Test portatile HP ProBook 6555b
Nell'April 2010, l'HP ProBook 6540b WD690EA è stato sottoposto ad una nostra recensione. Il 15.6 pollici basato su Intel Core i5 430M (i 2.26 Gigahertz ci hanno impressionato ed hanno consentito il raggiungimento di un livello A con 89 punti.
Diversi distributori hanno messo in listino portatili basati su AMD negli ultimi mesi. Tra questi ci sono molti modelli ProBook, che hanno un prezzo inferiore rispetto alle macchine Intel. Un ProBook 6540b con Core i5-430M, grafica IGP, UMTS e risoluzione WXGA costa circa 1.030 Euro. Il precedente 6555b con Phenom II X3 N830 e restanti specifiche tecniche identiche costa 850 Euro al momento.
La differenza di 180 Euro vale una CPU Intel, o gli utenti possono spendere quei soldi andando a cena con la propria moglie per tre volte? L'autonomia della batteria risente dell'utilizzo di una dotazione AMD e come vanno le cose in termini di prestazioni? Troverete tutte le risposte nella nostra recensione completa.
Nota: L'HP ProBook 6540b WD690EA che abbiamo provato ad aprile non può essere direttamente paragonato con il nostro 6555b a causa di differenze nelle dotazioni (diverso pannello display, 1600x900 pixels, ATI Mobility Radeon HD 4550). Tuttavia abbiamo il coraggio di dire la nostra su come si comporta questa variante AMD .
Case
Una struttura semplice, ma stabile nella realizzazione è un punto di forza del ProBook 6555b. Con 2.727 grammi, il pesante case non prova a nascondere le sue dimensioni di 15.6". Infatti da questo punto di vista è un'altra storia. Al fine di espandere i punti di appoggio dei polsi e l'area di lavoro, questa superficie è stata ampliata da tre (sinistra e destra) a sei millimetri (frontale). Ottenendo come risultato un enorme punto di appoggio per le mani.
Afferrando con entrambe le mani gli angoli frontali, lo chassis può torcersi leggermente, ma non sentiamo scricchiolii. Sotto il driver DVD, la base può cedere in modo notevole, ma l'utente deve fare una pressione molto forte. Le altre superfici della base, inclusi gli sportelli di servizio, sono resistenti alle torsioni.
Nessuna critica invece per le cerniere metalliche. Sebbene siano sull'estremità dell'unità base, sono saldamente ancorate allo chassis. I giunti mantengono l'ampio display in modo fermo. Facendo un giro in auto su fondo sconnesso, la cover tende solo leggermente a vibrare. Le sue superfici sono in plastica opaca che tende leggermente a flettersi. La cover non offre protezioni contro i graffi, ma fa un buon lavoro tenendo alla larga lo sporco delle dita.
Come ai tempi dei primi portatili, la cover si può bloccare alla unità base. Il ProBook 6555b ha due ganci ad uncino in plastica ed una barra a scorrimento per l'apertura sull'estremità del display. Quando si chiude la cover, sente un evidente segnale che gli ricorda che la giornata di lavoro è terminata. Il materiale plastico non sembra promettere una grande durata a guardare il meccanismo di chiusura. Questa è una delle differenze con gli HP EliteBooks, che hanno dei ganci in metallo.
Il sistema di bloccaggio manuale, quasi del tutto estinto sui portatili consumer così come su molti di quelli business, protegge il display. Nemmeno piccoli oggetti possono infilarsi all'interno durante il trasporto.
Connettività
Gli utenti esigenti apprezzeranno le numerose opzioni di connessione presenti sul ProBook 6555b. Grazie al montaggio convenzionale della cover, ci sono connessioni anche sul retro. Vicino alla porta modem (RJ-11), ci sono Kensington lock una Ethernet ed una porta VGA. La connessione di alimentazione non sembra troppo comoda.
