Recensione del Notebook HP EliteBook 2740p
Il componente principale di un notebook convertibile è il suo schermo girevole, il quale gli permette un utilizzo come notebook convenzionale così come tablet PC. Il vantaggio principale di questa tipologia di costruzione è che permette di utilizzare un maggior numero di interfacce, consentendo allo stesso tempo la comodità e la maneggevolezza dei tablet PC puri. HP ha sviluppato la serie a partire dall'HP 2710p all'HP Elitebook 2730p, fino ad arrivare all'Elitebook 2740p da noi testato. I miglioramenti interessano molti dettagli che però non sono poi di così ovvia rilevazione per l'utente.
La componentistica principale del modello in test è il processore Intel Core i5-540M, grafica Intel HD, 2 GB RAM, 160 GB hard disk, UMTS, e Windows 7 Professional 32-bit. I prezzi variano da una base di circa 1550 Euro del modello in test e possono superare significativamente i 2000 Euro. Le differenze principali nella configurazione riguardano unità di memorizzazione opzionali (hard disk o SSD), il quantitativo di RAM, e la disponibilità di modulo UMTS.
Case
Anche l'HP Elitebook 2740p ha un case di costruzione molto solida che lo rende nel complesso un case di alta qualità, proprio come il suo predecessore. L'area di lavoro, la cornice dello schermo e la cover dello stesso sono rivestite di superfici in alluminio con una texture leggera applicata, il che ha un impatto positivo dal punto di vista visivo e tattile. Spazi tra le plastiche, superfici che si piegano, pannelli che scricchiolano? Non è questo il caso! Anche la cover dello schermo non permette deformazioni, per questo risulta un po' più spessa del solito.
Le superfici nere sulla base del case sono state mantenute anche se lo stesso è composto prevalentemente in alluminio, troviamo un grande pannello dietro al quale si trova la componentistica, e ovviamente troviamo anche lo slot per la batteria. La batteria va rimossa non soltanto per sostituirla ma anche per accedere alla SIM card sotto di essa.
Anche se la batteria è posizionata verso il frontale del notebook, la distribuzione del peso è spostata in avanti quel tanto che basta da permettere l'apertura dello schermo con una sola mano. Lo schermo è attaccato alla base del notebook mediante la cerniera girevole centrale, e può essere girata verso il retro in senso orario. Mentre l'HP2710p, il quale è stato utilizzato a lungo dal nostro team editoriale, non permetteva molta libertà nell'impostazione della posizione dello schermo, il modello in test dimostra di essere molto più versatile in questo senso. Potrebbe trattarsi di una caratteristica dell'esemplare da noi testato, dato che non riscontriamo differenze costruttive nella cerniera. Nel nostro caso lo schermo non restava fisso in posizione se lasciato su di una superficie mobile e mosso a seconda dell'intensità del movimento.
Quando la cover dello schermo è chiusa, la cover è mantenuta in posizione da un meccanismo di blocco centrale. Tra lo schermo e l'area di appoggio dei polsi c'è sempre un piccolo gap di 1-2mm, nel mezzo del quale si potrebbero potenzialmente inserire piccoli oggetti che potrebbero creare danneggiamenti alle superfici. Questo fatto era presente anche nel predecessore, ed è un problema di costruzione del case.
Le differenze ovvie tra l'Elitebook 2740p e l'HP 2710p sono la nuova disposizione delle interfacce, la migliore disposizione della penna, il nuovo touchpad, la nuova disposizione dei tasti (adattata ai nuovi modelli), e la nuova illuminazione della tastiera migliorata nella cornice dello schermo che non si spegne più facilmente.
Connettività
Le interfacce disponibile non sono cambiate poi molto. eSATA, USB 3.0, o l'uscita video digitale non sono ancora incluse. 3x USB 2.0, Firewire 400 (4-poli), uscita analogica VGA, card reader, modem, LAN, lettore di impronte digitali, docking port coprono i requisiti minimi per l'uso professionale. Le interfacce che mancano possono essere aggiunte mediante lo slot ExpressCard 34, anche se l'utilizzo dello stesso bloccherebbe l'accesso al card reader rendendolo quindi inutilizzabile.
