Recensione Apple MacBook Air 13 Mid 2011 (1.7 GHz, 256 GB SSD) Subnotebook
Quando nel 2010 sono stati introdotti i modelli MacBook Air, Apple è stata bombardata da critiche per aver utilizzato la tecnologia datata Intel Core 2 Duo (ULV) mentre erano già disponibili i processori Intel con nuovi Core. Mentre, Apple puntava sulla GPU Geforce 320M, contemporaneamente erano disponibili schede grafiche relativamente più potenti.
E' ancora utilizzata una CPU dual-core ULV, ma il MacBook Air ora è disponibile con due processori dell'ultima gamma Intel Core, che dovrebbero fornire un evidente incremento di prestazioni. Tuttavia la storia è diversa per quanto riguarda la soluzione grafica. La Nvidia Geforce 320M è stata abbandonata e sostituita con la Intel HD Graphics 3000, integrata nella CPU.
Desideriamo capire quanto siano migliorate le prestazioni con la nuova piattaforma, e se attualmente ci sono dei passi indietro in termini di grafica. La CPU Intel riesce ancora a sfruttare la potenza del turbo in questo sottile case, anche considerando che Apple ha da sempre la fissa di ridurre la rumorosità al minimo?
Poiché Apple non ha modificato nulla relativamente al case ed ai dispositivi di input (solo minime modifiche alle etichette per Lion, e modifiche alla retroilluminazione della tastiera), facciamo riferimento alla recensione precedente dell'Apple MacBook Air fdell'autunno 2010.
Connettività
Ciao Porta Display, benvenuta Thunderbolt. Anche se non del tutto, in quanto per essere precisi la funzionalità della Thunderbolt è stata aggiunta alla identica Mini DisplayPort. E questo è l'unico vero cambiamento in termini di connettività.
Cosa è la Thunderbolt? Una porta universale che era stata sviluppata in origine da Intel ed Apple sotto il nome in codice ‘Light Peak’. Come il nome in codice suggerisce, in origine puntava sul trasferimento ottico di dati. Per motivi di costo, tuttavia, hanno ripiegato su cavi tradizionale in rame per il momento. Nonostante questo, la Thunderbolt dovrebbe superare i valori di trasferimento delle attuali connessioni USB 2.0 (10 GBit/s), consentendo l'utilizzo come connessione per la riproduzione di immagini in alta risoluzione su dispositivi esterni.
Ma nel dettaglio, l'utente che punta alle prestazioni dovrà accettare alcune limitazioni di questo sistema usato sul MacBook Air. L'Air ha un controller Thunderbolt più piccolo, che non raggiunge agli attuali MacBook Pros nemmeno in termini di valore di trasferimento (due canali bidirezionali da 10 GBit ed una porta Display vs. quattro da 10 Gbit e due DisplayPorts).
Una piccola rogna in questo quadro: c'è ancora carenza di dotazioni compatibili con la nuova porta Thunderbolt. Apple offre un suo monitor da 27-pollici Thunderbolt-compatibile, ma non è proprio economico, con un costo medio di circa 900 Euro, anche se funziona parallelamente come docking station, consentendo l'aggiunta di molte altre porte. Potrete attendervi molti più accessori in futuro (i.e. archiviazione esterna, FireWire o LAN della Sonnet), ma attualmente c'è davvero poco.
A parte questo la scheda grafica integrata Intel HD Graphics 3000 è in grado di controllare solo un ulteriore display esterno. Questo impone alcuni limiti, a coloro che desiderano una postazione multi-monitor.
Display
Sebbene le specifiche base fornite per questo display non mostrano alcun cambiamento (LED 13.3”, 1440 x 900, 16:10, lucido), vale la pena approfondire un attimo. Il pannello è un modello LP133WP1-TJA3 (LG Philips) che sembra differire solo minimamente rispetto a quello che abbiamo recensito sul predecessore (*A01).
Ma Apple non sarebbe Apple, se l'attuale Air non fosse accompagnato da intense discussioni, e tra queste il display utilizzato. Stando ai reports degli utenti, Apple ha utilizzato due diversi pannelli nei modelli attuali. Uno di questi è il LP133WP1, che è quello presente anche nel nostro modello, ma l'altro appare in molti modelli ed è il LTH133BT01A03 della Samsung. Il MacBook Air 2010 precedentemente testato usava lo stesso pannello Samsung, sebbene con una versione precedente (A01) che si distingue dal nuovo pannella LG Philips con dei risultati leggermente superiori.
