Recensione del Notebook Apple MacBook Pro 15 Early 2011 (2.0 GHz Quad-Core, Schermo opaco)
Si è vociferato per mesi sul fatto che una nuova generazione di MacBook Pro avrebbe debuttato a breve, già da molti mesi prima dell'annuncio ufficiale. Dopo circa 10 mesi dall'ultimo aggiornamento -l'intervallo tipico- Apple ha rinnovato l'intera serie dotandola di nuovo hardware. Questi laptop non sono affetti dal difetto della serie 6 del chipset Intel (Cougar Point) grazie al nuovo stepping B3. La Apple l'ha dotato di un case unibody in alluminio mantenendo la stessa tastiera e lo stesso trackpad. Dato che si tratta già della quarta generazione a fare uso dello stesso design del case, abbiamo tralasciato le sezioni "Case" e "Dispositivi di input" nella recensione. Per informazioni a riguardo, rimandiamo alla recensione dell'Apple MacBook Pro 15-pollici i7 2010-04 (Metà 2010).
Il MacBook Pro da 15" della Prima parte del 2011 è disponibile con tre differenti processori e due schede grafiche dedicate. Abbiamo scelto il modello base, equipaggiato con processore Intel Core i7-2635QM quad-core. Esso ha una velocità di clock di 2.0 GHz. Grazie al Turbo Boost 2.0, la CPU può teoricamente overcloccarsi fino a 2,9 GHz. Le schede grafiche nel modello in test sono l'integrata Intel GMA HD 3000 e la dedicata AMD Radeon HD 6490M con 256 MB GDDR5-RAM. A seconda del livello di stress del sistema, viene utilizzata l'una o l'altra scheda video. Abbiamo anche alcune opzioni in termini di schermo. Ad un costo aggiuntivo, Apple offre uno schermo ad alta risoluzione (quello che verrà recensito da noi) con risoluzione nativa di 1680 x 1050 pixels e superficie opaca. I soliti schermi lucidi hanno una risoluzione di 1440 x 900 pixels (verranno recensiti a breve) oppure 1680 x 1050 pixels (100 Euro in più).
E' sempre possibile personalizzare le altre caratteristiche attraverso l'Apple Store. Oltre all'hard disk standard da 500 GB ed ai 4 GB DDR3-10600 RAM (1333 MHz), ci sono opzioni in termini di RAM (fino ad 8 GB), hard disk più grandi, solid state drives (SDD) oltre a vari accessori. Il prezzo di partenza per l'Apple MacBook Pro 15 della prima parte del 2011 è 1749 Euro (al pubblico), mentre il modello che stiamo recensendo (con schermo opaco) parte dai 1899 Euro (al pubblico). A prescindere dalle altre decisioni, in questa recensione cercheremo di stabilire se il maggiore esborso per lo schermo ad alta risoluzione è giustificato.
Connettività
Apple ma mantenuto la stessa dotazione di porte per la connessione delle periferiche. Tra di esse abbiamo il connettore dell'alimentazione MagSafe, la porta Ethernet RJ-45, FireWire 800, due USB 2.0 ed il jack per le cuffie. Ci sono due novità riguardo alle porte disponibili. La prima è che il cart reader SD adesso supporta anche lo standard SDXC. La seconda, è che Apple è il primo produttore ad impiegare la nuova porta Thunderbolt. Questa nuova tecnologia è stata progettata in collaborazione con Intel ed aveva nome in codice "Light Peak". La porta Thunderbolt permette trasferimenti dati ad elevata velocità, che può raggiungere un massimo di 10 GBit/s. Attualmente, questa porta—che è combinata con una Mini DisplayPort— può essere usata sia per connettere uno schermo HD oppure fino a cinque dispositivi di storage collegati in daisy-chain tra di loro. Con questa potenza, la porta si è guadagnata il suo nome ed il rispettivo logo con il fulmine. Apple, comunque, non permette la connessione di più monitor contemporaneamente e limita l'uso ad un solo monitor. Ad ogni modo, non abbiamo ancora periferiche compatibili con la porta Thunderbolt, si troveranno sul mercato a partire da due settimane dopo il lancio ufficiale del MacBook. Jason Ziller di Intel mostra le potenzialità di questa porta in questo breve video su YouTube, nel quale la velocità di trasferimento ha raggiunto un picco di circa 800 MB/s.
Sull'altro lato del notebook, abbiamo il solito SuperDrive 8x (masterizzatore DVD) e lo Slot Kensington Lock. L'assenza della USB 3.0 e di un'uscita HDMI è comprensibile, ma perché il grande notebook di Cupertino non include ancora un drive Blu-Ray? La società sembrerebbe spingere commercialmente per favorire il download dei video dall'Apple Store. Ciò ci lascia pensare che le nuove generazioni potrebbero non avere alcun drive ottico.
Il posizionamento delle porte è pensato bene anche se le porte potevano avere uno spazio maggiore l'una dall'altra. Le pen drive USB più grandi oppure i connettori Mini-DisplayPort di terze parti, per esempio, potrebbero intralciare le porte limitrofe. La relativamente ridotta varietà di porte è aiutata in parte dalla presenza della nuova porta Thunderbolt, anche se una terza USB avrebbe fatto molto comodo, considerando che la maggior parte delle attuali periferiche la utilizza.