Sul lato opposto troviamo un rarissimo lettore di smart card, col quale è possibile implementare funzioni di sicurezza. Lasciano perplessi però le scarse velocità rilevate nell'uso del card reader Ricoh, così come sull'HP 8740w e l'HP 8740p, abbiamo infatti appena 1.7 MB/s in lettura. In genere si hanno valori intorno ai 20 MB/s. Anche le porte USB sono mediocri la maggior parte del tempo, offrendo un'insolita lentezza quantificabile in 25.2 MB/s. L'interfaccia Firewire è in qualche misura più veloce, operando attorno ai 33.4 MB/s, ovviamente nulla a che vedere con le moderne interfacce come l'eSATA o USB 3.0.
Non si arriva a capire comunque sopra ogni cosa, la bassa risoluzione dell'uscita VGA di soli 1280x1024 pixels, la quale limita la fruizione di schermi esterni. Un notebook su questa fascia di prezzo dovrebbe essere dotato di uscita digitale, specialmente anche perché persino modelli più economici della serie HP Probook ce l'hanno di serie.
La disposizione delle interfacce è un successo, fatta eccezione per l'idea non proprio brillante nel mettere ExpressCard e card reader sullo stesso asse, ed offre una buona miscela tra raggiungibilità ed assenza di ostruzioni create da periferiche connesse. Il lettore di impronte è posizionato di lato sulla cornice dello schermo, è quindi molto confortevole, e di facile uso.
Comunicazione
Le opzioni di connettività wireless sono rappresentate dal Bluetooth, la W-LAN 802.11n, e l'UMTS (HSPA) le quali sono integrate e quindi non è necessario desiderare di più. Un'antenna è integrata nella cornice dello schermo, essa può essere estratta per aumentare il segnale del modem 3G. Non possiamo quantificare di quanto migliori le cose perchè durante i test abbiamo avuto sempre la massima ricezione.
Accessori
Docking stations possono essere connesse tramite la USB 2.0, o la Dockingport sotto la base. L'HP 2740 Ultra-Slim Expansion Base (WA995AA) offre interfacce aggiuntive includendo l'eSATA e l'uscita video digitale per circa 230 Euro. Il prezzo relativamente alto può essere giustificato dalla presenza di un drive ottico, il quale, secondo la descrizione, può anche essere usato come drive esterno in mobilità. La Ultra-Slim Expansion Base è di interesse anche per gli utilizzatori del 2710p e del 2730p, dato che la docking station precedentemente disponibile (GD229AA) non ha ne l'eSATA e ne l'uscita video digitale nel suo repertorio, pur essendo ancora più costosa.
Garanzia
La garanzia di ben 36 mesi, come al solito per un notebook della serie Elitebook, può essere anche estesa con HP a seconda dei gusti con servizi aggiuntivi o per prolungarne semplicemente la durata.
Software
Riguardo al comparto software la configurazione dispone solo di Microsoft One Note oltre ovviamente al sistema operativo ed ai software specifici del produttore. Almeno il notebook convertibile dispone di un supporto per il ripristino della versione a 32-bit di Windows 7 nonostante la mancanza del drive ottico. E' anche possibile richiedere la versione a 64-bit, la quale permetterebbe eventuali upgrade futuri della RAM.
Dispositivi di input
Tastiera
La tastiera dell'Elitebook non è molto diversa da quella dell'HP 2710p, ma è stata adattata nella forma dei tasti ai modelli più recenti. Essa copre più o meno l'intera larghezza del case, e grazie a ciò, i tasti sono in dimensione standard. Molte funzioni speciali sono disponibili mediante combinazioni FN, il wireless, l'email ed il browser hanno pulsanti hardware dedicati.
Contrariamente a quanto accadeva con l'HP 2710p, la base della tastiera può essere piegata un po' nella parte centrale. Per contro i tasti hanno un'escursione breve, un punto di pressione ben definito ed un suono di fine corsa piacevole. L'etichettatura dei tasti forse è leggermente carente in contrasto ma può essere illuminata dalla luce nella cornice dello schermo.