A sinistra, ci sono tre porte USB, eSATA con una particolarità. Si tratta di una porta combinata USB/eSATA, non disponibile sul Probook 6540b WD690EA. La porta Display è preferita dagli utenti professionisti in quanto consente di collegare dispositivi con risoluzione 2.560 x 1.600 pixels. L'HDMI consente al massimo 2.160p (HDMI1.4a). La oramai rara porta ExpressCard54 rende il 15.6 pollici espansibile. Tramite l'interfaccia schede, schede TV o memorie flash possono essere connesse. Anche le schede ExpressCard/34 possono essere usate. I collegamenti audio si trovano direttamente sotto lo slot, ma tra questi manca la SPDIF digitale.
A destra una interfaccia che sembra datata, infatti si tratta di una connessione seriale (Com-Port, RS232, 9 pin). Prima si usava per collegare mouse o joystick. I consumers in effetti potrebbero farne a meno. Ma gli utenti professionali ancora utilizzano interfacce seriali, anche se solo per l'acquisizione di dati o controllo delle macchine.
Più interessante per gli utenti medi la FireWire (i.LINK). Questa porta collega telecamere o harddrives esterni (anche eSATA, a sinistra) ed offre un trasferimento migliore rispetto alle USB 2.0. Infine c'è anche un CardReader ed una quarta porta USB a destra. Il masterizzatore DVD ha una feature speciale ossia il LightScribe: una tecnologia sviluppata da HP e Lite-On per scrivere sulla superficie di CVs o DVDs (DL). Usando i DVD+Rs con LightScribe si evita di dover scrivere con una penna e creare etichette. Tutti i normali tools di masterizzazione supportano questa funzione (Ashampoo Burning Studio, Ahead: Nero, Roxio: Easy Media Creator 8, etc.).
L'HP 6555b non sarebbe un vero portatile business senza una soluzione docking. Questa libera l'utente dal fastidio di collegare e scollegare i cavi quando ci si sposta. L'HP NZ223AA Advanced Dockingstation costa circa 210 Euro. La grande soluzione docking offre una espansione integrata SATA per harddrives addizionali. Questa dock controlla quasi tutte le connessioni del portatile, incluse eSATA e seriale. C'è anche una porta parallele. C'è anche una variante base, la HP Dockingstation VB043AA (a partire da 190 Euro, senza SATA interna) con 4 USB 2.0 4, DisplayPort, DVI e VGA. Le docks hanno una propria alimentazione che gestisce anche il portatile.
Sul fondo del case c'è anche una connessione per batteria. Al fine di aumentare l'autonomia, si può connettere sia la batteria da viaggio (AJ359ET) che la batteria a 12 celle con una grande capacità (AT486AA). E' un tipo di batteria sottile che si fissa all'unità base. HP sostiene che si ottengono 10 ore di lavoro addizionale con la batteria a 12 celle. Considerata la discutibile autonomia di appena tre ore (WLAN) con la batteria standard, riteniamo che si tratti di dichiarazioni ottimistiche.
Comunicazioni
In aggiunta alla WLAN Draft-n (Broadcom 802.11n), troviamo quasi tutte le tecnologie sul 6555b. Il bluetooth 2.1 è quasi obbligatorio. Diventa interessante con il modulo HP Mobile Broadband (mini PCI Express, HSDPA), che ha la funzione GPS. Determinano la localizzazione tramite il modulo Gobi2000 (A-GPS, GPS assistito e gpsOneXTRA). Il ricevitore GPS abilita le funzioni di localizzazione come la navigazione o il geofencing. L'HP Connection Manager 3.1 combina la gestione di WLAN/WiFi, Bluetooth e HSDPA in un solo tool. Dopo l'installazione di una SimCard, la connessione avviene immediatamente. Sfortunatamente, la SimCard si trova in un posto angusto e richiede una piccola forzatura per essere estratta.
Sicurezza
Coloro che usano le SmartCards nel business per log-in personalizzati possono inserire un lettore opzionale nello slot ExpressCard54. Il BIOS può essere protetto con una password ed un TPM 1.2 Embedded Security Chip ed è incluso un Enhanced DriveLock. TPM è un chip passivo con una chiave crittografica per una precisa identificazione della macchina. In corrispondenza per l'amministratore del sistema operativo, c'è una piattaforma Trusted Computing che non può essere usata contro la volontà dell'amministratore. Ci sono anche tools come l'HP disc sanitizer (cancella definitivamente i dati).