Abbiamo rilevato una luminosità massima di 322 cd/m² nell'area centrale del display nel nostro modello (LP133WP1-TJA3), mentre la luminosità media è buona con 277 cd/m². Nel complesso sono risultati rispettabili, ma rispetto agli schermi dei modelli precedenti che hanno specifiche identiche, il display resta un po' indietro (max. 333 cd/m², media 306.8 cd/m²).
|
Distribuzione della luminosità: 72 %
Al centro con la batteria: 322 cd/m²
Contrasto: 575:1 (Nero: 0.56 cd/m²)39.99% AdobeRGB 1998 (Argyll 2.2.0 3D)
58.3% sRGB (Argyll 2.2.0 3D)
38.71% Display P3 (Argyll 2.2.0 3D)
Il display perde anche un po' la faccia in termini di contrasto massimo. Niente di preoccupante - con 575:1 lo schermo dei nostro modello è sempre uno dei migliori, ma leggermente indietro rispetto al suo predecessore (640:1).
E' il momento di vedere la gamma di colore che lo schermo riesce a riprodurre: questo non era un punto di forza del precedente modello, che risultava medio sotto questo aspetto. Il nostro confronto della gamma di colore mostra che l'attuale pannello LG è quasi alla pari con il predecessore Samsung. Come in quel caso, l'sRGB è lontano; il display sulla serie Pro dei MacBooks sono ancora significativamente più avanti.
Per quanto riguarda l'utilizzo in ambienti aperti, non è cambiato molto. Il MacBook Air offre ancora una buona luminosità ed un eccellente contrasto, ma ancora una volta la superficie lucida dello schermo produce irritanti riflessi in condizioni di luce sfavorevoli, o a certe angolazioni (nonostante ci sia un rivestimento anti-riflesso che produce dei riflessi lilla.
L'ampiezza degli angoli di visuale nella nostro modello sono leggermente migliori rispetto alla media degli attuali portatili. In orizzontale, potete sfruttare anche deviazioni più ampie dal punto ideale, è più facile che si siano riflessi rispetto all'inversione dell'immagine. In senso verticale, il display mostra leggere modifiche delle immagini, e dovrete fare i conti con sbiancamenti o immagini scure sullo schermo.
In che misura i due display utilizzati per questo modello si differenziano in termini di angoli di visuale può essere stabilito solo con un confronto diretto. Ma poiché il tipo di display può essere letto solo dal sistema, e non ci sono approcci sistematici, il display sarà ad ogni modo migliore.
* ... Meglio usare valori piccoli
Prestazioni
Come abbiamo detto all'inizio, la modifica principale del MacBook Air rispetto al suo predecessore ha riguardato l'interno della macchina. In quanto ora, Apple utilizza gli ultimi processori Intel della gamma Core i. Nel dettaglio, c'è una CPU Intel i5-2557M da 1.7 GHz nel 13-pollici Air (come quella presente sul nostro modello), cn una alternativa CPU Core i7-2677M da 1.8 GHz.
Questi sono processori ultra low voltage con un clock rate base relativamente basso ed un thermal design power (TDP) da 17 W. Per confrontare: la CPU più debole dell'ultima gamma dual-core Intel, la i3-2310M, ha una velocità clock da 2100 MHz, ed una TDP da 35 W. Tuttavia, poiché ha la funzione Turbo Boost, la i5-2557M raggiunge una velocità fino a 2.7 GHz fino a quando si usa solo un core. Se si utilizzano entrambi i cores allora la velocità massima scende a 2.4 GHz. In termini tecnici la CPU ULV rientra tra le prestazioni dei processori entry-level, con un consumo energetico considerevolmente inferiore.
L'architettura Sandy Bridge contiene una soluzione grafica chiamata Intel HD Graphics 3000, che è integrata direttamente sul processore. Ma qui il sistema ULV perde, in quanto l'unità grafica è limitata rispetto ai suoi colleghi da 35 W, con una velocità base di appena 350 MHz (650 MHz nelle CPUs da 35 W) ed un massimo di 1200 MHz con il Turbo Boost (1100-1300).