Touchpad
Inizialmente il case non era predisposto per essere dotato di un touchpad integrato, trattandosi dello stesso case dell'HP 2710p. Nonostante ciò, HP ha deciso di integrarlo nell'HP 2730p anche se si è dovuti scendere a compromessi in termini di forma e dimensione. Esso è relativamente piccolo e allargato lateralmente, può quindi accadere di scorrere oltre i margini. Dal punto di vista tattile la superficie e la precisione sono buone e permettono un uso discreto nonostante la dimensione. I pulsanti del touchpad sono gommosi e quindi hanno una buona tenuta e sono facili da usare. Il pointstick può essere controllato molto accuratamente, ed è l'alternativa privilegiata per gli utenti abituati a questo tipo di dispositivo essendo anche esso molto maneggevole e facile da usare con i suoi bottoni dedicati.
Touchscreen
E' possibile controllare il notebook attraverso una penna (digitale) o con le dita (multi-touch) direttamente sullo schermo. I modelli precedenti permettevano l'inserimento esclusivamente mediante la penna, quindi l'uso delle dita è una vera novità (il multi-touch non è incluso in tutte le configurazioni!).
Dopo i primi test è necessario effettuare una calibrazione della penna e delle dita al fine di aumentare la precisione il più possibile. Lo strumento di calibrazione si trova nel pannello di controllo. Nonostante la calibrazione, riscontriamo imprecisioni di circa 2mm lungo i bordi dello schermo. In queste zone può quindi capitare di selezionare un oggetto per un altro oppure di mancare quello che si intende selezionare. Questa deviazione può essere ridotta usando la penna al posto delle dita, dato che mostra una specie di mirino poco prima di toccare lo schermo.
Nel complesso l'inserimento con entrambi i metodi funziona relativamente bene, dopo un breve periodo di adattamento è possibile sviluppare familiarità nella scelta del metodo migliore a seconda delle operazioni da compiere. La penna è più adatta ad attività di precisione ma è limitato nell'uso di editor di immagini (deviazione di circa 0.5-1 mm dai bordi).
Quindi, disegni a mano libera, illustrazioni e note potranno essere inseriti in modo molto più intuitivo direttamente sullo schermo, piuttosto che utilizzando una tavoletta grafica. Il dominio d'uso dell'inserimento con le dita è nella navigazione delle cartella, apertura e chiusura delle finestre, navigazione in internet, visualizzazione di documenti. Le gestures delle dita possono essere adattate individualmente ed assegnate separatamente.
Schermo
Lo schermo da 12" UWVA Illumi-Lite LED integrato nell'HP 2740p è nel formato di vecchia data 16:10 ed offre una risoluzione di 1280x800 pixels. Come per l'HP 2710p, uno schermo speciale per l'uso esterno con una luminosità particolarmente elevata è disponibile come alternativa e può essere trovato in alcune configurazioni, come ad esempio la WK300EA. La densità dei pixel si aggira sui 125 DPI, ed offre quindi una buona combinazione in termini di dimensione della visualizzazione e spazio sul desktop. Inoltre, ciò permette l'inserimento libero con le dita senza dover avere necessariamente unghie affilate.
L'orientamento dello schermo può essere aggiustato manualmente mediante un pulsante sulla cornice dello schermo, oppure automaticamente mettendolo in posizione tablet, ciò porterà l'orientamento in posizione verticale. L'apertura è in senso orario, mentre ovviamente si torna indietro in senso antiorario.