Accessori
HP non economizza sui tools ed in aggiunta ad un recovery manager, inserisce anche un ProtectTools per la gestione della sicurezza. Con questo è possibile gestire in maniera centralizzata il settaggio di sicurezza. Per il sistema di recovery, ci sono i DVDs Windows 7 ed XP SP3.
Garanzia
HP offre una garanzia di 12 mesi per i suoi ProBooks (anche sulla batteria principale), anche se in questo caso occorre inviare da soli il portatile (in base al paese di appartenenza). Il produttore addebita 268 Euro per l'estensione della garanzia a 3 anni on-sight per il giorno lavorativo seguente.
Dispositivi di Input
Tastiera
I tasti della tastiera inglese offrono un punto di pressione chiaro, una battuta lunga e decisa. I tasti sono saldamente fissati sull'intera superficie. Solo la parte inferiore del tastierino numerico cede leggermente sotto pressione. Anche se i tasti direzionali sono piuttosto piccoli, riescono ad impressionare. Le nostre dita li distinguono bene, così di evitano errori.
Lo spazio tra i tasti non è eccessivo come nei dispositivi inputs desktop in quanto un tastierino numerico prende spazio. Con una ampiezza di 14 mm, i tasti del tastierino numerico sono più piccoli rispetto a quelli della tastiera (larghezza: 15 mm; 18 mm alla base).
Touchpad
La superficie del touchpad si trova su un vuoto evidente. La piacevole superficie del Synaptic-Touch-Pad V7.4 non è particolarmente ampia (88mm diagonale) ma sensibile sino ai margini. Il touchpad ha una scrollbar verticale ed orizzontale, ma visivamente è marcata solo quella verticale. Lo scorrimento orizzontale è disattivato nella configurazione iniziale.
I pulsanti del mouse sono in gomma dura e questo dà un grip molto buono e previene gli errori. Il punto di appoggio è ampio ed inizialmente sembrano un po' oscillare. Ma poco dopo, i movimenti dei due tasti si dimostrano essere vantaggiosi in termini di velocità di reazione.
Il Synaptics V7.4 è un pad multitouch, presente su molti portatili consumer. Ma HP ha completamente disattivato i controlli di movimento. Poiché le caselle di controllo del software Synaptics sono inattive, non possiamo attivare le funzioni. Tuttavia il controllo dei movimenti può essere riattivato installando un driver diverso: Drivers for Multitouch
Display
Il display WXGA del ProBook 6555b ha una risoluzione di 1.366 x 768 pixels. Il pannello Samsung (tipo Samsung 156AT05-301) ha una rifinitura anti-riflesso che aiuta l'utente ad eliminare i fastidiosi riflessi. Gli utenti esigenti che vogliono una migliore visuale del desktop dovranno guardare ad alternative WXGA++ 1600x900 (WD722EA, WD723EA) che partono da circa 800 Euros.
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Distribuzione della luminosità: 79 %
Al centro con la batteria: 198 cd/m²
Contrasto: 142:1 (Nero: 1.49 cd/m²)
La retroilluminazione LED del display da 15.6" illumina il pannello sino ad un massimo di 219 cd/m². Più che sufficiente per un utilizzo in ambienti chiusi in quanto basta anche 120 cd/m² in quel caso. Il valore medio è di circa 199 cd/m². L'illuminazione arriva al 79%, in particolare nella parte alta la luminosità scende a 172 cd/m². Ma questa differenza è visibile ad occhio nudo solo su schermate nere o molto scure.
Un utilizzo sotto la luce del sole dovrebbe essere, in teoria, possibile grazie al pannello TFT anti-riflesso. Ma sotto la luce del sole, notiamo presto che la luminosità è insufficiente. In aggiunta, anche alla migliore luminosità di 199 cd/m², c'è qualche calo durante l'uso della batteria. La luminosità cade di circa 14 cd/m² a 188 cd/m² (media0). Il ProBook 6555b pertanto non è proprio l'ideale per l'esterno. Ma coloro che hanno a portata di mano un alimentatore possono fare qualcosa in più con questo schermo opaco.
