Recensione Portatile HP ProBook 5310m
Un Portatile Professionale Realmente Sottile
L'HP ProBook da 13,3 pollici si indirizza agli utenti con una certa predilezione per il design. Il processore ULV dual core è indice di alta mobilità ma può anche fornire buone prestazioni. Tuttavia, chi veramente vuole impronte e macchie sul touchpad? Scoprirete altro circa l'HP ProBook 5310m nella nostra recensione approfondita.
MSI la chiama X-Slim, Samsung semplicemente serie X ed Acer l'ha chiamata Timeline. I portatili piatti con una maggiore autonomia sono molto affascinanti. In aggiunta, anche i prezzi sono stati studiati per essere a misura di consumatore. I tempi in cui sia privati che professionisti dovevano spendere almeno 2000 euro per un piccolo portatile dalla lunga autonomia sono finiti. L'HP ProBook 5310m costa solamente 530 euro nella sua configurazione più economica. Il nostro prototipo, il 5310m VQ469E è praticamente il modello di punta con circa 920 euro. L'autonomia di sette ore promessa dal produttore sembra realistica con il parsimonioso Intel Core 2 Duo SP9300 (2,26 GHz) e la batteria da 2800 mAh. Ne parleremo meglio nella sezione mobilità.
Case
L'HP ProBook 5310m attira attenzioni compiacenti già all'apertura della scatola. La finitura opaca di alluminio nero con il logo HP posizionato sulla scocca dello schermo risulta al tempo stesso discreta ed elegante. Il case rinuncia ad ogni arrotondamento e questo già basta per un carattere impressionante. Gli interni sono una combinazione di alluminio opaco e spazzolato e di una copertura nera lucida. Questo, che sembra elegante ad un primo sguardo, mostra tracce evidenti dell'utilizzo solo dopo tre ore di intenso utilizzo.
Da un lato, le mani lasciano evidenti impronte digitali sul touchpad, sulla scocca e tra i tasti. Ma no è solo questo. Già dopo poco tempo abbiamo scoperto piccoli, deboli graffi nell'area dei tasti freccia. I potenziali acquirenti possono immaginare come queste superfici lucide potranno sembrare già dopo pochi mesi di uso intenso. Abbiamo scoperto anche una cover uscita dal suo giunto in un punto. Il bordo in alluminio che circonda il pulsante di accensione si è allentato parecchio nel suo alloggiamento.
Il design spigoloso da un'impressione stabile. Comunque, l'utente capirà che il case flette leggermente e che la batteria non sia ben stabile ad un'analisi più attenta. Noteremo anche un'evidente flessione della scocca dello schermo se lo dovessimo prendere per un angolo. Ma questo non macchia di certo l'impressione generale. Molto più importante è la parte di riposo dei polsi ben stabile. Non abbiamo trovato alcun punto di cedimento, nemmeno con una decisa pressione delle dita. Lo stesso dicasi per la scocca della base. Il materiale gommoso di cui è composta la base d'appoggio ed i lati è resistente ai graffi delle unghie. Importante: non c'è traccia di adesivi sull'intera base. Nemmeno i codici di Windows o del produttore sono stati risparmiati. Tutte le etichette sono nascoste sotto la sottile batteria agli ioni di litio. Hp ha pensato anche agli smanettoni. C'è un'apertura per cambiare la RAM (un modulo integrato), l'hard disk, il modulo WLAN e per una scheda UMTS che si può installare opzionalmente.
Connettività
Il ProBook 5310m non ha un'unità ottica integrata. HP segue l'esempio della gamma Timeline di Acer. L'unità ottica si trova solo a partire dal modello da 15,6 pollici, il 5810T. Il prossimo modello della linea ProBook in ordine di grandezza ha infatti un'unità DVD. Questo è già un grande 17 pollici chiamato HP ProBook 4710s. Mentre il 17 pollici ha praticamente tutte le interfacce, le porte del 13 pollici si contano sulle dita di una mano: USB, porta video, Ethernet, auricolari e Kensington. Okay, sono tre porte USB. Le connessioni sono allineate come su di un netbook, tranne che per la porta video. E' già disponibile un adattatore per la porta video per l'HDMI al prezzo di 10 euro. Non esistono adattatori VGA D-Sub poiché la porta video non emette un segnale analogico.