Internet e Bluetooth
La porta di rete cablata, che è una RJ-45 Ethernet ancora una volta utilizza un Controller Broadcom (NetXtreme) Gigabit. La combinazione tra wifi modulo bluetooth, comunque, è stata rinnovata. Il Wifi continua a far uso degli standard 802.11b/g/n (Broadcom BCM4331), ma è connesso a tre antenne WLAN, le quali dovrebbero garantire un miglior segnale. Poi abbiamo il recente Bluetooth 3.0 +HS (Broadcom BCM2070), ma Apple riporta ufficialmente che si tratti della versione 2.1 +EDR. Un modulo UMTS integrato non è disponibile nei nuovi Macbook Pro.
Accessori
La lista degli accessori è minima come al solito ed oltre al notebook abbiamo l'alimentatore con il cavo, il manuale dell'utente "Tutto Mac", istruzioni aggiuntive "Tutto il resto", due DVD con i software, adesivi, un panno per la pulizia e niente di più. Il sistema operativo più recente, Mac OS X 10.6.6 Snow Leopard, è preinstallato. L'aggiornamento alla versione Mac OS X 10.7 Lion, in arrivo per l'estate 2011, dovrebbe essere rapida e facile come al solito (ma con un costo aggiuntivo). Le opzioni di personalizzazione, accessori ed i software addizionali offerti attraverso l'Apple Store coprono tutte le esigenze, ma lo shopping altrove può consentire prezzi considerevolmente più bassi.
Garanzia
Il MacBook Pro ha una garanzia standard di soli 12 mesi che include il supporto tecnico telefonico di 90 giorni. Altri produttori di notebook di questa fascia di prezzo includono garanzie standard dai 24 ai 36 mesi senza costi aggiuntivi. Si può optare per un Piano di Protezione Apple Care (ACPP) per estendere la garanzia ed il supporto tecnico telefonico fino a 36 mesi. Al prezzo al pubblico consigliato di 349 Euro, l'estensione di garanzia non è poco onerosa, incidendo sul 20% del prezzo di partenza dell'intero notebook.
Il MacBook Pro 15 è disponibile con tre diverse varianti di schermo 15.6". Oltre allo standard lucido, schermo riflettente con risoluzione nativa di 1440 x 900 pixels (recensito a breve), ci sono anche due alternative ad alta risoluzione. Entrambe hanno la risoluzione di 1680 x 1050 pixels nel sempre più popolare formato 16:10. Uno ha un un pannello in vetro aggiuntivo ed una cornice nera costando 100 Euro in più. Il modello che abbiamo recensito invece è uno schermo opaco ad alta risoluzione che comporta un esborso aggiuntivo di 150 Euro, un po' costoso ma ha una cornice argentata molto carina per contro. Un altro punto a favore nella scelta di uno schermo opaco, è che fa scendere il peso del notebook (opaco: 2.446 Kg - lucido: 2.515 Kg). Dall'altro lato, lo schermo lucido fa apparire i colori più vivi ed è più facile da pulire.
Lo schermo Samsung, modello LTN154MT07, ha retroilluminazione LED ed è lo stesso ad essere usato nei predecessori del MacBook Pro fal 2010. Questo ci viene confermato dagli utenti che hanno il modello con schermo lucido. La luminosità massima di 302 cd/m² e quella media di 288 cd/m² rendono lo schermo uno dei migliori. In termini di definizione, rappresentazione dei colori e contrasto, l'immagine è eccellente, mai comunque peggiore della versione con schermo lucido.
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Distribuzione della luminosità: 92 %
Al centro con la batteria: 302 cd/m²
Contrasto: 581:1 (Nero: 0.52 cd/m²)67.8% AdobeRGB 1998 (Argyll 2.2.0 3D)
92.1% sRGB (Argyll 2.2.0 3D)
69% Display P3 (Argyll 2.2.0 3D)
Altre misurazioni allo stesso modo danno buone impressioni. Il basso black level di 0.52 cd/m² permette toni scuri molto saturi ed un contrasto di 581:1. Nella versione opaca, questo schermo Samsung è ben equipaggiato per l'uso esterno.
Sopra lo schermo troviamo qualcosa di nuovo: la webcam FaceTime HD. Diversamente dai suoi predecessori, questa webcam permette immagini a 1.3 megapixel e video, permettendo la videochat alla risoluzione di 720p. La chat video via Skype (FaceTime webcam verso iPhone 4), ha mostrato una qualità dell'immagine buona. Una foto scattata usando PhotoBooth non è stata visualizzata in 1280 x 720, comunque. Questa applicazione potrebbe non essere stata ancora aggiornata. La qualità dei video registrati da una buona impressione, comunque, webcam come la Logitech HD Pro C910 sono molto superiori a questa.
Lo spazio dei colori è particolarmente importante nell'editing foto-video. Lo spazio sRGB è uno dei riferimenti standard che viene usato come metro di paragone. Lo spettro sRGB è -come per i suoi predecessori- coperto in larga parte dal nuovo MacBook Pro. La differenza in confronto al MacBook Pro 13 ed al MacBook Pro 17 (schermo lucido) dell'anno scorso è minima. Il campione incontrastato in questo senso resta il Notebook Dell XPS 16 con schermo RGB-LED (che copre lo spazio dei colori Adobe RGB).