Angoli di visuale ampi sono importanti per consentire agli utenti di vedere bene colori e testi spostandosi ai lati o verso l'alto. I portatili da ufficio con formato WXGA in genere hanno angoli di visuale molto limitati. Il ProBook si distingue in parte dalla massa. Quando ci si sposta in orizzontale, la distorsione dei colori appare dopo 70 gradi. Ma lo schermo diventa scuro già intorno ai 40 gradi.
In verticale, gli occhi si possono spostare sino a 15 gradi, ma da questo punto, i colori iniziano ad invertirsi velocemente. La scrittura non si legge più già ad una variazione di 20 gradi dal centro. Il ProBook 6555b non offre la stabilità degli angoli di visuale di un TFT desktop.
Prestazioni
Tre cores in un portatile? Quello che è stato fatto per un breve periodo da AMD nel settore desktop viene riproposto per quello mobile con il Phenom II X3. Le CPU mobile Intel si limitano ad uno, due o quattro cores. AMD chiude il cerchio con i suoi processori Phenom X3 che sono prodotti in 45nm. Coloro che hanno bisogno di prestazioni diverse possono optare per due (XA692AW) o quattro cores AMD (WD725EA) sul 6555b.
Con 2.10 GHz, il Phenom II X3 N830 ha un clock superiore ai quad-core Intel (es. Core i7-720QM). Tuttavia, non offrono l'over clocking automatico (l'Intel Turbo Boost), e non hanno l'equivalente dell'hyperthreading. Questi ultimi simulano un thread addizionale per ogni core così, ad esempio, un dual-core può processare quattro threads. Il consumo di energia con un TDP di 35 watts è sui livelli dei modelli attuali Core i5 (Core i5 max. 35 watts, Core i7 max. 55 watts.)
Il Phenom II N830 ha un'ampia cache da 1.536KB, ma manca la L3 cache. Pertanto, sebbene la L2 sia superiore rispetto ai Core i3 (512KB) o Core i5 (512KB), perde le dimensioni L3 da 3.072 KB (Core i3/i5). Questo punto è da solo in grado di influenzare le prestazioni in maniera negativa per l'AMD?
Abbiamo confrontato il Phenom II X3 N830 con il Core i3-330M (2 cores nativi e 2 virtuali, 2.13 GHz) e con il Core i7-720QM (4 cores nativi e 4 virtuali, 1.60 GHz) nel test benchmark sintetico. L'N830 ha ottenuto 1.18 punti (multi core processing) nel Cinebench R11.5 CPU test. Siamo al livello di un core a basso voltaggio i5-520UM, una CPU usata anche per gli 11.6 pollici. Le CPUs i3-330M arrivano a 1.8 punti, che significa un lavoro decisamente più veloce. Le i5-520M dual-cores sono sui 2.0 - 2.2 punti, e le i7-720QM arrivano a 2.6 - 3.0 punti.
Gli altri benchmarks multi-core, mostrano differenze inferiori, ma sono sempre differenze da evidenziare. Il punteggio CPU 3DMark Vantage, vede l'N830 (5.231 punti) fare una ragionevole figura, ma l'i3-330M (6.150 punti) riesce a superarlo. L'N830 è molto indietro rispetto al 520M (7.500 punti). Con 10.100 punti, l'i7-720QM doppia quasi la velocità. Nel multicore rendering del Cinebench R10 (64bit), un i3-330M (6.534 punti) supera l'N830 (6.116 punti). Dobbiamo ricordarvi che l'i3-330M processa quattro threads.
Il clocking e l'efficienza dell'architettura giocano un ruolo fondamentale nel rendering singlecore del Cinebench R10 64 bit. L'i3-330M (2.751 punti) e l'i5-430M (3.400 punti) sono più veloci rispetto all'N830 (2.284 punti) nonostante abbiano un clock simile. Tuttavia il confronto single-core non è stato realistico in quanto le prestazioni di un processore sono sempre influenzate dal lavoro multitasking .
