Recensione del Toshiba Tecra M10-1D7 Notebook
Mobilità, sicurezza e prestazioni per la clientela business
Con la serie Tecra, Toshiba riunisce tutte le periferiche business, rendendola così appetibile per la clientela business mobile grazie alla sicurezza ed alle prestazioni offerte. Per il nostro test abbiamo preso visione del modello M10-1D7, il quale è il modello di punta della serie, essendo dotato di un processore Intel Core 2 Duo T9600 ed una scheda video Nvidia Quadro NVS 150M.
Nota: Attualmente sono disponibili diversi modelli nella serie Tecra M10 in Europa, i quali variano sostanzialmente per le prestazioni offerte dai componenti in essi inseriti. Mentre tutti i modelli sono dotati di un processore Intel Core 2 Duo, i modelli a più basso costo montano solo una soluzione video integrata Intel GMA 4500M HD. Specialmente negli USA, è possibile configurare personalmente il Tecra M10 a seconda delle esigenze. Il modello in test è attualmente quello più performante della serie. Le sezioni di questa recensione relative alle singole componenti, come ad esempio la durata della batteria possono essere valide solo in parte anche per altri modelli della serie M10.
Case
Al primo sguardo, il case del Toshiba Tecra M10 non sembra molto diverso da quello del Tecra M9, che abbiamo recensito nel Gennaio 2008. Questo fatto va contro il trend attuale che spinge i produttori a realizzare notebook sempre nuovi. Comunque, la solida costruzione con circa quattro centimetri di altezza, ed un peso considerevole di 2.5Kg per un notebook da 14.1 pollici (inclusa la batteria), così come il peso aggiuntivo di circa mezzo chilo dell'alimentatore, sono fattori che vanno considerati in viaggio. Rispetto al Tecra M9 non è cambiata neanche la colorazione: la palpebra dello schermo è in finitura opaca argento metallico con il logo Toshiba in rilievo lucido al centro, la tastiera è nera ed ha tratti blu, tutto intorno è ancora argento metallico con i restanti componenti in nero.
Riguardo alla scelta dei materiali, Toshiba sceglie ancora semplicemente la plastica. Ovviamente ciò comporta che la stabilità del case non sia migliorata rispetto a quella del M9. I punti deboli sono identificabili nelle zone sopra e sotto il drive ottico, gli appoggi delle mani e l'area sopra la tastiera, la quale può essere deformata con una leggera pressione. La resistenza torsionale della base è comunque soddisfacente.
La palpebra e lo schermo hanno ottenuto risultati migliori nei nostri test sulla stabilità dei materiali. Alzarlo da un angolo lo deforma minimamente, supporta inoltre una moderata pressione nella parte esterna. La larga cornice dello schermo è ancor di più resistente alla pressione, anche qui non si notano cambiamenti nell'immagine da acceso.
Nonostante le molte similitudini con il più vecchio Tecra M9, il design funzionale è cambiato in alcuni punti, per esempio la dislocazione del lettore di impronte digitali e la disposizione delle interfacce - ne parleremo diffusamente in seguito. Inoltre, il modello M10 non è dotato di un meccanismo di blocco dello schermo. Dato che la forza di chiusura delle cerniere non è abbastanza per tener chiuso lo schermo tenendo il notebook con le cerniere nella parte bassa, è necessario prendere misure precauzionali per evitare che qualcosa finisca tra lo schermo e la tastiera.
Connettività
Tra le interfacce è inclusa, come ci si aspetterebbe da un notebook business così costoso, di una docking port - sebbene sia sia solamente opzionale secondo il sito del produttore. Ad essa è possibile connettere la Express Port Replicator II, modello n. PA3680E-1PRP; la quale può essere usata anche con le seguenti serie di notebook Toshiba: Portégé M750, Tecra A10, Tecra M9 Serie, Tecra R10, Tecra S10. Perciò è possibile utilizzare anche una Express Port Replicator II.
