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La facciata della casa di raffreddamento manipola la radiazione termica con grande efficacia

Santorini, ad esempio, è completamente ricoperta di colori chiari per riflettere direttamente il calore del sole. (Fonte immagine: pixabay/Yolanda)
Santorini, ad esempio, è completamente ricoperta di colori chiari per riflettere direttamente il calore del sole. (Fonte immagine: pixabay/Yolanda)
Non è un'idea nuova e il materiale esiste già. Tuttavia, una proprietà molto speciale lo rende più efficace dell'isolamento tradizionale delle facciate, soprattutto in estate, ma non solo.

Un gruppo di ricerca dell'Università di Princeton ha analizzato la causa principale del riscaldamento dei tetti e delle facciate. Non si tratta necessariamente di un argomento completamente nuovo, e ci sono anche soluzioni molto antiche. L'imbiancatura completa delle case per irradiare il calore si è affermata secoli fa.

Sembra anche logico che sia efficace. Tuttavia, la radiazione di calore si trova al di fuori della gamma visibile, nell'infrarosso. La luce infrarossa può essere percepita sotto forma di calore dai raggi solari o da un riscaldatore a infrarossi. Questa luce viene impressionata solo parzialmente dalle pitture per facciate, anche se le superfici chiare spesso riflettono meglio la luce non visibile.

Inoltre, i ricercatori hanno potuto determinare che il riscaldamento del tetto e la radiazione si comportano in modo diverso rispetto ai lati. Il tetto in genere guarda solo verso il cielo. Le facciate e le pareti sono riscaldate anche dagli effetti delle radiazioni provenienti dal terreno e dalle case circostanti.

A differenza dei tetti, però, il calore accumulato difficilmente si irradia verso l'alto. Ed è proprio questo che ora si vuole cambiare, limitando la radiazione di calore dalle facciate a una piccola gamma di raggi infrarossi.

Invece della gamma di lunghezze d'onda da 2,5 a 40 micrometri, vengono emessi nello spazio solo da 8 a 13 micrometri, il che corrisponde a poco meno del 13 percento dell'intero spettro. La luce rimanente e la sua energia termica vengono distribuite tra il suolo e le pareti degli edifici, riscaldando case e città. Per inciso, la luce visibile ha una lunghezza d'onda compresa tra 0,4 e 0,8 micrometri.

Ancora più sorprendente della consapevolezza che solo una striscia stretta è ideale per irradiare meglio il calore, è stata la ricerca del materiale giusto. Il polipropilene (PP), ad esempio, irradia il calore in modo molto preciso nella banda di frequenza desiderata. Questa plastica si trova praticamente ovunque, dai vasetti di yogurt ai biberon per bambini o come rivestimento dei cavi.

Negli esperimenti, sono state poi misurate differenze di temperatura di diversi gradi, semplicemente grazie all'uso di una plastica molto diffusa e al fatto che il calore riflesso da essa può essere irradiato molto bene verso il cielo. Inoltre, anche la radiazione di calore dall'interno viene bloccata, in modo da guadagnare almeno qualche decimo di grado in inverno.

L'uso puramente passivo di un materiale poco costoso e disponibile in grandi quantità è particolarmente notevole. Secondo lo studio, l'effetto prodotto è paragonabile alla differenza tra un tetto scuro e uno dipinto di bianco - ma ora anche sulle facciate.

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Mario Petzold, 2024-07- 3 (Update: 2024-07- 3)