PCMark 05 Standard | 5054 punti | |
PCMark Vantage Result | 4081 punti | |
Aiuto |
Il punteggio complessivo del PCMark Vantage di 4.081 punti è scarso. I sistemi Intel con i3-330M arrivano a 4.500 - 5.000 punti e non hanno un veloce hard disk da 7.200 RPM. I portatili i5-520M sono sul vertice del podio con 5.500 - 6.900 punti. Il PCMark Vantage determina le prestazioni del sistema e prende in considerazione HDD, GPU e RAM. Il veloce HDD fornisce al 6555b qualche punto extra, come abbiamo testimoniato con l'Acer Aspire 5551G (3.995, HD 5470).
L'assenza del supporto di una potente scheda grafica difficilmente influisce sul punteggio complessivo del test benchmark. Uno sguardo all'Acer Aspire 5625G-P924G50M (Mobility Radeon HD 5650) con Phenom II X4 P920 (4.151 punti) mostra che le scarse prestazioni del sistema sono dovute al sistema stesso. Di conseguenza una potente GPU non avrebbe aiutato molto l'N830.
Tuttavia, non vogliamo sminuire troppo le prestazioni sulle applicazioni. Siamo sui livelli di potenti portatili del 2009 come il Toshiba Satellite P300-212 (T9550), l'MSI Megabook GT627 (P8600) o il Sony Vaio VPC-CW1S1E. Le applicazioni multi-core sicuramente beneficiano del terzo core dell'AMD Phenom II X3 N830. Ma in confronto i processori Intel della generazione 2010 con hyperthreading e Turbo Boost lavorano più velocemente.
3DMark 03 Standard | 4343 punti | |
3DMark 05 Standard | 3585 punti | |
3DMark 06 Standard Score | 1652 punti | |
3DMark Vantage P Result | 260 punti | |
Aiuto |
Il veloce harddrive può essere una benedizione per la velocità dell'intero sistema come recentemente provato con il Sony Vaio VPC-Z12 che ha due SSDs in modalità RAID 0. HP non arriva a questo. Ma ha un veloce harddrive da 7.200 RPM Hitachi (HTS725032A9A) con una buona capienza di 320 GB per un 15.6 pollici.
L'HDD legge i dati a 81.9 MB/s dal drive in lettura sequenziale (HDTune). Il Crystal Disk Mark 3.0 mostra addirittura circa 98 MB/s. Questi valori non sono cambiati significativamente quando abbiamo lavorato su dati più voluminosi: 97 MB/s. I normali HDDs da 5.400 RPM arrivano al massimo a 75 MB/s (lettura sequenziale).
Al lavoro, l'HDD si sente con un lieve e costante rumore. Gli elementi di scrittura-lettura producono un ronzio da 33.1 dB(A). Le vibrazioni trasferite dal precedente HP ProBook 6540b sono sparite.
La ATI Radeon HD 4250 si basa su un core grafico HD 3400 che gestisce DirectX 10.1, ma non adatto ai giochi attuali. Abbiamo provato StarCraft 2 (2010, strategia real-time), World in Conflict (2007, strategia real-time) e Left 4 Dead (2008, sparatutto). Come atteso, tutti questi giochi sono fluidi con settaggi minimi. Il lavoro principale di questa GPU sta nel supportare il processore nella decodifica video (UVD 2) dei videos HD (MPEG-2, H.264, VC-1).
basso | medio | alto | ultra | |
---|---|---|---|---|
World in Conflict - Benchmark (2007) | 42 | 14 | 5 | |
Left 4 Dead (2008) | 45 | 16 | ||
StarCraft 2 (2010) | 56 | 9.6 |
Emissioni
Rumorosità
Le applicazioni poco pesanti o le operazioni come la navigazione web difficilmente sfanno svegliare la ventola dallo stato di ibernazione. Quando si resta in modalità idle, il sistema di raffreddamento resta inattivo a lungo e ogni cinque minuti parte per 30 secondi (34.4 dB(A)). Tuttavia, il 6555b non è impercettibile a causa dell'HDD da 7.200 RPM che fornisce un rumore base da 32.6 dB(A).