Prestazioni CPU
Per classificare definitivamente le prestazioni della nuova CPU Intel i5-2557M, abbiamo effettuato una serie di benchmarks, la maggioranza dei quali basati su Windows. Grazie a Boot Camp, tuttavia, fa girare Windows su un Mac Intel non è più un problema, ed i drivers Apple per Windows, per ora sono buoni.
Nel collaudato benchmark SuperPi (32 M) la CPU 2557M richiede 763 secondi per calcolare Pi a 32 milioni di decimali. Uno sguardo al nostro database mostra dozzine di notebooks con Intel 2410M i5 e CPU di fascia media nelle immediate vicinanze di questo risultato. (Per confronto: C2D SL9400: 1480 secondi, +50%).
Nel benchmark multi-thread wPrime (2.x) la CPU 2557M ottiene 764.6 secondi, mettendosi quasi allo stesso livello della CPU i3-2310M. L'Intel i5-2410M è in media più veloce del 25% in questo test. La CPU SL9400 nei precedenti Air richiedeva 1379.9 secondi per questo test, i.e. circa il doppio rispetto all'attuale CPU 2557M.
Nel test Cinebench R10 benchmark della Maxxon (1 x CPU, 64 Bit) la CPU i5-2557M ottiene 4201 punti. Con questo risultato questo precessore resta appena dietro alle CPU i5-2410M (4450-4560 punti). In confronto: la CPU Intel SL9600 (SL9400 nel precedente MacBook Air) ottiene 2726 punti nello stesso test (Thinkpad X200t), con un vantaggio di circa il 54% per la nuova CPU 2557M.
Con 8266 punti nel test Cine R10 Multi-thread, la CPU 3557M si pone allo stesso livello della vecchia CPU i5-460M Arrandale. E' in grado di superare la CPU 2310M (7200 - 7600), ma la CPU i5-2410M resta sempre saldamente in testa con 9300 - 9800 punti.
Il nostro punteggio di riferimento finale è del benchmark CPU Cinebench R11.5, con un risultato di 2.3 punti. Siamo allo stesso livello dei processori i5-520M e 460M Arrandale. La CPU 2410M ottiene 2.5-2.6 punti, con un punteggio dell'Intel i3-2310M di circa 2.0 punti. La CPU Intel Core 2 Duo SL9400 nel MacBook Air 2010 ottenne 1.1 punti, pertanto anche in questo test possiamo dire che le prestazioni del processore sono raddoppiate.
Cinebench R10 | |
Rendering Multiple CPUs 32Bit (ordina per valore) | |
Apple Macbook Air 13 inch 2011-07 | |
Samsung 900X3A | |
Apple Macbook Air 13 inch 2010-10 | |
Lenovo X121e-204562U | |
Alienware M11x R3 | |
Rendering Single 32Bit (ordina per valore) | |
Apple Macbook Air 13 inch 2011-07 | |
Samsung 900X3A | |
Apple Macbook Air 13 inch 2010-10 | |
Lenovo X121e-204562U | |
Alienware M11x R3 |
Cinebench R11.5 - CPU Multi 64Bit (ordina per valore) | |
Apple Macbook Air 13 inch 2011-07 | |
Samsung 900X3A | |
Apple Macbook Air 13 inch 2010-10 | |
Lenovo X121e-204562U | |
Alienware M11x R3 |
Strozzature
Con il Turbo Boost, la CPU Intel Sandy Bridge è in grado di fronteggiare alla perfezione le improvvise richieste di prestazioni, e di conseguenza fa del suo meglio per sfruttare il sistema di raffreddamento del dispositivo. Ma in che modo funziona tutto questo su una macchina così sottile che punta ad avere sempre la massima silenziosità? I primi Apple MacBooks con CPUs Sandy Bridge hanno ricevuto qualche critica per i problemi di questo tipo.
Per esaminare questo problema sull'ultimo Air, abbiamo ancora una volta lanciato una combinazione di BootCamp Windows e MacOS. Naturalmente la maggioranza degli utenti Air non utilizzeranno Windows, ma questo ci consente di utilizzare tutta la gamma di tools necessari ai test; questi ci forniscono informazioni più dettagliate sulle temperature, velocità della CPU ed il comportamento delle ventole, ma sfortunatamente non sono disponibili su MacOS.