La finitura opaca e l'elevata luminosità permettono un facile uso esterno. Sotto la forte luce diretta, parti dello schermo diventano difficili da distinguere, ma l'immagine nel complesso resta ben visibile. In nessun modo si hanno riflessi sullo schermo, comunque. La cornice dello schermo opaco è un punto a favore in quanto non permette riflessi attorno allo schermo. Nel complesso, la versione opaca dello schermo ha un chiaro vantaggio sopra la versione lucida nell'uso esterno.
Gli angoli di visualizzazione permessi dal MacBook Pro si discostano di un po' dalla maggioranza dei notebook. Guardando l'immagine da sinistra a destra (orizzontalmente), i colori rimangono chiari e la luminosità elevate, anche agli angoli più acuti. Muovendo invece lo schermo avanti ed indietro (verticalmente) dall'angolo di visualizzazione ideale, l'immagine comincia a diventare negativa. Ciò, comunque, si verifica solo agli angoli più acuti e non si ha alcun problema nell'uso comune.
Prestazioni
Abbiamo un totale di tre modelli di processori Intel della recente piattaforma Huron River per l'Apple MacBook Pro 15. Il modello di punta può essere dotato di un Intel Core i7-2720QM (2.2 GHz, 6 MB L3-cache) o di un Intel Core i7-2820QM (2.3 GHz, 8 MB L3-cache) e di una scheda grafica dedicata AMD Radeon HD 6750M. Il modello base da noi recensito ha una CPU Intel Core i7-2635QM quad-core, che funziona al clock di 2.0 GHz. Grazie alla tecnologia Turbo Boost 2.0 del processore, è possibile innalzare la velocità di clock teoricamente fino a 2.9 GHz ed abbassarla fino a 800 MHz (Speedstep). Proprio come con la scheda grafica, il sistema seleziona automaticamente la velocità di clock adeguata a seconda del livello di prestazioni richiesto.
La scheda video dedicata è un modello di fascia bassa AMD Radeon HD 6490M con 256 MB GDDR5 RAM, mentre la scheda grafica integrata è una Intel GMA HD 3000—la quale è fisicamente all'interno del processore. Questa scheda grafica integrata è attiva solo nelle attività a ridotto stress così da permettere al notebook di non consumare troppa energia. Dai test preliminari, utilizzando il Widget Intel Turbo Boost e lo strumento MSR abbiamo osservato che il sistema fa ricorso all'uso congiunto del Turbo Boost e delle funzioni Speedstep (Windows).
Prestazioni della CPU
Quale membro della seconda generazione di Intel Core-i, il Core i7-2635QM cuad-core è sopra la media rispetto agli altri processori per portatili. Con un clock di 2.0 GHz e quattro core, utilizzando la tecnologia Hyper-Threading può simulare quattro core virtuali, consentendo l'elaborazione simultanea di 8 threads. Confrontandolo con il più potente 2720QM presente nei modelli più costosi, il nostro 2635QM non offre le AES Instructions, che velocizzano il criptaggio dei dati. Ad ogni modo Mac OS X non le supporta.
Per mettere a confronto questa CPU con le altre abbiamo dovuto utilizzare il programma BootCamp per installare Microsoft Windows 7 ed eseguire i vari test. Oltre ai test per la scheda grafica, Futuremark ha qualche benchmark per testare le prestazioni delle CPU. Nel benchmark CPU di 3DMark 2006, il Core i7-2635QM permette al MacBook Pro di guadagnare ben 4906 punti, posizionandolo nella parte alta della classifica. Il processore Intel Core i7-620M dual-core dei precedenti MacBook Pro otteneva un punteggio significativamente inferiore pari a 3148 punti, posizionandosi a metà classifica (miglioramento: +35.8%). Nel test CPU del recente 3DMark Vantage (Preimpostazione Prestazioni), il nuovo MacBook Pro 15 se la cava molto bene con un buon punteggio di 16710 punti. Il nuovo MacBook Pro 17 della prima parte del 2011 con un più potente Intel Core i7-2720QM è superiore di soli 1000 punti rispetto al nostro MacBook Pro 15.
L'in qualche modo più vecchio rendering single-core di CineBench R10 (1 thread, 64-bit) mostra ancora una volta il più elevato livello di prestazioni offerte dalla nuova piattaforma Huron River. L'Intel Core i7-2635QM guadagna ben 4583 punti, attestandosi tra i primi 25 di tutti i processori per notebook da noi testati, ad ogni modo, notebook con il più vecchio Intel Core i7-640M non restano indietro di molto. Tra di essi abbiamo il Sony VAIO VPC-Z13Z9E/X, il successore del quale potrebbe essere un rivale formidabile per questo nuovo MacBook Pro. Anche nel rendering multi-core (64-Bit) con 8 threads, il nuovo laptop Apple mette la sua firma al punteggio di 15522 punti.
Nella versione più recente di CineBench, CineBench R11.5, il i7-2635QM ottiene un alto punteggio di 4.6 nel test CPU. Come ci aspettavamo, ciò porta il processore quad-core al quarto posto tra tutti i processori Sandy Bridge. In cima alla lista—fatta eccezione per i processori Desktop—abbiamo il i7-2920XM, il i7-2720QM ed il i7-2820QM, con il quale il MacBook Pro 15 della prima parte del 2011 può essere equipaggiato a richiesta. Apple, comunque, non permette il cambio del processore dopo l'acquisto.
