto di Internet Archive di ridistribuire o prestare le versioni digitalizzate di oltre 500.000 libri di proprietà degli editori, tra cui Penguin Random House, HarperCollins e altri.

Internet Archive ha perso il suo appello in un caso giudiziario che riguardava la distribuzione e il prestito di oltre mezzo milione di libri digitali.

La decisione, emessa mercoledì dalla Corte d'Appello del Secondo Circuito, è l'ultimo colpo inferto a Internet Archive, che ospita milioni di file video, audio e e-book (oltre a centinaia di miliardi di istantanee di siti web tramite Archive.org).

La decisione riguarda un caso del 2020 in cui quattro editori (Hachette, Wiley, HarperCollins e Penguin Random House) hanno fatto causa a Internet Archive per il suo sistema Open Library. L'Open Library presta copie digitali di libri che sono 'supportate' da una copia fisica del libro che risiede in una biblioteca. I libri digitali sono in realtà scansioni di questi libri fisici e non veri e propri e-book nel contesto che la maggior parte dei consumatori conosce.

In altre parole, Open Library acquista libri fisici, li scannerizza e li digitalizza, e presta queste copie digitali. Tradizionalmente, le biblioteche devono acquistare licenze digitali per prestare e-book.

I quattro editori hanno fatto causa a Internet Archive e hanno imposto la rimozione di oltre 500.000 scansioni digitali di libri. All'epoca, gli editori sostenevano che il metodo di distribuzione di Open Library fosse simile alla pirateria. L'anno scorso, un giudice federale ha stabilito che Internet Archive non aveva il diritto di distribuire i libri utilizzando il metodo di digitalizzazione di Open Library. Internet Archive ha fatto appello a quella sentenza, ma la decisione di mercoledì ha respinto l'appello.

L'Internet Archive ha sostenuto che la digitalizzazione di libri fisici potrebbe essere considerata trasformativa e quindi sarebbe protetta dalle clausole di "fair use" della legge sul copyright negli Stati Uniti. Tuttavia, il tribunale ha stabilito che questo metodo non era abbastanza trasformativo da qualificarsi come fair use, confermando la sentenza iniziale. Pertanto, il destino del mezzo milione di copie digitali e, più in generale, dello stesso Internet Archive potrebbe essere in pericolo.

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Sam Medley, 2024-09- 7 (Update: 2024-09- 7)