Se vi ricordate, l'Intel i5-2557M utilizzata ha una velocità base di 1.7 GHz ed un Turbo fino a 2.7 GHz. Utilizzando HWInfo64 ed il Monitor Intel Turbo Boost durante l'utilizzo normale con Windows, abbiamo rilevato 2.4 GHz con brevi scatti fino a 2.7 GHz; in altre parole è rientrato esattamente nei limiti indicati dalle specifiche. Non siamo stati in grado di leggere la velocità clock nel MacOS in quanto manca un tool appropriato (il tool MSR non funziona).
Nel test di rendering CPU 1x Cinebench R10 (64 Bit) abbiamo rilevato 4338 punti, con una velocità clock tra 2399 e 2655 MHz (secondo HWInfo).
La nostra serie di benchmarks multi-core rendering test è stata interessante: nel primo passaggio abbiamo raggiunto un punteggio di 7844 punti, e la velocità CPU era di 2399 MHz per la maggioranza del tempo, ma alla fine del test abbiamo rilevato una riduzione della velocità a 1699 e poi una strozzatura fino a 799 MHz. La temperatura del core era di circa 99°C stando ad HWMonitor, i.e. al limite della temperatura massima della CPU (TJ max). La ventola ha accelerato relativamente tardi a circa 95°C, sino ad allora era rimasta ad un livello minimo di 2000 rpm. Immediatamente dopo questo abbiamo avviato un'altra serie di passaggi di benchmark tests: 8076, 8624 e 8617 punti sono stati i risultati. La ventola è diventata più reattiva negli ultimi due passaggi con un massimo di 6500 rpm dall'inizio alla fine. Il risultato: la strozzatura non si è più verificata nei due ultimi passaggi, la velocità della CPU è rimasta costante a 2399 MHz, con la temperatura della CPU a 94-97°C stando ad HWInfo.
Nel benchmark OpenGL di Cinebench R10, abbiamo osservato uno scenario molto simile. Abbiamo iniziato con 4770 punti e poi successivamente 5023, 5056, e 5001 punti. Quindi questo è un problema Windows, o un fenomeno generale che si verifica anche sotto MacOS? Di seguito abbiamo lanciato Cinebench R10 per MacOS, e guardato la temperatura del core e la velocità della ventola (iStatMenus). Abbiamo iniziato il test di rendering 1x CPU con una temperatura di 50/52°C. A circa 96°C la ventola è partita sotto MacOS X. Il punteggio del test: 3621 punti. Abbiamo immediatamente fatto un secondo passaggio; la ventola era ancora in movimento, consentendo temperature inferiori ai 93°C. Il risultato: 3645 punti. Abbiamo forzato la ventola sino alla velocità massima (SMCFancontrol) e lanciato ancora il test: ottenendo questa volta 3634 punti.
Quindi abbiamo provato anche un test multi-core sotto MacOS. Partendo a freddo, il primo risultato è stato di 7679 punti, con temperature in salita a 98°C. Il passaggio successivo ci ha dato il secondo risultato: 7477 punti, con le temperature più o meno a 98°C (stando a iStatMenus), e la velocità della ventola in continua crescita. Risultato 3: 7666 punti; risultato 4: 7703 punti; e risultato 5: 7715.
Abbiamo settato manualmente al massimo la velocità della ventola e lanciato ancora il benchmarking: 7741, 7747, e 7709 punti. Questi risultati sono superiori di circa il 3.6% rispetto a quelli dei secondi passaggi ‘critici’. La temperatura della CPU durante queste prove non ha superato gli 86-88°C.
Il test Cinebench R11.5, che carica tutti i threads della CPU, ha mostrato 2.1 punti nel primo passaggio sotto Windows. In questo caso abbiamo osservato delle brevi strozzature a 799 MHz secondo HWInfo64 (temperature a 99°C). Il test direttamente successivo a questo ha mostrato chiaramente una fase di strozzamento minore, con un risultato di 2.2 punti. Abbiamo provato ancora con la ventola al massimo: 2.25 punti, ed una temperatura core non superiore agli 85°C.