I test computazionali WPrime 1024 e SuperPI 32M confermano i risultati ottenuti nei benchmarks precedenti. Ancora una volta i risultati sono di prim'ordine, solo i più potenti Sandy Bridge ed i processori desktop possono fare di più.
Riassumendo, possiamo dire tranquillamente che il nuovo Intel Core i7-2635QM ha subito un sostanziale miglioramento delle prestazioni rispetto al più vecchio Intel Core i7-620M del 2010. Grazie al Turbo Boost 2.0, la CPU quad-core può guadagnare più punti nell'utilizzo di meno core. Il i7-2635QM si guadagna il suo status elevato paragonabile agli altri tre, più potenti, processori Sandy Bridge. Confronti con modelli più vecchi (per es.: MacBook Pro 13 della metà del 2009) con CPU Intel Core 2 Duo mostrano differenze evidenti. Sia nei test single core che in quelli multi core in Windows, il processore Sandy Bridge fa una grandissima impressione.
Prestazioni CPU sotto Mac OS X
Anche sotto Mac OS X 10.6.6, abbiamo eseguito i più recenti benchmarks per CPU. In CineBench R10, il risultato è di poco inferiore a quello della versione a 64-bit di Windows 7. Anche qui, nei benchmark single core, si nota il Turbo Boost che funziona anche sotto Mac OS X. Nel più recente CineBench R11.5, la CPU guadagna 4.78 punti nel rendering multi-core, circa il 4% in più rispetto a Windows. In quello single-core, comunque, è di circa il 5% più lento. Il benchmark OpenGL mostra risultati simili. GeekBench riporta che Mac OS X sembrerebbe usare meglio l'hardware consentendo l'ottenimento di un risultato superiore del 14% rispetto a Windows.
Prestazioni di Sistema
Usando PCMark Vantage (Windows 7) abbiamo valutato le prestazioni generali del Macbook Pro 15 della prima parte del 2011. Con un punteggio di 6846 punti, il laptop si posiziona nel primo terzo della classifica di tutti i notebook testati con questo benchmark. Si riscontra una quasi parità tra questo ed il Lenovo ThinkPad T410, l'HP Envy 14 Beats Edition e l'MSI GT660R con CPU Intel Core i7-620M. Il più vecchio MacBook Pro 15 della metà del 2010 (la versione più potente) con i7-620M guadagna 6109 punti, circa l'11% più basso di questo modello base del 2011 di MacBook Pro.
PCMark Vantage Result | 6846 punti | |
Aiuto |
Prestazioni nelle applicazioni: Mac OS X
Abbiamo testato le prestazioni applicative del MacBook Pro 15" della prima parte del 2011 in Mac OS X usando XBench 1.3. Il beneficio offerto dai nuovi processori Sandy Bridge si nota nei test intensivi dal punto di vista elaborativo e nell'uso della memoria. Il Core i5-540M del modello 17" di MacBook Pro del 2010 non ha scampo. Ma la sua GPU, (più veloce in Windows) la GT 330M è in linea con le prestazioni della HD 6490M con GDDR5 (Quartz, OpenGL e Test User Interface). Nei benchmark dell'hard disk, tutti i notebook con HDD dimostrano un grande svantaggio rispetto al MacBook Air, che è dotato di un drive SSD. I transfer rates degli SSD non sono di molto superiori a quelli degli HDD ma i tempi di accesso sono di molto più brevi. L'immagine sotto mostra i risultati di diverse prove con il 17" MBP (6 prove, in nero) ed il 15" MBP (5 prove, in rosso) in confronto ad i più vecchi MacBooks.
Apple offre diversi hard drive per il MacBook Pro 15, HDD convenzionali da 5400 RPM ed anche 7200 RPM, senza contare due modelli di SSD. Il MacBook Pro 15 da noi recensito è dotato di un hard disk da 2.5" Toshiba (modello: MK5065GSXF) da 500 GB che gira a 5400 RPM. Il suo transfer rate massimo, misurato con HD Tune Pro 4.6, arriva a 75.3 MB/s, tipico per HDD di queste caratteristiche. Il benchmark CrystalDiskMark riporta risultati leggermente inferiori, tuttavia in linea con HDD di questo tipo.
Un vantaggio offerto dalla piattaforma Intel Huron River è la possibilità di collegare HD esterni mediante S-ATA III fino a 6 GBit/s. La maggior parte degli attuali hard disk non è in grado di trarre vantaggio da questa funzionalità, solo i SSD offrono questo livello di prestazioni. Due buoni esempi sono i SSD Intel Serie 510 alias Elmcrest e gli OCZ Vertex 3. Durante la lettura sequenziale su singolo disco, il transfer rate è stato di circa 500 - 550 MB/s.
Uno sguardo al Profiler di Sistema di Mac OS X mostra qualche anomalia. L'hard disk è connesso con un collegamento a 6 GBit/s, ma il SuperDrive (DVD drive) potrebbe creare qualche frustrazione dato che può trasmettere e ricevere dati al massimo a 3 GBit/s. Un RAID ad alta velocità con due Solid State Drives (SSD)—come nel MacBook Pro 13 della metà 2009 potrebbe essere realizzato facilmente grazie ad un adattatore ma c'è un fatto da considerare. L'adattatore MCE Technologies è compatibile ma il secondo SSD verrebbe limitato a 300 MB/s (3 GBit/s). La nuova porta Thunderbolt potrebbe sopperire (in parte) a questa mancanza con la sua velocità (max. 10 GBit/s).