Oltre alle 6 porte USB-2.0 (4x sul retro, 2x laterali), troviamo anche la porta seriale, la parallela, interfacce audio, Gigabit LAN, VGA, la docking station offre anche il supporto all'uscita video digitale DVI-D.
Direttamente dalla base troviamo una interfaccia seriale per connettere vecchie macchine e periferiche. Nell'insieme troviamo 3 porte USB-2.0 (tutte sul lato destro) ed una porta combo e-SATA/USB. Con lo slot PC card type II, le funzionalità del notebook possono essere estese mediante apposite schede. Il card reader 5-in-1 integrato supporta le SD card fino a 16 GB, memory sticks fino a 256 MB, memory stick pro fino a 4 GB, MultiMediaCards fino a 2 GB, ed xD-Picture fino a 2 GB.
Le interfacce audio sul frontale sono ben posizionate per la connessione delle cuffie, è comunque preferibile utilizzare l'Express Port Replicator II. In base all'uso, la disposizione delle interfacce è soddisfacente. Probabilmente le interfacce permanentemente connesse, come la LAN e la VGA si trovano sul retro, o più esattamente da un lato del retro. Solo la porta e-SATA (combinata con la USB) nel mezzo del lato sinistro e la bocca di ventilazione sempre sul lato sinistro, possono creare qualche fastidio agli utenti mancini.
Le connessioni di rete via cavo Ethernet sono gestite dal controller integrato Intel(R) 82567LM Gigabit Network Connection (10/100/1000MBit). Il modulo Intel Wireless WiFi Link 5100 (abgn) permette la connettività wireless. Il Bluetooth è anch'esso supportato. Il supporto alla rete UMTS può essere ottenuto mediante un apposito modem USB (con le limitazioni alle porte dovute alla loro disposizione) o meglio ancora con una PC card. Inoltre sul Tecra M10-1D7 troviamo una porta modem RJ-11, la quale può fornire connettività in zone con infrastrutture scarse.
Con la porta Firewire (IEEE 1394) chiamata i.Link da Toshiba e da altri produttori, non solo è possibile avere connettività veloce tra computers e periferiche multimediali, ma inoltre si può avere un'alternativa all'Ethernet (IP over FireWire).
Come sistema operativo troviamo preinstallato Windows Vista Business 32-bit. A causa di limitazioni tecniche legate all'uso di un sistema operativo a 32-bit, solo circa tre Gigabyte dei quattro disponibili fisicamente potranno essere usati. Purtroppo nessun DVD di ripristino è contenuto tra gli accessori. L'utente dovrà crearsene uno ai primi avvi grazie all'utilità apposita Toshiba-Recovery-Disc-Creator, così da poter tentare il ripristino del sistema in caso di guasti all'hard disk. Comunque, premendo il tasto F8 durante l'avvio, e selezionando l'opzione Windows Repair è possibile ripristinare il sistema al suo stato originale a partire da una partizione disco nascosta.
Toshiba offre 2 anni di garanzia internazionale con incluso il ritiro a domicilio in alcuni Paesi previa registrazione sul sito Toshiba nell'area dedicata al Tecra M10.
Funzionalità di sicurezza
Le funzionalità di sicurezza ci sono note dal Tecra M9, in quanto abbiamo avuto modo di provarle. Per un portatile business bisogna aspettarsi funzioni simili per proteggere i dati sensibili in caso di smarrimento o furto.
Sul Tecra M10 troviamo per l'appunto ancora una volta il Toshiba Security-Assistant, il quale funge da centro di controllo per le funzioni di sicurezza. Con esso è possibile attivare diversi livelli di protezione in pochi secondi. Il Windows logon può ad esempio essere messo in sicurezza da una lettura dell'impronta digitale, l'hard drive può essere reso inutilizzabile in altri computer mediante una password speciale, e con l'aiuto del chip di sicurezza TPM possono essere creati pacchetti criptati per dati sensibili. Una menzione particolare va fatta all'eccellente procedura che guida l'utente rendendo i vari processi semplici ed immediati. Ogni opzione è ben descritta da un assistente virtuale nei suoi vantaggi e nei suoi svantaggi, e poi segue una chiara procedura passo passo. Anche i rischi sono ben esplicitati, così da evitare di bloccare inavvertitamente il sistema. Così anche gli utenti meno esperti possono proteggere il loro notebook rapidamente dall'accesso degli estranei. Spettacolare!