Sotto MacOS le temperature durante il primo passaggio sono salite presto a 99°C, e solo a questo punto si è avviata la ventola. Risultato numero 1: 2.13 punti. Abbiamo provato ancora con ventola al massimo: 2.26 punti, e temperatura CPU sotto i 91°C. Nel test OpenGL, uno scenario simile è stato osservato sia sotto Windows che MacOS.
Conclusioni:
La CPU sembra raggiungere temperature critiche più velocemente rispetto al raffreddamento della ventola, indipendentemente dall'utilizzo di Windows o MacOS, ed in particolare durante i test benchmark multi-thread. Questo dipende pesantemente dal controllo della ventola lento, che interviene solo quando si raggiungono temperature molto alte, per mantenere la macchina quanto più silenziosa possibile. Per i risultati migliori dovete "riscaldare" il MacBook Air; infatti una volta che la ventola è già attiva, è possibile ridurre le strozzature. Pertanto la capacità di raffreddamento del MacBook Air in queste condizioni risulta pienamente in grado di sfruttare la potenza della CPU i5-2557M, a parte particolari situazioni, che possono causare lievi riduzioni di prestazioni, per brevi periodi. Questo vale sia per MacOS che per Windows in base ai rilevi Boot Camp.
Prestazioni con le applicazioni sotto Windows
Per i classici benchmarks PCMark dobbiamo ancora una volta passare a Windows. Nonostante questo MacBook Air 2011 ha punteggi impressionanti: 10,342 punti nel test PCMark Vantage. Il solid state drive (SSD) del portatile è ampiamente responsabile del risultato, con un vantaggio rispetto agli hard disk convenzionali ed ottenendo un sub punteggio di 26,992 punti. Stando al nostro database, le uniche macchine in grado di fare meglio sono pochi portatili multimedia/ business e gaming con potenti processori Sandy Bridge e schede grafiche dedicate, e con un SSD.
Il Samsungs 13-pollici 900X3A è dietro di circa il 15%, con il MacBook Air 13 del 2010 dietro di circa il 50%.
Ed il nuovo MacBook Air non fa peggio nell'ultimo test PCMark 7, quasi l'opposto nei fatti: 3561 punti lo mettono al posto numero 5 nella nostra classifica. Dal top abbiamo l'Alienwares M18x, seguito dallo Schenker P501 PRO, dal Fujitsu Celsius H710, dall'Alienware M14x, e poi il MacBook Air 13. Ragguardevole!
PCMark Vantage Result | 10342 punti | |
PCMark 7 Score | 3561 punti | |
Aiuto |
Prestazioni 3D
Come si comporta la Intel HD Graphics 3000 rispetto alle più veloci soluzioni dei normali processori Sandy Bridge (non ULV) ed in relazione all'unità grafica Geforce 320M del precedente Air? Diamo prima uno sguardo ai benchmarks sintetici di Futuremark.
Nel test 3DMark 2006 il modello recensito ha ottenuto 3808 punti con risoluzione standard da 1280 x 1024 pixels. L'unità grafica Intel HD Graphics 3000 con velocità normale raggiunge tra i 3000 ed i 5000 punti in questo test, in base al modello di portatile. Grazie alla funzione Turbo che è presenta anche nell'unità grafica, il risultato dipende dalla capacità di raffreddamento delle singole macchine, tra le altre cose. Le prestazioni della CPU hanno un ruolo importante nel test 3DMark 2006. I Sistemi con CPU Intel 2310M si attestano sui 3000 - 3500 punti, mentre i sistemi i5-2410M con soluzione Intel HD Graphics 3000 in genere rientrano nella fascia tra 3500 e 4500 punti. A questo riguardo la CPU i5-2557M ULV con la sua grafica integrata fa un buon lavoro raggiungendo una posizione di metà classifica.
I timori di un crollo di prestazioni rispetto alla Geforce 320M sono giustificati: l'Apple MacBook Air 13 del 2010 otteneva 4222 punti nello stesso benchmark, il che rappresenta l'11% in più, nonostante la CPU SL9400 ULV sia potente la metà delle nuove CPU i5 stando ai tests effettuati. L'11-pollici MacBook Air del 2010 con CPU SU9400 ottiene 3824 punti nello stesso test, il che lo pone in pratica allo stesso livello delle nuove macchine da 13-pollici.