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Distribuzione della luminosità: 87 %
Al centro con la batteria: 199 cd/m²
Contrasto: 905:1 (Nero: 0.22 cd/m²)32.74% AdobeRGB 1998 (Argyll 2.2.0 3D)
46.63% sRGB (Argyll 2.2.0 3D)
31.68% Display P3 (Argyll 2.2.0 3D)
Lo schermo è prodotto da SEC ed è ricoperto da una pellicola sensibile al tocco, non è molto riflettente nonostante la superficie sia molto lucida. La retroilluminazione raggiunge un massimo di 204 cd/m², e misurandola in 8 punti distinti dello schermo si ha una media di 191.9 cd/m². Ciò risulta in una buona illuminazione pari all'87%, che si caratterizza principalmente a causa di una riduzione della luminosità nei pressi della cornice dello schermo. Questo fatto si nota difficilmente durante il normale uso di applicativi da ufficio, ma si fa notare quando si modificano immagini o quando si hanno sfondi di un solo colore.
Per impostare il livello di luminosità e per un'ergonomia migliorata, il modello da noi testato è dotato di sensore di luminosità integrato nella parte bassa della cornice dello schermo. Esso adatta l'illuminazione in base alle condizioni di luce ambientale, evitando all'utente l'onere di configurarla. Chi non fosse soddisfatto da questo automatismo, o volesse usare il massimo della luminosità in ambienti bui, potrà farlo utilizzando la combinazione FN relativa oppure disattivando il sensore. Manualmente è possibile impostare la luminosità su ben 19 livelli da 9 cd/m² fino al massimo. 100 cd/m² si raggiungono al livello 14 e 131 cd/m² con settaggio a 16.
La luminosità relativamente buona di circa 200 cd/m² è disponibile completamente in modalità a batteria (disattivando il sensore di luminosità!), e perciò si avrà la possibilità di lavorare in esterno anche grazie alla superficie anti-riflesso. Sotto i raggi solari diretti oppure in giornate particolarmente soleggiate non è proprio il massimo in quanto i LED non sono in grado di sopraffare l'intensità della luce ambientale e quindi si dovrà necessariamente cercare un posto all'ombra. Per questo tipo di utilizzo si ha la possibilità di scegliere uno schermo specifico per esterno il quale è sicuramente più adatto.
Mentre lo spazio dei colori da noi rilevato è più ridotto rispetto a quello degli altri notebook, il livello di contrasto di 905:1 può essere definito come una caratteristica positiva. Esso è significativamente migliore di quello di molti altri notebook multimediali. Lo schermo mostra i toni scuri in modo adeguato ed i colori appaiono di una saturazione maggiore se paragonati a quelli visibili sulla maggior parte degli altri schermi dei notebook.
La stabilità degli angoli di visualizzazione può essere classificata come molto buona su entrambi gli assi, come ci si aspetterebbe da un tablet. Non si notano infatti inversioni, ed i cambiamenti cromatici e nella luminosità si hanno solo ad angolazioni estreme. Il contenuto dello schermo è sempre ben riconoscibile.
Prestazioni
Mentre i modelli precedenti facevano uso di processori Ultra Low Voltage (CULV) e Low Voltage (CLV) dalle prestazioni in inferiori, la versione corrente non scende a compromessi in termini di prestazioni offrendo un processore Core i5-540M con grafica integrata Intel HD. Esso appartiene alla famiglia Arrandale ed ha prestazioni e caratteristiche come il Turbo Boost (velocità di clock 2.53 - 3.06 GHz) ed Hyper-Threading (esecuzione simultanea di 4 threads). L'intero pacchetto è completato da un veloce FSB da 2500 MHz e da ben 3 MB di cache L3. Il TDP è di 35 Watts, il quale include anche la scheda grafica integrata ed il controller di memoria, contrariamente ai modelli precedenti.
Come abbiamo detto, la CPU include una scheda grafica al suo interno, che può avere velocità di clock tra i 366 MHz e 766 MHz, in modo da adattare le prestazioni offerte al consumo di corrente ed alle richieste. I video Full-HD per esempio vengono eseguiti a 500 MHz.
Proseguendo, troviamo 2 GB di RAM DDR3, la quale può essere estesa fino a 4GB senza alcuna difficoltà dato che c'è uno slot vuoto disponibile. Chi opterà per il quantitativo massimo di 8 GB di RAM, dovrà utilizzare 2 moduli da 4GB ciascuno.