Sul 3D-Benchmarks, il volume arriva sino a 35.2 dB(A). Questo vale per le applicazioni che fanno lavorare in modo significativo la HD 4250. Ma a causa dell'inadeguatezza della GPU per il gaming, questo scenario è raro.
Se portate il portatile a massimo carico, la ventola aumenta la rotazione arrivando a 46.4 dB(A). Il rumore resta costante e non ci sono cambiamenti. Questo livello massimo di rumore non dovrebbe creare troppi problemi considerato che è stato raggiunto con un carico di lavoro con Furmark e Prime95 che non dovrebbe quasi mai verificarsi, anche con lavori pesanti. Durante il lavoro da ufficio, il rumore si ferma piacevolmente ad un massimo di 35.2 dB(A).
Maggiore rumore si verifica guardando un DVD e creando fastidio. E' emesso dal driver DVD ed arriva a 36.3 dB(A) chiaramente percepibile dall'orecchio.
Rumorosità
Idle |
| 32.6 / 32.6 / 34.4 dB(A) |
HDD |
| 33.1 dB(A) |
DVD |
| 36.4 / dB(A) |
Sotto carico |
| 35.2 / 46.4 dB(A) |
| ||
30 dB silenzioso 40 dB(A) udibile 50 dB(A) rumoroso |
||
min: , med: , max: (15 cm di distanza) |
Temperatura
In modalità idle, la temperatura media del lato inferiore resta a 28 gradi. I punti di appoggio delle mani restano in zona verde con circa 28 gradi. L'unità base raggiunge 38 gradi al centro e ciò dovrebbe essere causato dal fatto che la ventola è inattiva. La zona di appoggio delle mani e la zona dei tasti restano piacevolmente freschi.
Riesce la rumorosa ventola citata sotto massimo carico a mantenere bassa la temperatura? Sembra di si per l'area di lavoro. Anche dopo uno stress-test di diverse ore, le temperature della superficie superiore non salgono oltre i 35 gradi Celsius. Nello stesso tempo tuttavia, ci bruciamo i pantaloni con una temperatura di superficie inferiore che al centro raggiunge i 53.1 gradi. Anche la cover della memoria sembra scaldarsi più del dovuto. Ma le zone circostanti (inferiore) restano sorprendentemente tiepide con una temperatura di circa 38.4 gradi.
(+) La temperatura massima sul lato superiore è di 34.8 °C / 95 F, rispetto alla media di 34.3 °C / 94 F, che varia da 21.2 a 62.5 °C per questa classe Office.
(-) Il lato inferiore si riscalda fino ad un massimo di 53.1 °C / 128 F, rispetto alla media di 36.8 °C / 98 F
(+) In idle, la temperatura media del lato superiore è di 28.1 °C / 83 F, rispetto alla media deld ispositivo di 29.5 °C / 85 F.
(+) I poggiapolsi e il touchpad sono piu' freddi della temperatura della pelle con un massimo di 30.4 °C / 86.7 F e sono quindi freddi al tatto.
(-) La temperatura media della zona del palmo della mano di dispositivi simili e'stata di 27.6 °C / 81.7 F (-2.8 °C / -5 F).
Altoparlanti
Gli altoparlanti stereo dei ProBooks producono un suono sorprendentemente chiaro. Si trovano sul lato frontale della macchina. I toni medi ed alti sono abbastanza buoni, ma i bassi mancano completamente. A volume massimo, le sottili membrane iniziano ad emettere distorsioni. Ma anche senza raggiungere il livello massimo, il volume è sufficiente per il lavoro da ufficio.
Le casse esterne possono essere collegate tramite l'uscita cuffie da 3.5mm. Abbiamo provato la porta con due casse Yamaha (YST-M20SDP). Il controller audio per l'alta definizione del chipset AMD RS880M fornisce una buon livello di suono che privo di fruscii. Le casse esterne in definitiva possono essere una valida alternativa senza particolari problemi.