Nle più recente test 3DMark Vantage, le prestazioni della CPU vengono messe da parte e si ci muove nell'ambito delle pure prestazioni grafiche. Con 1712 punti, il nostro nuovo 13-pollici Air supera appena l'11-pollici Air del 2010 (1694), ma l'Apple MacBook Air 13 del 2010 resta in testa con 1836 punti; tuttavia, il vantaggio si riduce solo al 7%. Abbiamo recensito molti altri sistemi che girano allo stesso livello, dotati di processori Intel 2410M, 2520M ed anche 2620M. In pratica non è possibile rilevare significative differenze di prestazioni tra i processori ULV e quelli convenzionali.
3DMark Vantage | |
1280x1024 P CPU no PhysX (ordina per valore) | |
Apple Macbook Air 13 inch 2011-07 | |
Apple Macbook Air 13 inch 2010-10 | |
1280x1024 P GPU no PhysX (ordina per valore) | |
Apple Macbook Air 13 inch 2011-07 | |
Apple Macbook Air 13 inch 2010-10 | |
1280x1024 P Result (ordina per valore) | |
Apple Macbook Air 13 inch 2011-07 | |
Apple Macbook Air 13 inch 2010-10 |
3DMark 06 Standard Score | 3808 punti | |
3DMark Vantage P Result | 1712 punti | |
Aiuto |
XBench 1.3 con Mac OS X
Purtroppo il Mac OS X 10.7 del vecchio test XBench è utilizzabile solo in parte. Di fatti il nostro modello si è bloccato parecchie volte ed abbiamo dovuto rinunciare. Il 13-pollici MBA si confronta agli attuali MBP 13, 15 e 17 (sebbene ancora con Mac OS X 10.6), al vecchio MBP 13 con Core 2 Duo, Lion e l'ultima Intel 320 SSD, e naturalmente il MacBook Air del 2010 (anche questo con Mac OS X 10.6). Il risultato in confronto ai modelli del 2010 è sorprendente; si pone al livello dei MacBook Pro 13. Solo nel test dell'interfaccia utente risulta più lento (al livello delle macchine con Geforce 320). I modelli quad-core nei MacBook Pros da 15- e 17-pollici, tuttavia, sono ancora molto più veloci.
Il 13-pollici Air ha un punteggio alto nel disk test, terminando avanti all'Intel 320 SSD e lasciando molto indietro l'Air 13-pollici.
Geekbench
Nel Geekbench benchmarking test, il nostro Air è rimasto dietro al MacBook Pro 13 del 2011 (2.3 GHz), posizionandosi quasi allo stesso livello del MBP 15 2010 e 17 con Intel Core i7-620M 2.7 GHz. Il vecchio Air del 2010 con il suo Core 2 Duo da 1.9 GHz ha ottenuto appena 2678 punti, solo il 49% delle prestazioni CPU.
Prestazioni SSD
Mentre la maggioranza degli altri produttori sono ancora molto riservati per quanto riguarda i solid state drives, Apple ha da tempo riconosciuto i loro vantaggi; la silenziosità e la resistenza dei drives agli shock si sono viste nelle generazioni di Air.
Il MacBook Air 13-pollici del 2011 è disponibile sia con un SSD da 128 GB che da 256 GB. Per il secondo tipo dovrete spendere circa 200 Euro extra. Come per il display, sembra che gli hard drives integrati in queste macchine possano essere affetti da diversi livelli di prestazioni. Il nostro modello ha una versione da 256 GB (SM256C) apparentemente della Samsung.
Il concorrente Toshiba è utilizzato in altri modelli (TS128C/TS256C -128 GB/ 256 GB) con prestazioni leggermente inferiori stando ad alcuni reports.
Nel test benchmark ASSSD, il drive SM256C del nostro modello è arrivato a 210 e 205 MB/s in lettura/ scrittura sequenziale. L'Xbench ci mostra un risultato di circa 205 e 185 MB/s in lettura/ scrittura sequenziale (256 K), considerando i soliti valori errati. Il Toshiba raggiunge invece i 195/ 160 MB/s (lettura/scrittura, sequenziale 256 K) stando ai posts di utenti in alcuni forums. Questo potrebbe essere un vantaggio di circa il 5-15% per il drive Samsung drive, sebbene bisogna tenere sempre presente che i dati vanno presi con le pinze con XBench.