Oltre le impostazioni di sicurezza legate al Windows logon, le quali potrebbero comunque essere superate anche dopo l'esatta configurazione, Toshiba offre una interessante funzione chiamata Wireless Key Logon. La particolarità: La chiave per accedere al notebook è il telefono cellulare dell'utente. Dopo averla configurata a dovere, con il Bluetooth attivato, la password del BIOS e le altre misure di sicurezza non sono necessarie. L'utente può invece scegliere di procedere direttamente a Windows, inserendo una password o fornendo una scansione di una impronta digitale. Se l'utente si allontana dal notebook mentre sta lavorando, esso si blocca automaticamente finché non ritorna.
E' comunque ovviamente necessario che la funzione Bluetooth sul cellulare e sul notebook siano permanentemente attivate. Questo può far scaricare rapidamente la batteria del cellulare, cosa che Toshiba sottolinea più volte chiaramente durante la configurazione. Se il cellulare è spento, o non è raggiungibile dal notebook, si attivano automaticamente le altre funzioni di protezione come il lettore di impronte digitali e la password del BIOS, così da richiedere all'utente di autenticarsi in sicurezza prevenendo usi non desiderati.
Dispositivi di input
Le periferiche di input sono simili a quelle del Tecra M9. La principale è ancora una volta la resistente tastiera nera, la quale ha un layout con 87 tasti. I tasti sono raggruppati in differenti gruppi funzionali, ben disposti. Sui tasti le etichette sono in inglese, così da renderli usabili anche in ambienti multi-lingua. La tastiera da un'ottima impressione. I singoli tasti sono solidi e restano fermamente in posizione, la quale sobbalza leggermente scrivendo energicamente. Il tasto di spazio è liscio al punto giusto, ed il punto di pressione è ben definito. Comunque, scrivere con dieci dita è possibile sin dall'inizio.
Il trackpoint blu ed il touchpad sono ripresi dal Tecra M9. Il trackpoint permette un controllo preciso del puntatore del mouse. Inoltre esso è posto ergonomicamente tra i tasti B, G ed H. I due corrispondenti bottoni sotto il trackpoint funzionano egregiamente, ed il feedback acustico è buono.
Al touchpad Toshiba ha ovviamente apportato miglioramenti rispetto al Tecra M9, si nota infatti un chiaro miglioramento nell'uso. Adesso è davvero possibile controllare il puntatore del mouse evitando di utilizzare un mouse vero e proprio. I pulsanti sono buoni e facilmente accessibili, comunque il punto di pressione sarebbe potuto essere un po' più pronunciato.
Schermo
Uno schermo da 14.1 pollici TFT in formato 16:10 con risoluzione WXGA+ (1440x900 pixels) prodotto dalla stessa Toshiba è integrato nel Tecra M10. In particolare il pannello con codice interno Toshiba TOS508B. Trattandosi di un notebook business, la superficie è opaca
Con una luminosità massima di 174.1 cd/m², misurati nella parte centrale, esso ha una luminosità migliore di quella del M9, ma comunque non è uno degli schermi più luminosi. Per uno schermo TFT, comunque, la luminosità è su livelli soddisfacenti. In media raggiunge solo 151.1 cd/m². L'illuminazione è anch'essa soddisfacente con un valore di 79%. Per l'uso in esterno, una maggiore luminosità sarebbe stata preferibile.
La massima luminosità nell'area centrale, in combinazione al valore di nero misurato di 1.13 cd/m², danno un rapporto di contrasto calcolato di 154:1. Soggettivamente i colori sarebbero potuti essere migliori per un uso multimediale, per le applicazioni da ufficio sono comunque sufficienti.
