Il consigliere della Casa Bianca John Podesta ha cercato di convincere Elon Musk ad aprire tutti i Supercharger, ma Tesla non si è impegnata
I due più alti funzionari della Casa Bianca incaricati di attuare le iniziative per l'energia pulita incluse nell'Inflation Reduction Act - John Podesta e Mitch Landrieu - hanno chiesto all'amministratore delegato di Tesla, Elon Musk, di aiutarli a raggiungere più velocemente gli obiettivi della legge. In occasione di un incontro a Washington il mese scorso, hanno promesso di far partecipare la rete di Supercharger di Tesla alla sovvenzione governativa da 7,5 miliardi di dollari per raggiungere mezzo milione di stazioni di ricarica per veicoli elettrici a livello nazionale nel più breve tempo possibile.
Per poter partecipare alla bonanza dell'Infrastruttura Nazionale per i Veicoli Elettrici (NEVI), tuttavia, la Casa Bianca ha preteso che Tesla permettesse ad altri marchi di veicoli elettrici di rifornirsi presso le stazioni Supercharger. In precedenza, Tesla aveva sostenuto tesla aveva sostenuto in precedenza che una stazione di ricarica CCS avrebbe potuto beneficiare di sovvenzioni governative, ma, a quanto pare, questa proposta non è mai stata presa in seria considerazione. Invece, gli standard minimi per l'ottenimento di finanziamenti federali che saranno svelati la prossima settimana richiedono che ogni stazione costruita con i fondi statali abbia una componente di ricarica CCS e che una certa percentuale di essa sia prodotta negli Stati Uniti.
Probabilmente Tesla ha già sviluppato questa soluzione e si sta preparando a distribuirla a breve. Chiamati provvisoriamente Magic Docksquesti stalli sono dotati di un adattatore CCS, in modo che gli automobilisti non debbano portarne uno con sé, e molto probabilmente includono altri miglioramenti della compatibilità software e hardware. Quei Supercharger con "compatibilità CCS" sono apparsi nell'app Tesla non molto tempo fa come pilota presso la stazione di Hawthorne, mentre la casa automobilistica ha già fatto trapelare su le prossime tariffe di abbonamento per i veicoli non Tesla che vogliono fare rifornimento presso i suoi stalli.
Un altro indizio del fatto che Tesla sta preparando da tempo la conformità ai requisiti governativi è stato l'open-sourcing del suo sistema di ricarica proprietario per altre case automobilistiche e costruttori di infrastrutture di ricarica, chiamandolo North American Charging Standard (NACS).
Fonti informate sugli incontri di Tesla con i funzionari federali e statali affermano che i rappresentanti del produttore di veicoli elettrici non si sono impegnati ad aprire direttamente la rete Supercharger ad altre auto, ma hanno solo promesso di espandere la compatibilità della rete. Resta da vedere quali saranno gli "standard minimi" per la partecipazione al programma National Electric Vehicle Infrastructure che verranno svelati la prossima settimana e se ci sarà una reazione immediata di Tesla alla spinta del governo verso l'elettrificazione sotto forma di una dichiarazione ufficiale sui suoi piani per la rete Supercharger.
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