Ma rispetto all'Intel Series 310 o all'OCZ Vertex 2, l'SSD utilizzato qui resta notevolmente indietro, in particolare nel test dei blocchi 4K. I nuovi prodotti del brand come l'Intel Elmcrest SSDs o l'OCZ Vertex 3 ad esempio, sono notevolmente più avanti.
Emissioni
Rumorosità di sistema
Qualcosa che non sia un silenzio virtuale potrebbe essere inaccettabile per i destinatari dell'Air. Apple è riuscita ancora in questa missione con il nuovo MacBook Air con i5-2557M, nonostante sia stata raddoppiata la potenza di calcolo. La ventola non si spegne mai del tutto (MacOS e Windows), ma gira a 2000 rpm e si può sentire solo se mettete l'orecchio vicino alla macchina. Solo utilizzando benchmarks in modo intenso la ventola è stata percepibile. In pratica questo potrebbe capitare durante lunghe sessioni di conversione o video editing. Ma quando si utilizzano applicazioni da ufficio, dovreste ritrovarvi con una macchina del tutto silenziosa.
Quando la ventola raggiunge la velocità massima di 6500 rpm durante lo stress test, abbiamo rilevato un livello di rumore di 46.3 dB(A). Ma al di fuori di questo scenario estremo e poco realistico, non abbiamo mai raggiunto questo livello nell'utilizzo pratico.
* ... Meglio usare valori piccoli
Rumorosità
Idle |
| 28.4 / 28.4 / 28.4 dB(A) |
Sotto carico |
| 40.1 / 46.3 dB(A) |
| ||
30 dB silenzioso 40 dB(A) udibile 50 dB(A) rumoroso |
||
min: , med: , max: Voltcraft sl-300 (15 cm di distanza) |
Temperature
In modalità idle sotto MacOS, abbiamo rilevato un massimo di 32.4°C sul lato superiore dell'unità base e di 30.8°C sul lato inferiore. I punti di appoggio dei polsi sono restati sotto i 30°C. Effettuando le stesse misurazioni sotto Windows non ci sono stati grossi cambiamenti: il lato superiore è arrivato ad un massimo di 32.7°C, quello inferiore a 31.2°C.
Durante lo stress test sotto Windows (Furmark + Prime95) abbiamo portato le temperature del case fino a 44.4°C nell'area delle ventole sopra la tastiera, e 43.3°C sul lato inferiore del portatile. Abbiamo notato una concentrazione di calore verso la parte posteriore del portatile, dove tutti si trovano tutti i componenti del sistema di raffreddamento. I punti di appoggio dei polsi sono rimasti a temperature accettabili di circa 33°C.
Uno stress test improvvisato sotto MacOS (terminal - yes, Cine. R11.5 OpenGL test in loop) ha prodotto risultati praticamente identici a quelli della modalità idle. Anche qui le temperature dei punti di appoggio dei polsi sono state sempre sotto i 30°C.
(±) La temperatura massima sul lato superiore è di 44.8 °C / 113 F, rispetto alla media di 35.9 °C / 97 F, che varia da 21.4 a 59 °C per questa classe Subnotebook.
(±) Il lato inferiore si riscalda fino ad un massimo di 43.3 °C / 110 F, rispetto alla media di 39.4 °C / 103 F
(+) In idle, la temperatura media del lato superiore è di 29.3 °C / 85 F, rispetto alla media deld ispositivo di 30.8 °C / 87 F.
(+) I poggiapolsi e il touchpad raggiungono la temperatura massima della pelle (33.5 °C / 92.3 F) e quindi non sono caldi.
(-) La temperatura media della zona del palmo della mano di dispositivi simili e'stata di 28.3 °C / 82.9 F (-5.2 °C / -9.4 F).
Autonomia della batteria
Le sole prestazioni non basterebbero per un dispositivo ultra-mobile come il MacBook Air. Per ottenere una adeguata autonomia della batteria, il consumo energetico deve essere sopra ogni altra cosa. Con un minimo di 6.0 W in modalità idle sotto Windows, il nuovo Air e leggermente più frugale rispetto al suo predecessore (6.9 W). Sotto carico intenso l'Air assorbe fino a 48 W (stress test), poco più dell'Air 2010 con CPU Core 2 Duo.
