Recensione HP EliteBook 2540p Subnotebook
Alcune persone hanno un normale notebook per l'ufficio ed un subnotebook per i viaggi. Ma se non si vuole avere due macchine diverse e tutti i problemi di sincronizzazione dati, l'unica opzione è quella di prendere un subnotebook più potente. Collegata ad una docking station, potrebbe rivelarsi anche migliore rispetto ad un desktop replacement. Inoltre, sono così frugali nei consumo che la batteria riesce a volte anche a lavorare per quattro ore.
Il nostro modello di HP EliteBook 2540p (versione WK302EA) ha una diagonale di 12.1 pollici, con tutte le migliori features di questa categoria di portatili professionali racchiusi nel minimo spazio possibile. Gli ingegneri HP sono stati in grado di inserire anche un drive ottico nell'unità base senza compromettere la presenza di porte di connessione.
Una macchina per tutte le situazioni. I subnotebooks dalle alte prestazioni nono sono una novità nel mercato business - l'Intel Core 2 Duo SL ed i processori SP hanno offerto prestazioni elevate combinate con una buona autonomia della batteria. Si guardi ad esempio i precedenti modelli, l'Elitebook 2530p con SL9400.
In questa recensione del piccolo EliteBook vediamo se si è riusciti a mantenere gli elevati standards dei predecessori (in termini di robustezza, prestazioni elevate, ecc.) eliminando i problemi noti (temperatura sotto uso intenso, solo due porte USB, cerniere non perfette). Se il Core i7-640LM (2 x 2.13 GHz) sia in grado di migliorare l'autonomia della batteria; il Core 2 Duo del modello precedente non raggiungeva le quattro ore.
Case
Mentre i potenti subnotebooks come l'Acer Aspire 1830T ed il Lenovo U160 (entrambi con i5-520UM) usano un case piatto, sottile e leggero la macchina HP va un po' oltre. Con un peso di 1.833 kg, è più pesante, e con uno spessore di 3.4 cm (sul retro) è 1.6 cm in più rispetto all'Acer Aspire 1830T.
Il peso dell'EliteBook e le dimensioni non sembrano particolarmente attraenti, ma forniscono incredibili caratteristiche di robustezza e solidità. HP ha optato per materiali pesanti e di qualità elevata; se cercate qualcosa di leggero, siete capitati nel posto sbagliato. A nostro parere, HP ha ancora una volta preso una decisione saggia per rendere maggiormente robusto il portatile.
Non siamo riusciti a creare alcuna flessione del case, anche usando una certa forza. Il vassoio inferiore e i punti di appoggio dei polsi sono rimasti fermi contro una forte pressione localizzata. L'unità base sembra così compatta che si potrebbe pensare sia zeppa di hardware fino all'ultimo millimetro. Tuttavia, quando abbiamo aperto i due pannelli di accesso sul fondo del portatile, abbiamo visto che non era proprio così. C'è uno slot di memoria libero, ed uno spazio vuoto sotto la scheda madre dove potrebbe essere inserito ancora qualcosa.
La cover è incredibilmente rigida. Siamo riusciti a fletterla solo alle estremità. L'aspetto argenteo delle superfici deriva dall'alluminio leggermente ruvido, che non soffre delle ditate. La cover resiste anche alle pressioni localizzate. Applicando una notevole forza al centro della cover con un dito è possibile notare flessioni di uno, due millimetri. Nelle altre parti non sembra esserci alcuna reazione.
I materiali usati (plastica non verniciata, alluminio ruvido) sono freschi al tatto (sempre in relazione all'intensità di lavoro del portatile) e resistono ai graffi. HP ha optato per il metallo nella realizzazione delle cerniere, come fatto per le serie ProBook ed i grandi EliteBooks. Le cerniere sono ferme sull'unità base. Spingendo e tirandole non si muovono per nulla. Reggono la cover molto bene, e non si notano oscillazioni. Grazie alla pesante unità base possiamo sempre aprire la cover usando una sola mano.
Un pulsante color argento, che viene fuori dell'unità base, rilascia un solido gancio in metallo e consente l'apertura della cover. La batteria è ugualmente stabile e può essere rimossa con una sola mano; prima si fa scivolare il gancio in posizione di apertura e poi è possibile estrarre la batteria.