Rispetto alla versione Intel del ProBook 6540b, il suono è stato migliorato notevolmente. Crediamo che questo sia dovuto ad un miglioramento delle scheda audio o dei suoi drivers considerando che probabilmente sono stati utilizzati gli stessi tipi di casse in questo chassis.
Autonomia della batteria
Come il rivale Intel, il 6540b, questo 15.6 pollici monta una batteria da 55 watt ore (4.910 mAh). Questa consente al sistema AMD di funzionare per 303 minuti (5 ore). Ma stiamo parlando della modalità idle che non impegna processore e scheda grafica. I moduli radio sono disattivati e la luminosità è al minimo (BatteryEater Reader-Test).
Una autonomia più realistica è ottenuta con una sessione di navigazione WLAN . L'utente può navigare in rete per appena tre ore (173 minuti) prima di ricorrere all'alimentatore. Il 6540b Intel arrivava a 4:12 ore (252 minuti) nonosstante la GPU dedicata. La luminosità durante il test è stata portata al livello minimo di 100 cd/m².
Interessante l'autonomia possibile durante l'utilizzo dei moduli interni HSDPA: 152 minuti (2:32 ore). In questo caso avevamo una connessione EDGE e la luminosità sempre a 100 cd/m².
L'autonomia del 6555b basato su AMD prende terreno rispetto alla versione Intel-based 6540b (i5-430M). Considerando la grafica IGP del 6555b, il risultato sembra particolarmente scarso. Un HP EliteBook 8440p-WJ681AW con grafica Intel HD ma potente i5 520M resta in piedi per 287 minuti (4:47 ore), (WLAN-test, 55 Wh).
Il maggiore consumo di corrente (in idle e sotto carico) conferma la mediocre autonomia. In modalità idle (con tutte le opzioni di risparmio energetico attive e luminosità minima), il consumo era simile a quello del 6540b (i5-430M) con 13.7 watts (13.3 watts). Ma il consumo di corrente massimo in modalità idle (profilo prestazioni elevate con clocking della CPU) si fa notare arrivando a 27.8 watts. Il confronto con l'Intel 6540b è netto (21.4 watts).
Non appena la CPU e la IGP lavorano insieme, il consumo di energia sale in modo drammatico. Durante il 3DMarks2006, il sistema nel complesso ha assorbito 52 watts. Abbiamo rilevato un consumo massimo nello stress-test con Prime95 e Furmark. Il multimetro ha mostrato 74.6 watts. L'alimentatore da 90 watt risulta idoneo al lavoro.
Off / Standby | 0.3 / 0.5 Watt |
Idle | 13.7 / 22.3 / 27.8 Watt |
Sotto carico |
52.1 / 74.6 Watt |
Leggenda:
min: ,
med: ,
max: |
Giudizio complessivo
L'HP ProBook 6555b-WD724EA si presenta come un portatile business di fascia superiore. Dotato di vari funzionalità come Docking-Port, display opaco, modulo HSDPA ed eccellente tastiera, la prima impressione convince. La piattaforma AMD supera il fatto che sia identico alla variante Intel 6540b con porta eSATA, suono migliorato delle casse e minori vibrazioni dell'hard drive da 7.200 RPM.
Con un prezzo di 840 Euro, il nostro 6555b-WD724EA è uno dei modelli entry-level nel mondo dei ProBooks. Il pannello WXGA con la sua limitata gamma di colori ed uno scarso contrasto non piacerà a tutti. C'è anche il processore AMD Phenom II X3 N830, che probabilmente non riesce a fornire abbastanza potenza per le applicazioni pesanti. Nonostante le prestazioni limitate rispetto alla versione Intel 6540b (i5-430M), il 6555b ha una autonomia più breve (3 ore, WLAN test) ed un consumo in parte superiore.
Coloro che non necessitano di eccellenza nel display e nella potenza del processore, ma prediligono la connettività, la costruzione ed i dispositivi di input, possono trovare nel ProBook 6555b un compagno ideale. Ma coloro che si vogliono potenza dovrebbero investire qualcosa in più e scegliere nel settore Intel dei ProBooks.