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Il governo cinese sta dando un giro di vite alle operazioni di estrazione di criptovaluta nella provincia del Sichuan

Le operazioni di estrazione di Bitcoin sono state chiuse nella provincia cinese del Sichuan
Le operazioni di estrazione di Bitcoin sono state chiuse nella provincia cinese del Sichuan (immagine via Unsplash)
Il governo cinese ha iniziato a prendere di mira le operazioni di estrazione di criptovaluta nella provincia del Sichuan. Le aziende elettriche locali hanno ricevuto l'ordine di tagliare l'energia alle aziende di estrazione su larga scala. Come risultato, alcune aziende si sono trasferite negli Stati Uniti, mentre altre potrebbero aprire un negozio nel vicino Kazakistan

Qualche tempo fa, il governo cinese ha detto che avrebbe dato un giro di vite sulle operazioni di estrazione di criptovaluta situate all'interno dei suoi confini. I giocatori su larga scala erano probabilmente i primi obiettivi, e alcune aziende hanno anche considerato di trasferirsi verso le coste del Nord America. La provincia di Sichuan sembra essere in testa alla crociata anti-Bitcoin del governo, dato che ha dato istruzioni alle aziende elettriche locali di tagliare l'energia alle operazioni di mining sospette

8BTCnews riferisce che diverse aziende di mining hanno iniziato a chiudere bottega nella regione. Filmati di persone che si affannano a spegnere rack pieni di ASIC è emerso online, indicando che le autorità locali stanno prendendo sul serio la questione. Come accennato in precedenza, i minatori stanno guardando al Nord America come una nuova base operativa, il che potrebbe spiegare perché una partita di 3.000 chilogrammi di attrezzature minerarie è stata trovata diretta verso gli Stati Uniti

Tuttavia, il trasferimento negli Stati Uniti potrebbe essere un incubo logistico per gli operatori più piccoli, data la distanza tra le due regioni. D'altra parte, il Kazakistan condivide il confine con la Cina e promette di essere una destinazione migliore per i minatori stranieri. Inoltre, le leggi del Kazakistan rendono facile per le aziende creare scambi di criptovalute. Infine, le tariffe dell'elettricità nel paese potrebbero essere basse come 1 Tenge (0,00232 dollari) per kilowatt-ora nel prossimo futuro

È interessante notare che il Sichuan è anche l'epicentro delle operazioni di mining di Bitcoin in Cina. L'improvviso divieto ha innescato un rapido calo del prezzo del Bitcoin e di altre criptovalute. Si stima che il 75% del Bitcoin sia estratto in Cina, quindi un giro di vite a livello nazionale potrebbe avere alcune serie implicazioni a lungo termine per il mercato delle criptovalute in generale. Purtroppo, è solo una questione di tempo prima che le misure anti-criptovaluta del governo cinese vengano attuate in altre province

Fonte(i)

8BTCNews su Twitter (1), (2), (3)

8BTCNews (in cinese)

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Anil Ganti, 2021-06-21 (Update: 2021-06-21)