Connettività
Gli utenti professionisti e più esigenti saranno contenti delle numerose porte presenti. La porta docking station ovviamente è obbligatoria per questa fascia di prezzo. Il 2540p ha tutto quello che ci si attende da un moderno portatile da ufficio, inclusa la oramai meno diffusa porta modem (RJ-11), una Porta Display, una ExpressCard/34 e FireWire (i-Link). La porta Display è usata al posto della HDMI.
Probabilmente non c'era spazio per una porta eSATA, per un veloce hard drive esterno, ma è presente una sulla docking station. In alternativa, senza docking station potete usare l'i-Link, visto che la maggioranza deli HDDs eSATA hanno porte/controllers combinate. Le porte USB 3.0, iniziate ad apparire su qualche portatile (i.e. Asus N71JV), non sono state incluse.
Potete usare lo slot ExpressCard/34 per rimpiazzare porte specifiche che mancano; ad esempio includere un controller USB 3.0. Abbiamo apprezzato il posizionamento delle due USB e della porta ethernet sul retro della macchina. In questo modo i cavi ingombranti ed i due cavi USB non danno fastidio. Il predecessore di questo modello, il 2530p, è stato criticato per avere solo due porte USB, una a destra ed una a sinistra.
I piccoli dettagli sono importanti per gli utenti professionisti, ed è importante sapere se il portatile ha una porta VGA con raccordi a vite. A destra uno slot Kensington lock slot, porta Display, VGA, FireWire, ExpressCard/34, card reader, porta docking ed audio-out si susseguono. Con tutti questi cavi non sarà difficile rischiare di avere qualche problema di spazio sulla scrivania. Ma la docking station del 2540p elimina questo rischio.
A sinistra abbiamo anche uno smart card reader. Le smart cards sono schede per l'autenticazione. Molte infrastrutture IT potrebbero usare questo tipo di sistema di sicurezza.
HP ha realizzato una specifica soluzione docking per il 2540p, diversamente dai grandi EliteBooks e ProBooks. La VU895AA (a partire da €130) non è compatibile con gli altri portatili business HP. Mentre i portatili da 14- e 15-pollici hanno le proprie porte docking sul retro dell'unità base (HP NZ223AA Advanced Docking Station), il connettore docking di questo portatile si trova sul lato destro.
La station contiene tutte le porte presenti sul 2540p (replicatore di porte). In aggiunta troverete una porta eSATA e quattro porte USB 2.0 (una USB alimentata). Il portatile si ricarica quando è collegato alla docking station. La porta ethernet è collegata attraverso la docking station (pass-through). Questo previene problemi con schede di rete duplicate.
GPS - dov'è il mio notebook?
Oltre alla WLAN draft-N (Intel Centrino Advanced-N 6200 AGN), il 2540p ha in pratica tutta la tecnologia wireless desiderabile per un portatile (sebbene varia in base al modello). Il bluetooth 2.1 potrebbe quasi apparire superato oggi; invece appare interessante il modulo HP mobile broadband (mini PCI Express), che ha funzioni GPS utilizzando Gobi.
Gobi è una tecnologia Qualcomm che conferisce al portatile funzioni GPS con un modulo 3G. Il modulo Gobi2000 supporta A-GPS (assisted GPS) e gpsOneXTRA (determinando la posizione quando l'A-GPS non è disponibile). Dopo la serie Sony Vaio P, HP è stata uno dei primi produttori ad includere una tecnologia GPS nei suoi portatili usando Gobi.
Il ricevitore GPS vi consente di accedere a dei servizi come la navigazione o localizzazione. Dotatevi dei software necessari - considerando che non troverete nulla di simile istallato sull'HP 2540p. Di conseguenza la tecnologia GPS sarebbe limitata alla attivazione del T-Mobile UMTS attraverso la HP Connection Manager per vedere i dati di ubicazione tramite il GPS. Poiché l'A-GPS viaggia attraverso il segnale UMTS per determinare la vostra posizione, lavora anche in ambienti chiusi. Un dispositivo di navigazione standard non funzionerebbe senza un collegamento diretto con un satellite. Vediamo possibilità di utilizzo in ambito professionale, dove potrebbe essere utile inviare i dati di ubicazione dal portatile.