Prestazioni della Scheda Video
Il modello base con AMD Radeon HD 6490M con clock del core a 750 MHz e solo 256 MByte GDDR5-RAM non è concepito per supportare i più recenti videogiochi. Si focalizza piuttosto sul multimediale. Apple offre anche una versione del MacBook Pro da 15" con una più potente AMD Radeon HD 6750M ed 1GB GDDR5. La scheda video (HD 6490M) è basata sul chipset SeymoreXT e si posiziona a metà tra le schede di fascia medio bassa come la Nvidia GeForce GT 330M del precedente MBP. In 3DMark Vantage, il laptop guadagna 2541 punti, delineando una differenza del 6.4% sul modello del 2010. La AMD Radeon HD 5650 con 1 GB GDDR3-RAM è di classe superiore, con una HD 5650 al posto di quella installata si avrebbe un punteggio del 13 % superiore. L'Apple MacBook Pro 17 della prima parte del 2011 con una più potente AMD Radeon HD 6750M guadagna 5536 punti nello stesso benchmark. Combinata con un processore più potente, le prestazioni del modello da 17" sorpassano quelle del modello da 15" del 54.2%!
Abbiamo testato le prestazioni OpenGL del laptop con CineBench (Windows 7). Nella versione a 64-bit di CineBench R10, la 6490M guadagna un buon punteggio di 7016 punti, posizionandosi tra i migliori. Un modello più potente potrebbe essere l'Acer Aspire 7750G con AMD Radeon HD 6850M (7875 punti, +10.9%). Il MacBook Pro della metà del 2010 con Nvidia GeForce GT 330M resta di molto dietro. Il miglioramento prestazionale offerto dalla scheda grafica AMD si attesta al 45.6% in questo benchmark (3814 punti).
Il recente CineBench R11.5 mostra risultati simili. Con un punteggio di 22.1 punti, la GPU è al paro con la AMD Radeon HD 5650 (Acer Aspire 3820TG), la quale si è comportata meglio in 3DMark. La Nvidia GeForce GT 540M, per esempio, è una spanna sopra ad entrambe in questo benchmark. La GT 540M può essere trovata nel nuovo notebook multimediale, Asus N53SV.
In entrambi i test CineBench, la GPU da una buona impressione, che dimostra che il driver Windows Bootcamp è ben ottimizzato per OpenGL.
3DMark 2001SE Standard | 33338 punti | |
3DMark 03 Standard | 14458 punti | |
3DMark 05 Standard | 9676 punti | |
3DMark 06 Standard Score | 5602 punti | |
3DMark Vantage P Result | 2541 punti | |
3DMark 11 Performance | 696 punti | |
Aiuto |
Risultati complessivi: Videogiochi
I giochi da noi testati confermano i risultati dei test sintetici. L'attuale MacBook Pro 15 del 2011 con la sua scheda grafica modesta è adatto all'uso di videogiochi con dettagli medio bassi in Windows.
Con i dettagli al minimo, anche l'esoso Battlefield: Bad Company 2 gira fluidamente a 48 fps. Il popolarissimo Starcraft II – Wings of Liberty gira a più di 190 fps. I giochi sono meno divertenti se giocati a bassa risoluzione e con dettagli al minimo comunque. A dettagli medi ed innalzando di un livello la risoluzione, il frame rate crolla. Battlefield: BC2 gira ancora abbastanza fluidamente a 26.6 fps, ma l'hardware sembra spinto al suo limite. Giochi con grafica 3D semplice come TrackMania Nations Forever girano fluidamente anche a dettagli elevati.
Lo staff di AnandTech hanno dato uno sguardo più da vicino alle Prestazioni nei videogiochi sotto Mac OS X. Starcraft II gira molto fluidamente con dettagli medi ed alla risoluzione di 1280 x 800 pixels a 53 fps, mentre il risultato in Windows 7 (33.7 fps) è di molto inferiore. Per il confronto abbiamo usato la stessa sequenza di benchmark nella campagna in singleplayer.
Sembra esserci del potenziale per il gaming su questo laptop. Ma la versione più potente (MC723LL/A) con AMD Radeon HD 6750M ed 1 GB GDDR5-RAM è abbastanza per sopperire alle richieste dei giochi più recenti? I benchmark 3D di Futuremark mostrano un miglioramento di circa il 50% con l'hardware del MacBook Pro 17 del 2011, rendendolo adatto ad un'esperienza di gioco di alto livello.
basso | medio | alto | ultra | |
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Half Life 2 - Lost Coast Benchmark (2005) | 173.4 | |||
World in Conflict - Benchmark (2007) | 198 | 56 | 24 | |
Crysis - GPU Benchmark (2007) | 91.5 | 30.9 | 24.7 | |
Crysis - CPU Benchmark (2007) | 85.5 | 29.8 | 18.9 | |
Trackmania Nations Forever (2008) | 283 | 54.5 | 25.6 | |
Battlefield: Bad Company 2 (2010) | 48.1 | 28.6 | 20.8 | |
StarCraft 2 (2010) | 194.8 | 33.7 | 22.1 | |
Mafia 2 (2010) | 39.1 | 30.4 | 25.4 |
Prestazioni Video HD
Il nuovo hardware non ha problemi nell'esecuzione di video full-HD, tuttavia la sorgente di questi video ed il loro formato può creare diversi livelli di stress al sistema.