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Distribuzione della luminosità: 79 %
Contrasto: 154:1 (Nero: 1.13 cd/m²)
Riguardo alla stabilità dell'angolo di visualizzazione il Toshiba Tecra M10 si posiziona con una performance media rispetto alla concorrenza. Orizzontalmente l'area di lavoro è sufficientemente ampia. In confronto i movimenti sul piano verticale determinano cambiamenti all'immagine visualizzata molto più rapidamente, ad esempio con inscurimenti e cambiamenti di colore guardando dall'alto o dal basso.
Prestazioni
Indipendentemente dalla scelta del modello, Toshiba dota i Tecra M10 con i moderni processori Core 2 Duo di Intel. Comunque solo i modelli più costosi, come quello testato, utilizzano il Centrino 2 con tecnologia vPro. Il modello M10-1D7, il quale è attualmente quello meglio equipaggiato e quindi più costoso, usa un chipset PM45 Express, ed offre quindi una buona potenza elaborativa con una CPU Core 2 Duo T9600. Si tratta di un processore a due core con 6 MB di cache L2, 2.8 GHz di clock, e FSB 1066 MHz, prodotto usando un processo produttivo a 45 nanometri dal nome in codice 'Penryn'. Con 35 Watt di Thermal Design Power (TDP) il consumo dei Core 2 Duo Txxx, è maggiore dei Core 2 Duo Pxxx di uguale velocità di clock nonostante le uguali performance. Informazioni dettagliate riguardo i processori possono essere reperite sul sito del produttore. Per una comparativa prestazionale date uno sguardo alla nostra benchmark list.
Il comparto video è curato dalla nVidia Quadro NVS 150M. Essa è basata sul chip della Geforce 9200M GS, comunque il BIOS ed i drivers sono ottimizzati per applicazioni e stabilità. Un vantaggio di questa soluzione video indipendente è il fatto che integra il PureVideo HD per il decoding di video (HD), attraverso la quale, la CPU è libera per eseguire altre operazioni. A discapito delle prestazioni grafiche, la Quadro NVS 150M è dotata di memoria video DDR2. In confronto alle schede Quadro NVS 150M con memorie GDDR3, le prestazioni grafiche scendono di circa il 20%.
Alcuni modelli a basso costo della serie Tecra M10, sono dotati di una soluzione integrata Intel GMA 4500M HD. Dato che i videogiochi non rientrano nei canoni d'uso di un notebook business, e dato che le opzioni grafiche non sono specificatamente create per applicazioni intensive in nell'elaborazione 3D, rimandiamo il lettore al nostro articolo "Videogiochi con le schede video dei notebook", il quale fornisce dettagliatamente informazioni sulle prestazioni e sui dettagli ottenibili in diversi giochi, ed anche alla nostra benchmark list delle schede video per notebook.
Riguardo alla Random Access Memory (RAM), il modello in test, così come altri, è dotato di due moduli da 2 Gigabyte DDR2 RAM. Per un totale di 4096 Megabytes. Altri modelli M10 sono dotati di soli 2 Gigabytes, o 3 Gigabytes di RAM. Tecnicamente tutti i Tecra M10 possono supportare fino ad 8 Gigabytes. L'upgrade è possibile anche per i profani grazie allo slot di manutenzione/aggiornamento facilmente accessibile. La versione a 32-bit del sistema operativo Windows Vista Business preinstallata non può supportare più di 4 Gigabyte. Anche con 4 Gigabytes di RAM, un sistema operativo a 64-bit può garantire una gestione più efficiente dell'utilizzazione della memoria; mentre un sistema operativo a 32-bit può supportare e gestire appena più di 3 Gigabytes di RAM a causa dell'architettura del processore. Volendo aggiornarsi ad un sistema operativo a 64-bit, occorre tener presente la compatibilità dei drivers delle periferiche.
