Il Canada cita in giudizio Google per le pratiche anticoncorrenziali nella pubblicità online
L'Ufficio della concorrenza del Canada ha informato dell'inizio di un'azione legale contro Google per un presunto comportamento anticoncorrenziale nel settore della tecnologia pubblicitaria online, dopo un'indagine che ha avuto luogo dal 2016. In un comunicato stampa, l'Ufficio ha annunciato il deposito della domanda presso il Tribunale della Concorrenza, con l'obiettivo di affrontare quello che descrive come l'abuso della posizione dominante di Google nel mercato della pubblicità digitale.
L'indagine si concentra sulla condotta di Google nel settore dell'ad tech, dove è il maggior fornitore di servizi che facilitano l'acquisto e la vendita di annunci online annunci online. Nel cuore del reclamo, l'Ufficio sostiene che la condotta di Google danneggia la concorrenza bloccando gli editori, gli inserzionisti e altri partecipanti al mercato nell'utilizzo della sua suite di tecnologia pubblicitaria.
Questa suite, nota come Ad Tech Stack, è un insieme di strumenti che consente l'acquisto e la vendita automatizzata di annunci online. Secondo il Bureau, la strategia di Google ha effettivamente impedito ai concorrenti di entrare nel mercato o di competere a parità di condizioni, distorcendo il processo competitivo e determinando prezzi più alti, meno scelte e meno innovazione nel mercato della pubblicità online.
L'agenzia ha affermato che l'azienda americana ha messo in atto diverse pratiche anticoncorrenziali, tra cui legare illegalmente i suoi vari prodotti ad tech per rafforzare la sua posizione dominante sul mercato. Ciò include l'accesso preferenziale all'inventario pubblicitario attraverso i suoi strumenti, la sottoquotazione dei concorrenti offrendo margini negativi e l'imposizione di termini restrittivi che hanno limitato la capacità degli editori di utilizzare efficacemente gli strumenti ad tech rivali.
Per rispondere a queste preoccupazioni, il Bureau sta cercando di ottenere diversi rimedi attraverso il ricorso al Tribunale della Concorrenza. Tra le sue richieste, l'Ufficio chiede che Google venda due dei suoi strumenti ad tech chiave, al fine di ripristinare la concorrenza nel mercato. Il Bureau chiede anche sanzioni finanziarie per incoraggiare il rispetto delle leggi canadesi sulla concorrenza e un'ordinanza del tribunale per impedire a Google di continuare le sue presunte pratiche anticoncorrenziali. La decisione finale su queste richieste spetterà al Tribunale della concorrenza, che valuterà la richiesta a tempo debito.
L'Ufficio sta indagando sulla condotta di Google almeno dal 2016, quando ha sollevato per la prima volta preoccupazioni sulle pratiche anticoncorrenziali relative alla ricerca e alla pubblicità online, e arriva in un momento di crescente controllo globale sulle aziende Big Tech, in quanto le autorità di regolamentazione di diversi Paesi esaminano se gli attori dominanti come Google, Facebook e Amazon si impegnano in comportamenti che danneggiano i consumatori e soffocano la concorrenza.
Fonte(i)
L'Ufficio della concorrenza del Canada (in inglese)
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