Eseguendo il film "Big Buck Bunny" (H.264, 1080p) dall'hard disk usando QuickTime e VLC, abbiamo rilevato un carico al sistema dai 3% ai 6%, VLC usa in confronto più risorse. Se l'Intel Quicksync o l'AMD UVD3 vengono usati non è molto chiaro. Confrontando un vecchio MacBook Pro 13 con GeForce 320M, il task manager mostra che il carico della CPU è superiore (lo stress generale del sistema è ovviamente inferiore).
I video HD in flash non creano alcun problema nella riproduzione. L'esecuzione del trailer di un film recente a 1080p, comporta un uso del 7-12% della accoppiata processore/GPU integrata (26 fps, 4084 kbps). L'esecuzione di un video della stessa qualità tramite YouTube innalza il carico a 11 - 15% (26 fps, 2415 kbps).
Secondo Anandtech, attualmente solo FaceTime HD utilizza alcune componenti QuickSync per l'encoding dei video HD. Nonostante questo, un core della CPU sembra essere sotto stress pesante durante la trasmissione di questi video. Apple non ha fornito maggiori informazioni riguardo a questa problematica.
Throttling (rallentamenti)
Il nostro stress test in Windows, che va a caricare CPU e GPU al 100%, sembra affaticare l'hardware proprio come accadeva con il più vecchio MBP. La temperatura di core del processore sale ad oltre 95ºC durante l'utilizzo di Prime95 e a volte supera il limite dei 100°C, lo strumento HWInfo32 mostra un po' di throttling, cioè rallentamenti, causati ai core della CPU. Dopo lunghi periodi di utilizzo intenso (specialmente nel benchmark Furmark) il sistema rallenta il moltiplicatore a 8x-12x (800-1200MHz). Ciò può dipendere dal piccolo alimentatore (da 85-watt mentre il consumo massimo osservato del laptop è di 90.4 watt).
Mentre sia Furmark e Prime95 vengono eseguiti, notiamo che il consumo sale a 90.4 watts e che la CPU funziona ad un clock ridotto pari a 800 o 1200 MHz. Non appena si chiude Prime95, la frequenza della CPU torna a 2.0 GHz, il Turbo Boost si attiva automaticamente ed il consumo energetico scende nuovamente ad un sostenibile valore di 85.8 watts. HWInfo 32 ed il widget Intel mostrano un moltiplicatore di 28x per alcuni attimi (= 2.8 GHz). Il clock massimo possibile è di 2.9 GHz (29x) e si può raggiungere raramente.
L'esoso Battlefield Bad Company 2 spinge il sistema ai propri limiti anche in termini di consumo energetico visto l'elevato stress applicato al sistema. Il Turbo Boost funziona fluidamente all'inizio. Ma quando il moltiplicatore scende a 8x-16x (800-1600 MHz)—di solito resta costante. Il refresh rate, nel frattempo, resta più o meno invariato. La temperatura del processore resta nei limiti, senza forzare il throttling termico mostrato nel test con Furmark e Prime 95. E' interessante notare che il calo di velocità non si riproduce sempre nelle stesse condizioni. Come per il modello da 17", il problema può dipendere dall'alimentatore troppo piccolo. Giocando a Call of Duty: Black Ops, non osserviamo questi rallentamenti. Il processore resta alla velocità costante di 2.6 GHz (Turbo Boost). Aggiungiamo che una seconda prova con il benchmark 3DMark06 dopo 9 ore di carico molto pesante ha riportato gli stessi risultati della prima prova effettuata a temperature dei componenti più basse.
Emissioni
Rumorosità
Oltre al drive DVD ed all'hard drive, due ventole fanno la loro parte nella creazione dell'onnipresente rumore di fondo prodotto dal notebook. Queste ventole sono le stesse del precedente MBP e gentilmente fanno compagnia anche a basso carico. In idle sotto Mac OS X, le ventole e l'HDD producono un massimo di 31,2 dB(A). Sotto carico pesante, le ventole girano più velocemente e quindi più rumorosamente. Il valore più elevato rilevato sotto Mac OS X durante un forte stress alla CPU si attesta a soli 37 dB(A), non eccessivamente alto. Però, l'hardware non può essere assoggettato ad un alto livello di stress come in Windows (a causa dell'assenza di software simile). Sotto Microsoft Windows 7, osserviamo uno scenario peggiore con un massimo di 46.1 dB(A). Questo incremento di circa 10 dB(A) risulta il doppio più udibile all'orecchio umano. Le ventole si fanno sentire e la smettono dopo un bel po'.
Grazie alla posizione isolata ed alla velocità massima di 5400 RPM, l'hard drive da 2.5" è abbastanza silenzioso. Da 15 cm di distanza, abbiamo misurato 31.4 dB(A) durante l'uso. Con un Solid State Drive (SSD), invece, non si ha alcun rumore di funzionamento.