Come di consueto i risultati sono leggermente migliori sotto MacOS. In modalità idle il MacBook Air richiede tra 5.5 e 10.6 Watts. Con utilizzo inteso simulato nello stress test Apple (terminal - yes, Cine. R11.5 OpenGL) abbiamo rilevato un massimo di 33.2 Watts.
Anche nel test benchmark per la batteria di Cinebench R11.5 non abbiamo rilevato deviazioni nei risultati, i.e. e tutta la potenza di calcolo dell'Air è disponibile anche in modalità batteria.
Off / Standby | 0 / 0 Watt |
Idle | 6 / 10.5 / 14 Watt |
Sotto carico |
40.1 / 48 Watt |
Leggenda:
min: ,
med: ,
max: Voltcraft VC 940 |
Nel test standard per l'autonomia della batteria Battery Eater (Windows) il nuovo MacBook Air ha raggiunto 417 minuti, o quasi 7 ore, nel test Reader (min. luminosità del display - level 2, WLAN & BT off, profilo di risparmio energetico, disabilitazione retroilluminazione della tastiera). Il predecessore dell'Air del 2010 raggiungeva almeno 30 minuti in più in questo test. Nello scenario di utilizzo inteso del test ‘Classic’ (max. luminosità del display, modulo wireless attivo, profilo per le prestazioni elevate) abbiamo rilevato 89 minuti, quindi quasi un'ora e mezza. Anche in questo test l'Air del 2010 era leggermente superiore, arrivando oltre le 2 ore.
I valori che abbiamo osservato sotto MacOS erano in contrasto con questi risultati, Nel nostro test di lettura improvvisato (alternano una lunga pagina di testo in una finestra browser tramite WLAN, luminosità a livello 2, no time-out) il nuovo Air ha resistito per ben 660 minuti, quindi 11 ore (autonomia massima della batteria che dovrete aspettarvi). Un risultato inferiore di appena un'ora a quello del modello precedente. Nello scenario di stress estremo (terminal - yes, Cine. R11.5 OpenGL), i.e. con utilizzo intenso della CPU e dell'unità grafica, l'Air ha resistito per circa 2 ore.
Per una autonomia con utilizzo quotidiano, possiamo passare ad uno scenario di navigazione tramite WLAN. Sotto MacOS potete attendevi una autonomia di circa 310 minuti, quindi poco più di 5 ore, con una luminosità dello schermo massima ed una moderata quantità di contenuti Flash sulle pagine web che visitate. A questo riguardo il nuovo Air è più o meno allo stesso livello del suo predecessore.
Giudizio complessivo
Nel complesso non molte novità per l'ultimo MacBook Air, e questa è una nota positiva. Lo chassis, i dispositivi di input ed il display restano più o meno invariati., o hanno subito piccoli upgrades come l'introduzione di una tastiera retroilluminata e la porta Thunderbolt.
Il rinnovamento dell'hardware interno al MacBook Air fa sicuramente piacere. La CPU Intel Core i ULV è molto recente, ed è perfetta per questo sottile dispositivo. La potenza di calcolo disponibile è raddoppiata, mentre la grafica resta quasi allo stesso livello delle precedenti macchine con GPU Nvidia.
L'incremento di prestazioni ottenuto da Apple è la cosa che impressiona di più anche in considerazione del fatto che le emissioni del portatile restano sempre in zona verde come in precedenza. Questo vale per le temperature di superficie così come per la silenziosità costante nell'utilizzo quotidiano. Anche l'autonomia della batteria resta più o meno al buon livello del modello precedente.
Uno dei possibili punti di critica resta lo schermo riflettente, ma in definitiva può essere utilizzato all'aperto grazie alla sua buona luminosità ed al contrasto, così come allo speciale rivestimento. L'utilità o meno della porta Thunderbolt è oggetto di dibattito; si tratta di una porta sicuramente potente, ma attualmente non ci sono molte occasioni per utilizzarla. C'è solo una cosa da fare - aspettare e vedere cosa succede.
Come pacchetto complessivo il MacBook Air resta un subnotebook sorprendente con dispositivi di input di prima classe e con un case in alluminio unibody senza rivali per design e qualità di costruzione. Tuttavia, poiché Apple utilizza componenti potenti come il processore ULV ed un drive solid state, il prezzo per l'Apple MacBook Air 13 parte da ben 1200 Euro.