Dispositivi di Input
Tastiera
I tasti hanno un feedback frizzante ma con un movimento mediamente breve (circa 2 mm). I tasti direzionali sono chiaramente separati dal resto della tastiera, e fuoriescono leggermente dall'angolo inferiore destro di quest'ultima. Sono molto facili da trovare anche senza guardare. Il tastierino numerico è da escludere viste le dimensioni del portatile, ma gli utenti possono usar il tastierino integrato attraverso i tasti funzione. I numeri e gli operatori sono segnati in modo evidente accanto alle lettere sui tasti.
La base della tastiera è montata in modo saldo, e fornisce un punto di impatto definito al termine della battuta, sebbene non è come quello dell'EliteBook 8440p. I tasti hanno un buon grip, e sembrano leggermente gommati. Non sono soggette allo sporco delle dita.
Touchpad
HP ha previsto due opzioni, per attirare il pubblico dei professionisti. In base alle preferenze potete usare sia il consueto touchpad o il point-stick (Synaptics TouchStyk v2.0). I due tasti del point-stick si trovano sotto la barra spaziatrice. Tutti i tasti del mouse sono in gomma rigida e quindi sono soffici e opachi. I pulsanti hanno una battuta netta e profonda e danno un feedback notevole.
I pulsanti del mouse convincono sotto tutti i punti di vista. Il feedback generoso e la estrema silenziosità (specialmente dei tasti del point-stick) li mettono miglia avanti a ciò che trovate sulla maggioranza di portatili consumer.
Il touchpad Synaptics v7.4 non è particolarmente grande, con una diagonale di 7.6 cm. Ma è sensibile sino alle sue estremità. Il pad ha scroll bar orizzontale e verticale evidenziate, e solo quella verticale è attiva di default.
I pads Synaptics sono in genere multi-touch. Tuttavia queste funzioni (zoom, gestures, ecc) non sono disponibili inizialmente. Le opzioni sono visibili nella finestra di configurazione del pad, e richiedono l'attivazione tramite i pulsanti Quick Launch.
Display
Il display da 12.1-pollici (30.7 cm) WXGA dell'EliteBook 2540p ha una risoluzione nativa di 1,280 x 800 (16:10). Si tratta di uno schermo opaco. Diversamente dalle consuete soluzioni HD-ready con risoluzione (1,366 x 768; 16:9), il formato rappresenta un passo indietro ai 4:3.
A volte l'assenza di spazio sullo schermo rende difficile vedere i contenuti. Ampi fogli Excel, back-ends dei siti web o software di lavoro con dimensioni predeterminate devono adattarsi a appena 800 pixels di altezza. Ogni utente dovrà decidere se effettivamente questo possa costituire un problema. Molte persone troveranno questa risoluzione WXGA sufficiente e non eccessivamente piccola.
Per un subnotebook da ufficio, il display è accettabile ma non perfetto. Il rivestimento antiriflesso minimizzano i riflessi, ma il livello di nero di 1.45 ed il valore di contrasto di 139:1 sono molto bassi.
Una peculiarità dell'EliteBooks è la porta Display usata al posto di una HDMI. Questa consente di collegare un monitor esterno con una risoluzione sino a 2,560 x 1,600. L'HDMI vi darebbe la stessa risoluzione, ma HP dovrebbe pagare una licenza per il suo utilizzo. Una porta per display da 22-pollici può essere aggiunta per €190.
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Distribuzione della luminosità: 90 %
Al centro con la batteria: 167 cd/m²
Contrasto: 139:1 (Nero: 1.45 cd/m²)
Il subnotebook non ha uno schermo molto luminoso, con una media di 195 cd/m². I migliori valori di luminosità per l'utilizzo dello schermo in ambienti aperti variano da 230 a 300 cd/m². La distribuzione della luminosità sullo schermo è molto uniforme al 90%, con un valore per il punto più luminoso di 202 cd/m².
La luminosità può essere regolata automaticamente con un sensore di luminosità ambientale che si trova sulla cornice inferiore dello schermo. Il sensore reagisce alla luminosità dell'ambiente regolando l'intensità dei LEDs del display. Alla luce del sole la retroilluminazione passa al massimo; di notte scende sino a 100 cd/m².
La ragione dell'uso di un sensore sta nel risparmio energetico e nel non stancare gli occhi. Poiché la retroilluminazione LED consuma da 3 a 5 Watts, ha senso provare a risparmiare energia in questo modo; ed uno schermo molto luminoso in un ambiente scuro potrebbe davvero affaticare gli occhi. Il sensore elimina la necessità di regolare manualmente la luminosità. Abbiamo disattivato il sensore usando Fn + F11 durante l'utilizzo.
