Il diodo festeggia il 99° anniversario

Sebbene i diodi a tubo a vuoto (termoionici) e i diodi a stato solido (semiconduttori) sono arrivati nei primi anni del secolo scorso come rivelatori di ricevitori radio, il loro sviluppo si è basato sulla ricerca di Edison che ha avuto luogo nel 1880. All'epoca, egli osservò quello che oggi viene chiamato l'effetto Edison (il flusso di corrente unidirezionale tra gli elementi riscaldati e non riscaldati di una lampadina) e ottenne un brevetto che traduceva la teoria in pratica attraverso un voltmetro CC.

Due decenni dopo, l'ex dipendente di Edison John Ambrose Fleming concluse che il suddetto effetto poteva essere utilizzato come rivelatore radio. Di conseguenza, brevettò rapidamente quello che è ampiamente riconosciuto come il primo vero diodo termoionico al mondo, noto come valvola Fleming. Questo evento ebbe luogo il 16 novembre 1904 in Gran Bretagna. Il Brevetto USA 803.684("Demodulazione di oscillazioni modulate in ampiezza per mezzo di elementi non lineari a due poli di diodi") fu rilasciato un anno dopo, il 7 novembre.

La valvola Fleming spinse il mondo nel regno delle radio, dei televisori, dei sistemi audio e di vari strumenti alimentati da diodi a valvole. Alla fine degli anni '40, sono state parzialmente abbandonate a causa dell'introduzione su larga scala dei raddrizzatori al selenio https://en.wikipedia.org/wiki/Selenium_rectifierseguiti dai semiconduttori https://en.wikipedia.org/wiki/Semiconductor negli anni '60. Tuttavia, i diodi a tubo a vuoto sono ancora utilizzati a metà novembre 2023. Le applicazioni che trovano la loro affidabilità e la capacità di sopportare tensioni transitorie sufficienti a renderli una scelta migliore rispetto ai semiconduttori riguardano l'alta potenza, gli strumenti musicali e gli apparecchi per gli audiofili.