Rumorosità
Idle |
| 31.1 / 31.2 / 31.2 dB(A) |
HDD |
| 31.4 dB(A) |
DVD |
| 34 / dB(A) |
Sotto carico |
| 37 / 46.1 dB(A) |
| ||
30 dB silenzioso 40 dB(A) udibile 50 dB(A) rumoroso |
||
min: , med: , max: Voltcraft SL-320 (15 cm di distanza) |
Temperatura
La temperatura del case rimane entro i limiti ma a volte sale significativamente a causa della bassa velocità di rotazione delle ventole. In Mac OS X, le ventole si fanno sentire solo dopo un po' di uso intensivo. Il risultato è una temperatura massima di 44ºC misurata sulla base (durante lo streaming di un video). Subito prima che le ventole inizino a girare più velocemente, il laptop può diventare caldo al punto da risultare fastidioso da tenere sulle gambe. I bordi della tastiera si scaldano particolarmente, raggiungendo 39.1ºC nei pressi della parte superiore. Aree che sono frequentemente in contatto con la pelle come la tastiera, il trackpad e gli appoggi dei polsi restano freschi al contatto. Sotto Windows 7 misuriamo temperature di 46.2°C sulla base e 44.0ºC sopra la tastiera—per raggiungere entrambi questi valori, ci sono volute diverse ore di uso intenso.
Quando il portatile è in idle, la temperatura è di appena 24ºC in Mac OS X e 26.4ºC in Windows 7. Confrontandole con il MacBook Pro 15 della metà del 2010 (con processore più potente, attualmente), il modello in test ha raggiunto temperature del case solo di poco superiori. Per la valutazione delle temperature abbiamo considerato sia quelle rilevate in Mac OS X che quelle in Windows 7.
Tutto considerato, Apple favorisce il comfort acustico rispetto al fatto che le superfici possono risultare troppo calde a volte. Quando il laptop è appoggiato su un tavolo, il calore non viene percepito. Tenendolo sulle gambe potrebbe essere troppo caldo (specialmente d'estate).
(+) La temperatura massima sul lato superiore è di 39.1 °C / 102 F, rispetto alla media di 36.9 °C / 98 F, che varia da 21.1 a 71 °C per questa classe Multimedia.
(±) Il lato inferiore si riscalda fino ad un massimo di 41.5 °C / 107 F, rispetto alla media di 39.2 °C / 103 F
(+) In idle, la temperatura media del lato superiore è di 22.3 °C / 72 F, rispetto alla media deld ispositivo di 31.3 °C / 88 F.
(+) I poggiapolsi e il touchpad sono piu' freddi della temperatura della pelle con un massimo di 27.9 °C / 82.2 F e sono quindi freddi al tatto.
(±) La temperatura media della zona del palmo della mano di dispositivi simili e'stata di 28.8 °C / 83.8 F (+0.9 °C / 1.6 F).
Altoparlanti
Il sistema di altoparlanti dell'Apple non è cambiato, la tastiera ha ai lati due altoparlanti stereo ed un subwoofer (2.1), il quale usa il case unibody come cassa di risonanza. La qualità del suono è buona ma non ci si deve aspettare troppo. In confronto al MacBook Pro 13, la differenza è evidente. Si nota già a partire dai suoni di sistema. Il microfono omnidirezionale integrato si trova ancora una volta sotto la griglia dell'altoparlante di sinistra. La qualità del suono registrato da Skype o FaceTime è abbastanza buona.
Sul lato sinistro del case abbiamo un jack microfono da 3.5 mm per la connessione di un sistema audio esterno. Sono supportati microfoni analogici e digitali. L'ascolto tramite altoparlanti esterni è ovviamente consentito mediante il jack per le cuffie, il suono è chiaro e privo di distorsioni. Un'altra possibilità è quella di connettere un adattatore HDMI alla porta Thunderbolt/MiniDisplay, visto che i cavi HDMI trasportano il segnale audio oltre a quello video.
Autonomia
Hardware più nuovo e più veloce non deve essere per forza sinonimo di maggiori richieste energetiche. L'Intel Core i7-2635QM in in uso ha un thermal design power (TDP) di 45 watts. Il livello di consumo energetico viene, ovviamente, aggiustato in base all'intensità d'uso della CPU. Il clock può salire fino a 2.9 GHz usando la funzione Turbo Boost 2.0—e scendere fino a 798 MHz in idle— fattori che influenzano la quantità di energia consumata. Comunque, attivando l' Energy Saver si può ottenere un'autonomia maggiore.
In idle sotto Mac OS X, il consumo energetico oscilla tra i 10.6 ed i 18.2 watts. Il precedente MBP del 2010 consuma poco meno. In Microsoft Windows 7, il modello in test richiede 26.4 watts (idle), risultando più efficiente del modello del 2010 (27.6 watts). Sotto carico pesante, situazione nella quale si ha la CPU alla frequenza più elevata oltre che la scheda grafica AMD attiva, il consumo sale a 63.9 watts (Mac OS X). Nonostante l'hardware sia più scarso, la versione con Intel Core i7-620M e Nvidia GeForce GT 330M consuma 10 watt in più (75.5 watts).
Le cose si fanno interessanti in Windows 7. L'elevato consumo massimo di 90.4 watts sotto carico pesante dimostra che il portatile non è ottimizzato per Windows in quanto questo valore supera la capacità dell'alimentatore. L'alimentatore MagSafe eroga fino a 85 watts, il che spiegherebbe il throttling (rallentamento) della CPU nell'uso in Windows (si veda "Prestazioni">"Throttling" sopra). Oltre a questo, caricare la batteria aumenta ulteriormente il già troppo elevato consumo energetico andando a sovraccaricare l'alimentatore.