I risultati del benchmark sono soddisfacenti e danno prova dell'esistenza di una CPU dalle buone prestazioni. Il calcolo wPrime 1024m è completato in 626s, e SuperPi 32m in 867s. Il benchmark Cinebench R10 32-bit riporta 3120 (single) e 6545 (multi) punti, mentre Dhry- e Whetstone danno 33050 e 26980 punti rispettivamente. Con questi risultati, le prestazioni si collocano dietro a quelle rilevate negli altri apparecchi dotati ci processore Core i5-540M, ma sono comunque di tutto rispetto per un notebook da 12". Maggiori dettagli nella nostra lista dei benchmark alle CPU.
La grafica integrata Intel HD non è propriamente adatta ad applicativi 3D pesanti come i giochi o il CAD. Con lo shading Open GL in Cinebench R10 da un punteggio di 1710 punti, mentre da un punteggio di 1921 punti in 3D Mark '06, e nessun risultato in 3D Mark Vantage in quanto è andato in crash sempre allo stesso punto del test.
Video in Full-HD possono essere eseguiti fluidamente dalla GPU con un player adeguato con supporto DXVA, la frequenza di clock di 500 MHz in questo scenario è considerevolmente inferiore a quella massima possibile di 766 MHz. Così come abbiamo rilevato nell'Acer Travelmate 8172, l'Elitebook HP 2740p sembrerebbe avere una configurazione limitante riguardo le impostazioni di alimentazione nelle proprietà grafiche. Lavorando a batteria le troviamo impostate a "prestazioni massime" il che potrebbe avere un impatto negativo sulla durata della batteria, al contrario, collegandolo alla presa di corrente le troviamo impostate a "massima autonomia" il che porta ad un indice prestazionale di 2.2. Non va bene! Dopo aver riconfigurato il tutto si raggiunge la massima velocità di clock e l'indice prestazionale sale a 3.9
PCMark Vantage Result | 5038 punti | |
Aiuto |
Le prestazioni applicative sono state valutate dalle nostre impressioni soggettive nell'uso di applicativi di manipolazione di testi ed immagini, ma anche con l'aiuto del benchmark PC Mark Vantage. Quello che si nota di più sono le scarse prestazioni dell'hard disk, il quale funge da collo di bottiglia alle prestazioni generali in base al tipo di applicativo utilizzato. L'avvio delle applicazioni, il trasferimento dei dati, l'apertura dei file sono tutte operazioni che avvengono con comodo, più lentamente di come ci si aspetterebbe da un hard disk da 2.5" o da un SSD.
3DMark 05 Standard | 2723 punti | |
3DMark 06 Standard Score | 1421 punti | |
Aiuto |
L'hard disk da 160 GB usato nell'HP 2740p è nel formato1.8" come nell'HP 2710p, ma è visibilmente superiore al confronto. Invece di una connessione PATA-ZIF, abbiamo infatti un'interfaccia SATA II come per l'HP 2730p, la quale permette prestazioni superiori. La ricerca di un'alternativa adeguata risolverebbe i problemi di lentezza del Toshiba MK1633GSG nel modello in test. I dettagli tecnici riportano 16 MBs di cache ed una velocità di 5400 RPMs, valori ottimi per un disco da 1.8", tuttavia si rileva un transfer rate medio di 38.1 MB/s, il quale lascia un po' perplessi. Maggiori dettagli nella nostra lista dei benchmark HDD. Chi è disposto a scendere a comprimessi in termini di capacità, potrà trovare un SSD da 64 GB 1.8" con prestazioni sensibilmente superiori per circa 110 Euro.
Emissioni
Rumorosità
Il rumore è costantemente presente, tuttavia è lontano dall'essere fastidioso. Sotto carichi leggeri la ventola si spegne di tanto in tanto, il che mette in risalto il rumore prodotto dall'hard disk. Ciò accade solo cambiando le impostazioni nel BIOS comunque, di default non è attivo un controllo dinamico della ventola col notebook alimentato da rete (ventola sempre accesa). Cambiando l'impostazione ed aggiungendo un drive SSD si risolverebbero i problemi di rumorosità.