Lo schermo opaco del portatile è adatto per l'utilizzo all'aperto? Una copertura antiriflesso è il primo e più importante requisito per lavorare alla luce del sole. Comunque usando il 2540p, non appaiono riflessi. Ma la luminosità massima mediocre di 195 cd/m² è troppo bassa per essere giudicata positivamente. Le immagini che seguono mostrano lo schermo in esterno. Dal centro la luminosità è buona, ma dal lato si scuriscono i contenuti. Se la luce diretta del sole si intensifica, diventa difficile poter lavorare con questo schermo.
Angoli di visuale buoni sono indice di qualità per uno schermo, consentendo di vedere anche dai lati senza immediate perdite di luminosità o colore. Il 2540p non è superiore alla media a riguardo. Il subnotebook da 12.1-pollici ha lo stesso raggio limitato che abbiamo rilevato sull'80% delle macchine recensite - scarso verticalmente, accettabile orizzontalmente.
Guardando lo schermo dall'alto o dal basso si notano oscuramenti o schiarimenti evidenti. Orizzontalmente i colori sono sotto i 45°. Andando oltre si invertono in modo evidente e la luminosità diminuisce. Ci aspettavamo qualcosa in più da un HP ‘elite’. L'EliteBook non può competere con la stabilità dei monitors da tavolo.
Prestazioni
La versione dell'EliteBook 2540p con il migliore processore Core i7-640LM (2.13 GHz). Abbiamo scelto questo modello per la recensione rispetto ad uno con un Core i5-540M (2.53 GHz). Il 540M non è un processore a basso voltaggio, e di conseguenza l'autonomia sarebbe stata inferiore.
Il 640LM-Westmere-CPU ha due cores nativi ognuno da 2.13 GHz (velocità standard). La velocità attuale varia costantemente tra questo standard e 2.93 GHz grazie alla tecnologia Intel Turbo Boost. E' un overclocking automatico dei singoli cores, in base alla richiesta prodotta dalle applicazioni single o multicore.
Il Core i7-640LM ha una feature hyper-threading che aggiunge due cores virtuali. Significa che le applicazioni possono accedere sino a quattro threads. Anche il turbo Boost lavora con i cores virtuali, come ci si attende.
Il 640LM ha un TDP di 25 Watts, incluso il controller di memoria e l'Acceleratore grafico Intel Graphics Media Accelerator HD. Per un processore a basso voltaggio sembra molto. Un Core i5-520UM ha un TDP di 18 Watts (Acer Aspire 1830T). L'Intel HD ha una velocità di 266-566 MHz (varia quando il Turbo Boost non è attivo) e raggiunge un punteggio di 1,205 nel test 3DMark2006.
Non comprendiamo come mai ci siano appena 2,048 MB di memoria DDR3 (PC3-10700, Hyundai) sulla scheda madre. L'unico slot di memoria sotto il pannello di accesso è vuoto. Riteniamo che i 2 GB siano saldati sulla scheda madre. Per un portatile di questa fascia di prezzo ci vuole un upgrade a 4 GB.
Quanto è veloce il Core i7-640LM? Abbiamo usato il test Cinebench R10 Single (32 Bit) per verificare. Usando solo uno dei quattro threads (Turbo Boost fino a 2.933 GHz) il sistema ha raggiunto 2,980 punti. Un buon risultato, a livello di portatili multimedia da 15-, 17- e 18-pollici con processore i7-720QM che abbiamo provato (i.e. the Asus G51J or Dell Precision M6300). Macchine con i5-520M sono in media leggermente più veloci con 3,050 punti (i.e. il Samsung NP-R580-JS03DE).