La memorizzazione di massa completa la dotazione prestazionale del Tecra M10. L'acquirente potenziale può scegliere tra modelli con hard disk tra 160 Gigabyte 320 Gigabyte. Negli USA sono disponibili anche drive SSD da 128 Gigabyte. Il modello in test è dotato di un hard disk da 320 Gigabyte prodotto da Hitachi, specificatamente il HTS723232L9A360. Con una velocità di rotazione di 7200 RPM, esso è in grado di dare risultati eccellenti nei benchmark con HDTune e quindi ottime velocità di trasferimento e bassi tempi di accesso.
Il Tecra M10 è dotato anche di unità ottica, in particolare di un DV-W28S-RT prodotto da Teac.
Con l'ausilio dello strumento DPC Latency Checker, abbiamo esaminato le latenze massime riscontrabili in Windows. Se le latenze sono troppo alte, si possono avere problemi di sincronizzazione con periferiche esterne, per esempio scricchiolii e scoppiettii da schede audio esterne. In questi riguardi, il Tecra M10 se la cava molto bene. Le latenze non raggiungono mai la zona rossa.
PCMark 05 Standard | 5911 punti | |
PCMark Vantage Result | 3642 punti | |
Aiuto |
3DMark 2001SE Standard | 13215 punti | |
3DMark 03 Standard | 5042 punti | |
3DMark 05 Standard | 3092 punti | |
3DMark 06 Standard Score | 1561 punti | |
Aiuto |
Emissions
System Noise
Anche con basso carico la ventola è accesa permanentemente e causa una rumorosità di 35.5 dB(A), la quale è comunque non eccessivamente consistente. D'altra parte, il rumore prodotto dalla ventola, maschera quello dell'hard disk.
Sotto alto carico si raggiunge un valore di rumorosità media di 38.2 dB(A), occasionalmente il sistema di raffreddamento fa salire la rumorosità fino ad un massimo di 42.9 dB(A).
Rumorosità
Idle |
| 35.5 / 35.5 / 35.5 dB(A) |
DVD |
| 38.9 / dB(A) |
Sotto carico |
| 38.2 / 42.9 dB(A) |
| ||
30 dB silenzioso 40 dB(A) udibile 50 dB(A) rumoroso |
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min: , med: , max: (15 cm di distanza) |
Temperature
In cambio il Tecra M10 rimane relativamente fresco nonostante l'hardware ad alte prestazioni. A pieno carico la parte superiore raggiunge un massimo di 42.1 gradi sulla parte sinistra della zona centrale. Sulla base non si superano i 43.9 gradi nella parte sinistra. Ovviamente le temperature massime misurate si rilevano in prossimità di dove è posizionata la ventola.
Dato che il sistema non è fatto per lavorare sempre a pieno carico, come ad esempio usando i videogiochi, le caratteristiche di temperature prodotte sotto basso carico sono più interessanti. In queste condizioni il notebook resta fresco alla base e sulla parte superiore, così da non creare alcun fastidio pur tenendolo sulle ginocchia durante l'uso.
(±) La temperatura massima sul lato superiore è di 42.1 °C / 108 F, rispetto alla media di 34.3 °C / 94 F, che varia da 21.2 a 62.5 °C per questa classe Office.
(±) Il lato inferiore si riscalda fino ad un massimo di 43.9 °C / 111 F, rispetto alla media di 36.8 °C / 98 F
(+) In idle, la temperatura media del lato superiore è di 28.5 °C / 83 F, rispetto alla media deld ispositivo di 29.5 °C / 85 F.
(+) I poggiapolsi e il touchpad raggiungono la temperatura massima della pelle (34.9 °C / 94.8 F) e quindi non sono caldi.
(-) La temperatura media della zona del palmo della mano di dispositivi simili e'stata di 27.6 °C / 81.7 F (-7.3 °C / -13.1 F).