Abbiamo misurato 32.4 dB(A) utilizzando il profilo a risparmio energetico, 34.7 dB(A) usando quello bilanciato, e 36.1 dB(A) con il profilo ad alte prestazioni, tutti valori rilevati con un basso carico. Il rumore è interrotto per periodi lunghi da una velocità ridotta della ventola che si attiva di tanto in tanto. Non si notano aumenti o riduzioni drastici della velocità, ne la presenza di un rumore ad alta frequenza.
Con un un carico medio l'intensità del rumore aumenta in modo consistente fino a 38.8 dB(A), il che potrebbe risultare fastidioso per lunghi periodi. L'eventualità di un pieno carico porta ad una rumorosità massima di 45.2 dB(A).
Nel complesso la maggior parte delle operazioni comuni, come l'uso di applicativi da ufficio, la navigazione in internet, l'uso di Skype, la manipolazione di immagini, o l'amministrazione di database possono essere effettuate utilizzando il profilo di risparmio energetico grazie alle buone capacità prestazionali del processore, il che permetterebbe una rumorosità inferiore.
Rumorosità
Idle |
| 32.4 / 34.7 / 36.1 dB(A) |
HDD |
| 32.4 dB(A) |
Sotto carico |
| 38.8 / 45.2 dB(A) |
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30 dB silenzioso 40 dB(A) udibile 50 dB(A) rumoroso |
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min: , med: , max: Voltcraft VC960 (15 cm di distanza) |
Temperatura
La produzione di calore rilevabile sulla superficie del case è più o meno inesistente e può essere attribuita alla presenza di materiali che conducono calore così come all'operatività della ventola. Anche dopo periodi prolungati di operatività a pieno carico, si misura un massimo di 36°C in alcuni punti, il che non comporta implicazioni negative. L'utilizzo del notebook sulle ginocchia, specialmente in modalità tablet, è possibile senza alcun tipo di problema.
(+) La temperatura massima sul lato superiore è di 33.3 °C / 92 F, rispetto alla media di 35.3 °C / 96 F, che varia da 19.6 a 55.7 °C per questa classe Convertible.
(+) Il lato inferiore si riscalda fino ad un massimo di 36 °C / 97 F, rispetto alla media di 36.8 °C / 98 F
(+) In idle, la temperatura media del lato superiore è di 21.9 °C / 71 F, rispetto alla media deld ispositivo di 30.2 °C / 86 F.
(+) I poggiapolsi e il touchpad sono piu' freddi della temperatura della pelle con un massimo di 24.9 °C / 76.8 F e sono quindi freddi al tatto.
(+) La temperatura media della zona del palmo della mano di dispositivi simili e'stata di 28.1 °C / 82.6 F (+3.2 °C / 5.8 F).
Altoparlanti
Gli altoparlanti integrati hanno una prevalenza di alte frequenze nell'emissione del suono ma sono comunque sufficienti per l'esecuzione di musica di sottofondo, video da YouTube e dei suoni di sistema. La mancanza di bassi e di frequenze medie si fa sentire ad esempio durante la visione di film, presentazioni, o nell'esecuzione di musica hi-fi, le quali sono operazioni pressoché impossibili da effettuare se ci si aspetta un livello qualitativo adeguato. In questi casi si consiglia l'uso di altoparlanti esterni o di cuffie attraverso l'uscita audio ovviamente presente sul dispositivo.
Autonomia
HP equipaggia l'Elitebook 2740p con una batteria da ben 44 Wh avente 6-celle, la quale, secondo il produttore dovrebbe garantire autonomie nell'ordine delle 6.5 ore. Nel nostro caso abbiamo una batteria da 39 Wh (modello: BS556AA, dal costo approssimativo di 230 Euro se acquistata separatamente) che ha una aspettativa di vita molto lunga (3 anni). L'autonomia può essere estesa aggiungendo una ulteriore batteria da 6-celle Ultra-slim (RX932AA, 46 Wh, dal costo approssimativo di 210 Euro), o della batteria standard da 6-celle (AH547AA, 44 Wh, approssimativamente 130 Euro).