Ci sono migliori notizie per le prestazioni low voltage, in particolare quando si confronta con i processori Core 2 Duo, precedentemente i processori low voltage più potenti. Un SP9400 (2.4 GHz) si posiziona bene con 2,650 punti (Dell Latitude E4300). Un SL9400 (1.86 GHz) arriva a 2,205 punti (Lenovo ThinkPad X200s). Il più lento SU9400 (1.4 GHz) si ferma a 1,532 punti (Panasonic Toughbook CF-W8)
La funzione Turbo Boost dell'i7 aiuta il 2540p nelle elevate prestazioni con applicazioni single-core. Accade la stessa cosa con le operazioni multi-thread? Abbiamo provato usando il Cinebench R10 Multi (32 Bit) benchmark. Il nostro modello ha raggiunto un punteggio di 6,043, con ogni thread ad una velocità tra 2.3 e 2.66 GHz. In questo benchmark, il portatile i7-720QM che ha raggiunto lo stesso punteggio nel test single-core si allontana dai modelli low voltage, con 7,800 - 10,000 punti (i.e. il Toshiba Qosmio X500-10V). Un i5-520M arriva a circa 6,819 punti (i.e. il Dell Vostro 3500).
Non ci sono motivi di imbarazzo per l'i7-640LM, visto che va molto meglio rispetto al Core i5-520UM del settore consumer (3,368 punti, Aspire 1830T); sebbene il 520UM riesca a raggiungere 5,225 punti con l'overclock (Asus PL30JT, Asus UL30JT). La SP9400 (5,000 punti) e la SL9400 (3,850 punti) sono superate ancora una volta dalla 640LM, come nel test single-thread.
PCMark 05 Standard | 5734 punti | |
PCMark Vantage Result | 5149 punti | |
Aiuto |
La CPU a basso voltaggio dell'EliteBook 2540p è veloce, considerevolmente più veloce rispetto alla precedente Core 2 Duo Low Voltage Elite. Se sospettate che le prestazioni con le applicazioni dell'i7 abbiano dei risultati sorprendenti, avete in parte ragione.
Il benchmark PCMark Vantage ha dato un risultato di 5,149 punti. Questo risultato supera la i5-520UM (l'overclocked, Asus PL30JT-RO030X, 4,536 punti) e batte di poco l'Acer Aspire 1830T-52U4G32n (non overclocked, 3,950 punti). Batte anche il veloce sistema SP9400 (Dell Latitude E4300, 7,200 rpm HDD) che si ferma a 3,732 punti.
Le prestazioni con le applicazioni sono quasi identiche a quelle dei portatili con i5-430M con GPU di fascia media (i.e. HP ProBook 6540b WD690E). I sistemi i7-720QM, in base alla velocità dei loro hard drives, arrivano a circa 5,091 (Deviltech Fire DTX) o 6,225 punti (MSI GX740-i7247LW7P). Così è possibile affermare che l'EliteBook 2540p lavora al livello di un Core i7, anche se questa affermazioni potrebbe essere contestata.
3DMark 03 Standard | 3477 punti | |
3DMark 05 Standard | 2365 punti | |
3DMark 06 Standard Score | 1205 punti | |
Aiuto |
Avrebbe potuto raggiungere un punteggio molto più alto nel test PCMark Vantage, se non ci fosse stato l'hard drive Toshiba (modello MK1633GSG) con una capacità complessiva di 160 GB che è lento. Ha la consueta velocità di 5,400 rpm, ma è un HDD da 1.8-pollici microSATA.
HDTune ha mostrato un valore medio di trasferimento dati di 43.4 MB/s in lettura sequenziale. Un risultato sotto la media per gli hard drives da 2.5-pollici. Ecco perché l'HDD ottiene nel test PCMark Vantage appena 3,046 punti.
L'hard drive rappresenta la principale differenza per le prestazioni tra l'2540p ed i grandi EliteBooks/ ProBooks 8540w e 4720s. HP li ha infatti equipaggiati con veloci hard drives da 7,200 rpm (about 80 MB/s), che supportano le prestazioni generali del sistema (PCMark Vantage HDD mostra: 4,000 punti).
Emissioni
Rumorosità
25 Watt di TDP ed eccellenti prestazioni con le applicazioni. Ma allora l'EliteBook 2540p brucerà i vostri pantaloni quando lo usate sulle ginocchia? HP ha fatto un ottimo lavoro dimostrando che un notebook da 12.1-pollici con un potente processore non è necessariamente un calorifero portatile. Navigando il web, scrivendo emails o lavorando in Excel il portatile mantiene la ventola al suo valore minimo (31.7 dB(A)). La ventola si fa sentire di più durante un utilizzo più intenso o brevi periodi di lavoro pesante (33.9 dB(A)), ma rallenta nuovamente dopo poco tempo. Le testine di lettura e scrittura dell'hard drive si sentono solo quando posate la testa sulla macchina.