Per sopperire alla fame di energia del portatile quando non è connesso alla presa elettrica abbiamo una batteria agli ioni di litio della capacità di 77.5 Wh (10.95 volts) . Uno dei difetti del case Unibody di Apple è che la batteria è integrata (tecnicamente non rimovibile). Leggendo la manualistica relativamente alla garanzia, essa non deve essere rimossa o sostituita se non da Apple o da partner autorizzati.
Off / Standby | 0.05 / 0.6 Watt |
Idle | 10.6 / 20.7 / 27.6 Watt |
Sotto carico |
84.9 / 91.3 Watt |
Leggenda:
min: ,
med: ,
max: Voltcraft VC-940 |
L'autonomia del MBP dovrebbe essere di 7 ore in "condizioni d'uso realistiche". Per testare accuratamente questo valore, abbiamo seguito tutti i test in Mac OS X eccetto lo stress test (Windows 7). Prima di tutto abbiamo simulato la lettura di un file di testo usando Mac OS scripts con la luminosità al minimo, retroilluminazione della tastiera disattivata e Wifi/bluetooth disattivati. Dopo 10 ore e 43 minuti, il computer si è spento. Confrontando l'autonomia massima con quella del precedente MBP, notiamo che il nuovo hardware non riduce di troppo l'autonomia, solo 41 minuti. L'autonomia minima è un'altra storia. Il fatto di aver utilizzato Windows con il Classic Test di Battery Eater è giustificato in quanto si ha lo stesso risultato in Mac OS X. Con la luminosità al massimo, retroilluminazione della tastiera e Wifi attivati, la batteria si esaurisce dopo soli 53 minuti. Non ci sorprende in quando le CPU quad-core sono voraci dal punto di vista energetico. Il modello del 2010 con Nvidia GeForce GT 330M e Intel Core i7-620M resisteva per 1 ora e 38 minuti nello stesso test.
Utilizzando un altro script Mac OS X, abbiamo navigato in internet in wifi con una luminosità dello schermo discreta e retroilluminazione della tastiera automatica. Le 8 ore e 14 minuti rilevate superano quelle pubblicizzate da Apple. Con la luminosità al massimo, abbiamo ottenuto le 7 ore dichiarate da Apple. Nell'esecuzione di film in DVD, il notebook lavora a batteria per 6 ore e 27 minuti, abbastanza per circa 3 film. Il precedente MBP è battuto di poco in questo ambito.
Il processore più potente del nuovo MacBook Pro porta ad autonomie minime significativamente più basse. Tuttavia, nella visione di DVD, navigazione in internet oppure con il laptop in idle, la batteria dura molto a lungo.
Risultati complessivi
La quarta generazione del MacBook Pro 15 della prima parte del 2011 ha un case unibody in alluminio resistente. Le richieste della clientela per un case rinnovato non sono state accolte, ma la qualità Apple, il design, la resistenza ed il comfort d'uso sono tra i più forti punti a favore del laptop. Alcuni notebook Windows hanno tentato invano di imitare queste qualità, ciò giustifica Apple nel voler utilizzare ancora una volta lo stesso design.
Come il suo predecessore, l'aggiornamento è focalizzato sull'uso di hardware più recente e più potente. La versione da noi recensita con processore quad-core Intel Core i7-2635QM dimostra un significativo miglioramento prestazionale rispetto al predecessore. La scheda grafica dedicata AMD Radeon HD 6470M—con inclusa la tecnologia di cambio automatico— e l'integrata Intel GMA HD 3000 nel modello di fascia bassa non riescono a superare le prestazioni della GT 330M / 320M nel precedente MBP. Portatili con prestazioni simili e Microsoft Windows costano molto meno. Il nuovo MBP vanta l'uso della velocissima connessione hard disk S-ATA III (SSD, 6 GBit/s) e della porta Thunderbolt. Queste due caratteristiche sono, comunque, molto recenti e quindi devono ancora dimostrare la loro efficacia.
C'è anche la possibilità di avere uno schermo opaco ad alta risoluzione con risoluzione nativa di 1680 x 1050 pixels. I 150 Euro in più valgono la spesa considerando il buon contrasto, la luminosità e la migliore usabilità in esterno, oltre al peso complessivamente inferiore.
La rumorosità e le temperature sono, comunque, un po' peggiori rispetto alla versione precedente a causa del processore più potente. Utilizzando Windows, la CPU raggiunge anche 100°C durante i nostri stress test—combinato con il piccolo e sovraccaricato alimentatore, ciò comporta ad un rallentamento (throttling) della CPU. In condizioni reali, comunque, solo giochi molto pesanti (come Bad Company 2) possono portare a questa situazione. Non si nota invece nessun throttling della CPU sotto Mac OS X o Windows nel corso dei test.
Il prezzo di partenza di 1749 Euro (al pubblico, schermo lucido, 1400 x 900 pixels) resta lo stesso nonostante il nuovo hardware, posizionando il notebook nel segmento premium. La versione con schermo ad alta risoluzione costa circa 1899 Euro. La ridotta garanzia standard di 12-mesi e l'elevato costo dell'estensione potrebbe essere causa di frustrazione.