Il consumo minimo misurato dall'alimentatore è di 9.8 Watt. A seconda del profilo prestazionale sale a 13.2 Watt e fino a 19 Watt con il profilo ad alte prestazioni. Con un carico medio il consumo sale a 35 Watt, mentre a pieno carico si ha un picco di 56 Watt.
Off / Standby | 0.3 / 0.2 Watt |
Idle | 9.8 / 13.2 / 19 Watt |
Sotto carico |
35 / 56.5 Watt |
Leggenda:
min: ,
med: ,
max: Voltcraft VC 960 |
L'autonomia determinata utilizzando il test Battery Eater Readers (autonomia massima possibile con minima luminosità, impostazioni di risparmio energetico e componentistica non necessaria disattivata) è stata di 336 minuti, il che ci fa pensare che si attivi qualche altro meccanismo di aumento dell'efficienza che non si attiva quando il notebook è collegato alla presa di corrente. Da un punto di vista prettamente matematico, l'autonomia rispetto alla capacità della batteria indica un consumo di 6.4 Watts, il che è di tutto rispetto per un apparecchio con queste prestazioni.
Oltre a ciò, possiamo aggiungere che è possibile avere un'autonomia di 241 minuti durante la navigazione web in Wi-Fi e con la luminosità al massimo, in queste condizioni il consumo energetico è di 9.75 Watt. Filmati a risoluzione standard memorizzati sull'hard disk possono essere eseguiti per 162 minuti, mentre video full-HD per circa 2 ore.
Utilizzando il test Battery Eater Classic (autonomia minima possibile con tutta la componentistica attiva, profilo ad alte prestazioni, luminosità al massimo) la batteria si esaurisce in poco più di un'ora. Matematicamente il consumo calcolato è di poco inferiore a quello rilevato quando si usa nelle stesse condizioni ma connesso alla rete elettrica. Potrebbe trattarsi di un fatto dovuto al Classic test in quanto forse è meno pesante dei test Prime e Furmark.
Risultati complessivi
L'HP Elitebook 2740p è un bel prodotto, è molto flessibile e tecnologicamente avanzato. Nonostante la mancanza di un drive ottico, non si tratta del più leggero dei notebook da 12" avendo un peso di 1.8 kg, e può funzionare per un massimo di 6 ore senza collegarsi alla corrente elettrica. Non vengono quindi registrati nuovi record, tuttavia la mobilità è assicurata.
Le interfacce incluse sono buone nonostante il fatto che le porte più recenti non sono disponibili e che qualche volta quelle presenti non hanno le prestazioni sperate. Il modello da noi testato si avvantaggia nella valutazione anche del fatto che ha un modulo UMTS integrato. Il case è robusto, stabile e comunica un senso di alta qualità.
Piccoli accorgimenti come i piacevoli pulsanti hardware per le funzioni, il pannello a sensori per il controllo del sistema audio, e la bella illuminazione della tastiera non sono cose molto importanti, ma contribuiscono a migliorare l'aspetto e la qualità generale del prodotto.
Tra i preggi abbiamo ovviamente le prestazioni della CPU sopra la media, lo schermo molto buono con supporto all'inserimento mediante penna e dita. Le prestazioni generali sono limitate dalla lentezza dell'hard disk, il quale non permette di contenere la rumorosità quando si lavora con carichi di lavoro bassi.
La ragione principale per non comprare questo notebook per molti utenti sarà il prezzo elevato. 1500 Euro non sono poca cosa anche considerando il fatto che potrebbe risultare necessario l'acquisto di componentistica aggiuntiva come un SSD o una batteria aggiuntiva a seconda dell'utilizzo tipico.
Chi non necessitasse di uno schermo sensibile al tocco e di una CPU ad alte prestazioni, potrebbe optare ad esempio per la serie precedente HP Elitebook 2730p, la quale è già reperibile con un costo finale di 700 Euro (con UMTS 800 Euro), un'alternativa interessante nel mondo dei notebook convertibili.