Benvenuti in Matrix: Meta ha confermato che l'AI è stata addestrata su tutti i post pubblici dei social media dal 2007

Nel momento in cui qualcuno va online e inizia ad utilizzare un servizio come Facebook o Instagram, dovrebbe essere ovvio che tutto ciò che non è impostato come elemento privato verrebbe raschiato e utilizzato da qualche terza parte. Tuttavia, è Meta, la società madre di Facebook, Instagram e WhatsApp, che ha appena confermato che tutti i dati pubblici dal 2007 in poi, appartenenti ad adulti australiani, sono stati utilizzati per alimentare modelli di intelligenza artificiale. La parte scandalosa? Gli australiani non hanno avuto l'opportunità offerta agli utenti europei e statunitensi, ossia la possibilità di rinunciare.

Parlando con la direttrice globale della privacy di Meta, Melinda Claybaugh, il senatore del Partito Verde David Shoebridge ha dichiarato:

La verità è che, a meno che lei non abbia consapevolmente impostato quei post come privati dal 2007, Meta ha appena deciso di raccogliere tutte le foto e tutti i testi di ogni post pubblico su Instagram o Facebook dal 2007, a meno che non ci sia stata una decisione consapevole di impostarli come privati. Questa è la realtà, non è vero?

Claybaugh ha risposto usando una sola parola, che purtroppo è stata "Corretto" e nient'altro.

Meta è ancora piuttosto riluttante a parlare in modo approfondito di come vengono utilizzati i dati raschiati, ma ha solo confermato che i post impostati su qualcosa di diverso da "pubblico" saranno al sicuro da futuri raschiamenti. Tuttavia, cosa succede ai post e alle immagini pubbliche dal 2007? Probabilmente ormai fanno parte della matrice e non c'è nulla da fare, a quanto pare. David Harley potrebbe avere qualcosa da dire al riguardo, o almeno qualche buon consiglio per il futuro, tramite il suo Facebook: Sins & Insensitivities, disponibile al prezzo di 9,48 dollari in formato Kindle e di 15 dollari in versione paperback.