Sotto stress, il sistema di raffreddamento arriva a 43.3 dB(A). A questo livello è rumoroso, ed è difficile non farci caso. Ma non si raggiunge questo valore con un lavoro moderatamente intenso (3DMark2006, 36 dB(A),) solo con gli stress test Furmark e Prime95. Quest'ultimo ha fatto lavorare il Core i7-640LM con tutti i threads al 100%, cosa che accade raramente nella realtà. Quando lo stress test è terminato, il livello di rumore è crollato a 36 dB(A) dopo 20 secondi.
Il drive ottico mostra qualche problema; durante la proiezione di DVD il livello di rumore arriva a 36.3 dB(A) ma c'è un rumore di "soffio" costante in sottofondo.
Rumorosità
Idle |
| 31.7 / 33.8 / 33.9 dB(A) |
HDD |
| 31.7 dB(A) |
DVD |
| 36.3 / dB(A) |
Sotto carico |
| 36 / 43.3 dB(A) |
| ||
30 dB silenzioso 40 dB(A) udibile 50 dB(A) rumoroso |
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min: , med: , max: (15 cm di distanza) |
Temperatura
Proprio come la rumorosità anche la temperatura resta bassa quando il carico di lavoro è contenuto. Sebbene la temperatura della stanza era relativamente elevata mentre effettuavamo i rilevi (24.1°C), la temperatura media del lato superiore dell'unità base non era superiore a 27°C. Il lato inferiore restava invece ad un valore incredibile di 28°C.
Il lato inferiore supera i 30°C durante un utilizzo normale e quando si porta la CPU al 100% CPU si arriva a 43°C (vicino alla ventola). Ma in effetti anche la temperatura media è bassa con un valore di 33°C. Per un piccolo subnotebook con un potente processore Core i7 sono temperature esemplari.
I sensori di temperatura sul processore non genera allarmi. Con un leggero lavoro da ufficio mostra 67°C per la CPU, e sotto stress (25 Watt TDP) arriva a 82°C. Possiamo in definitiva dire che il sistema di raffreddamento fa bene il suo lavoro.
(+) La temperatura massima sul lato superiore è di 36.5 °C / 98 F, rispetto alla media di 36.1 °C / 97 F, che varia da 21.4 a 281 °C per questa classe Subnotebook.
(±) Il lato inferiore si riscalda fino ad un massimo di 42.8 °C / 109 F, rispetto alla media di 39.4 °C / 103 F
(+) In idle, la temperatura media del lato superiore è di 26.6 °C / 80 F, rispetto alla media deld ispositivo di 30.8 °C / 87 F.
(+) I poggiapolsi e il touchpad sono piu' freddi della temperatura della pelle con un massimo di 28.4 °C / 83.1 F e sono quindi freddi al tatto.
(±) La temperatura media della zona del palmo della mano di dispositivi simili e'stata di 28.3 °C / 82.9 F (-0.1 °C / -0.2 F).
Altoparlanti
Gli altoparlanti stereo integrati si trovano sotto il . Sebbene apparentemente inviano il suono verso il basso e quindi verso il tavolo, il suono è potente e pulito - ma non particolarmente bilanciato. A causa delle membrane sottili, i bassi sono scarsi, ed il suono enfatizza le frequenze medie in modo troppo evidente. La qualità del suono per la musica potrebbe essere migliorato con il Virtual Surround selezionandolo dalle opzioni per gli altoparlanti. Ciò rende il suono leggermente più pieno.
Quando si collegano altoparlanti esterni attraverso l'uscita audio 3.5mm (combinata con l'ingresso microfono), abbiamo notato un volume insolitamente alto. Con un semplice test di ascolto non abbiamo percepito alcuna distorsione del suono.
Autonomia della batteria
Il 2540p monta una batteria da 62 Wh (5,225 mAh) che consente una autonomia di quattro ore e mezzo (275 minuti) durante la navigazione web. Se considerate le prestazioni incrementate del processore rispetto al Core 2 Duo SP9400, ad esempio, l'autonomia appare appropriata. Il Dell Latitude E4300 con SP9400 raggiunge una autonomia leggermente migliore (290 minuti).