Altoparlanti
I due altoparlanti sono posizionati sulla destra e sulla sinistra della parte superiore alla tastiera, ed hanno quindi la giusta collocazione. La qualità del suono è abbastanza buona per l'ascolto di musica di sottofondo così come per la riproduzione di DVD. Una qualità del suono particolarmente buona non può essere raggiunta da un sistema non dotato di subwoofer: il suono è metallico, i basso è fiacco e c'è troppo treble, il volume massimo è comunque sufficiente. Comunque per un notebook business la qualità del suono non gioca un ruolo cruciale, come sarebbe invece per un notebook multimediale.
Un miglioramento della qualità del suono può essere ottenuto connettendo un paio di cuffie di qualità al 3.5 mm jack. Questo test non offre risultati rilevanti.
Autonomia della batteria
La batteria ha una capacità di 56 Wh. Tenendo presente l'hardware ad alte prestazioni, essa offre un'autonomia adeguata.
Il valore minimo, misurato con il Classic Test dello strumento BatteryEater, con un profilo ad alte prestazioni, massima luminosità, wireless attivato è stato di un'ora e 10 minuti (70 minuti). Nella pratica l'autonomia reale è una via di mezzo tra questo valore e quello misurabile dal Reader Test (sempre dello strumento BatteryEater), con profilo di risparmio energetico, luminosità minima, wireless disattivato che è un valore massimo di indipendenza dalla presa di corrente di quattro ore e 22 minuti (262 minuti).
Nel test pratico WLAN usando il profilo di risparmio energetico, luminosità a livello 6 di 8, abbiamo ottenuto un'autonomia di circa due ore e 46 minuti (153 minuti) senza interruzioni dalla batteria. La situazione peggiora durante la riproduzione di DVD, usando il profilo energetico "Bilanciato" e luminosità massima. Con poco più di due ore (123 minuti), comunque abbastanza per il film di Hollywood medio della durata di 90 minuti.
Per risparmiare energia si può scegliere un modello con un processore Core 2 Duo Pxxx della serie Penryn. I processori Intel Core 2 Duo Pxxx con la stessa velocità di clock e le stesse prestazioni, richiedono solo 25 Watt, e quindi meno energia. In questa situazione una durata superiore della batteria sarà certamente possibile.
Off / Standby | 0 / 0.7 Watt |
Idle | 12 / 17.5 / 21.1 Watt |
Sotto carico |
42.3 / 72.8 Watt |
Leggenda:
min: ,
med: ,
max: |
Giudizio complessivo
Toshiba non vuole certo entrare in competizione tra i notebook più sottili con il Tecra M10. In ogni modo questo notebook sa dare soddisfazioni. Malgrado il fatto che la resistenza alla pressione della base non soddisfi totalmente l'impressione di solidità comunicata dalla profondità della costruzione.
La tastiera, il touchpad ed il trackpoint, e la superficie opaca dello schermo ne consentono l'uso costante durante tutta la giornata lavorativa, anche se lo schermo non convince completamente a causa dei livelli di contrasto e luminosità. Anche se i riflessi in esterno non creano problemi, sotto la luce diretta il desiderio di uno schermo più luminoso si fa sentire.
Riguardo le prestazioni ed il consumo energetico il Tecra M10-1D7 di Toshiba si dimostra ben bilanciato. Nelle applicazioni da ufficio offre più della potenza richiesta con un processore Core 2 Duo T9600. La scheda grafica, una nVidia Quadro NVS 150 M, è ottimizzata per l'uso professionale e quindi privilegia la stabilità. Nelle applicazioni 3D o nei videogiochi, per le quali il Tecra M10 non è per vocazione progettato, ci sono sicuramente soluzioni più potenti. Riguardo all'autonomia, la durata dell'uso in mobilità dipende dalla configurazione e appunto dall'utilizzo.
Nel complesso il Toshiba Tecra M10-1D7 è adatto alla sua area di applicazione, come postazione di lavoro mobile per il professionista senza troppe pretese in termini di prestazioni 3D, ed anche grazie alle sue dotazioni in funzioni di sicurezza.