I veri processori ultra-low voltage come l'i5-520UM raggiunge valori superiori ma le prestazioni sono più scarse. Un Aspire 1830T, tuttavia, nonostante la capacità da 63 Wh e le dimensioni di 11.6-pollici, dura 4 ore e 47 durante un test WLAN. Appena 12 minuti in più rispetto alla nostra macchina HP.
La proiezione di un film tramite il DVD drive integrato è garantita per quattro ore (241 minuti). La luminosità era settata a 100 cd/m² durante la prova ed i moduli wireless(Bluetooth, WLAN, 3G) erano disattivati.
Gli utenti particolarmente frugali potrebbero raggiungere anche 7 ore e 50 minuti con l'abilitazione dell'opzione per il massimo risparmio energetico. Questa l'autonomia massima rilevata dal test Battery Eater Reader. La luminosità del display era al minimo, i moduli wireless disabilitati, ed il processore a riposo. Un scenario completamente irreale; nessuno resterebbe con un monitor scuro e senza usare alcun programma.
Se quattro ore e mezzo non sono abbastanza per voi, potete passare alla batteria a 6-celle HP MS06XL (BS555AA). Questa batteria pesa 330 g e incrementa la capacità a 73 Wh. Ma l'autonomia aumenta di poco, non aspettatevi otre 30 minuti in più.
I piccoli notebooks con una buona autonomia in generale hanno consumi contenuti. Questo vale anche per l'EliteBook 2540p. Il consumo minimo di energia , con il laptop a riposo, è stato di 7.6 Watts. Usando la batteria o in modalità di risparmio energetico la velocità del processore Core i7-640LM scende a 1.2 GHz da 2.13 GHz. L'utilizzo massimo di energia del laptop a riposo è stato di 12.4 Watts. In questo caso avevamo attivato tutto (moduli wireless, luminosità massima dello schermo, modalità prestazioni elevate).
Interessante la grande differenza tra i valori di consumo a riposo e durante lo stress test. Quando abbiamo impegnato i quattro threads dell'i7-640LM ed impegnato anche la Intel HD con Furmark, il nostro multimetro ha mostrato 46.1 Watts. Quindi non sorprende che l'autonomia della batteria sotto uso intensivo crolla a 1 ora e 40 minuti (Battery Eater Classic). Il piccolo alimentatore da 65 Watt ha una buona capacità e raggiunge una temperatura massima di 48°C durante l'utilizzo intenso.
Off / Standby | 0.1 / 0.4 Watt |
Idle | 7.6 / 11.5 / 12.4 Watt |
Sotto carico |
29.4 / 46.1 Watt |
Leggenda:
min: ,
med: ,
max: |
Giudizio complessivo
L'HP EliteBook 2540p (versione WK302EA) ottiene un ‘molto buono’ da parte nostra, e può tenere la testa alta nella comunità dei subnotebook. Il Core i7-640LM dalle alte prestazioni (2 x 2.13 GHz, Turbo Boost, hyper-threading) è un degno successore dei processori low voltage Core 2 Duo (la serie SL/SP) che erano precedentemente i migliori. Sebbene perda qualche punto con il lento hard drive da 1.8-pollici, il sistema mantiene le elevate prestazioni di un potente sistema Core i7 (non low-voltage).
L'autonomia di quattro ore e mezza (navigazione WLAN) è ragionevole. Il portatile pesa 1.833 g (inclusa la batteria da 5.225 mAh). Ma questa macchina da 12.1-pollici è così robusta e di qualità che sarete sempre contenti di portarvela dietro.
Gli utenti business non saranno disturbati da rumori della ventola durante il lavoro, e non sentiranno particolarmente caldo. Il livello di rumore è contenuto durante l'utilizzo normale e stesso discorso vale per la temperatura.
L'EliteBook ha il degno nome di elite anche per la quantità di porte (inclusa la docking port) e dispositivi di input di alta qualità incluso un point-stick. A parte la eSATA ed una porta seriale, c'è spazio per tutte le porte cime per i più grandi EliteBooks o ProBooks. C'è anche un masterizzatore DVD.
Il sistema recensito (versione WK302EA) raggiunge il prezzo di €1,550 con un modulo integrato 3G (incluse le funzionalità GPS utilizzando Gobi) ed un drive ottico. Se potete fare a meno di questi due elementi, potete acquistare un 2540p con i5-540M (2 x 2.53) per €1,370. La super-versione con 160 GB SSD e 4 GB di RAM appare spropositatamente costoso con €2,048.