L'omissione di una porta per una dock esterna in questo notebook sembra quantomai strana. Gli utenti professionali non vogliono numerosi cavi sulle loro scrivanie; avrebbero piuttosto preferito vedere il portatile connesso ad uno schermo, ingressi e rete con un solo click. Una docking station non è disponibile per la linea ProBook di HP. Così gli utenti dovranno ripiegare su soluzioni di dock USB. Almeno queste hanno anche uscite VGA e DVI. La webcam posta tra il doppio microfono integrato è oramai uno standard per ogni notebook odierno.
HP ha qualcosa di nuovo in termini di configurazioni software. Non è stato reintrodotto il DVD di ripristino, come molti hanno desiderato. Questo, come di consueto per HP, va creato dall'utente o dovremo sperare in un hard disk duraturo. Le novità sono l'HP Advisor e l'HP Dock. La dock è una barra nel bordo superiore dello schermo, in cui l'utente può inserire i programmi ed i file più utilizzati. L'HP Advisor mostra i dati principali del sistema. L'autonomia? Quanto spazio residuo ha l'hard disk? Gli utenti che lavorano con il sistema di controllo di Windows e sanno come usare le sue funzioni, comunque, rinunceranno tranquillamente a questa caratteristica.
Dispositivi di Input
Tastiera
Semplicemente invita alla digitazione. La superficie dei tasti è ben salda; le spaziature tra i tasti sono ampie e per questo ben si adatta agli scrittori veloci. Ha anche un punto di pressione ben distinto ed un colpo fermo. Anche chi usa spesso i tasti freccia e quelli per lo scorrimento delle pagine non troveranno nulla da ridire sulla tastiera del portatile. Il layout dei tasti ha una forma molto buona ed un'accuratezza elevata. I tasti rapidi sono posizionati discretamente sulla destra. Il piccolissimi tasti abilitano la WLAN e il Bluetooth, richiamano Internet Explorer o aprono il Software di Setup HP.
Touchpad
Mentre i tasti sono convincenti con una superficie opaca non scivolosa, il produttore ha scelta una superficie lucida per il touchpad. Questo non impedisce l'utente dal controllare il cursore del mouse con precisione ma lascia un terribile strato di macchie sul pad. Questo è piuttosto superfluo in un portatile con cui si vuol lavorare senza troppe preoccupazioni.
Schermo
Lo schermo 13,3 pollici non riflessivo ha una risoluzione WXGA di 1366 x 768 pixel. Questo è un buon compromesso tra una visione generale del desktop e piccoli simboli e caratteri per uno schermo da 33 centimetri. Lo schermo TFT del ProBook 5310m è adeguato per applicazioni d'ufficio ma non per colori vividi nei film o nelle immagini con un rapporto di contrasto di fondo di 144:1.
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Distribuzione della luminosità: 90 %
Al centro con la batteria: 196 cd/m²
Contrasto: 144:1 (Nero: 1.365 cd/m²)
La luminosità dello schermo TFT è solo nella media nel campo degli ultraportatili. Abbiamo misurato una media di 192 cd/m2 sulle nove misurazioni effettuate. La luminosità del pannello LED cade in particolar modo nell'area inferiore, fino a 180 cd/m2. Comunque non è visibile all'occhio.
HP usa un TFT da 13,3 pollici opaco, quindi non riflettente, nel suo HP ProBook 5310m. In termini di luminosità utilizzabile, è una buon presupposto per un potenziale utilizzo in esterni. Abbiamo ritrovato fastidiosi riflessi ed un'immagine troppo scura alla luce diretta del sole. In questo caso, la media raggiunta di 192 cd/m2 non è sufficiente per opporsi alla luce del sole.
Gli angoli di visuale sono accettabili, ma in nessun modo molto buoni. I colori non sono più chiaramente distinti dopo una deviazione di 20 gradi, quando si guarda in basso verso il contenuto dello schermo. I testi non possono essere più letti dopo 50 gradi. I colori tendono già al bianco ad una deviazione di 40 gradi dal centro sul piano orizzontale. Per questo quando diverse persone stanno guardando ilo schermo del ProBook 5310m, quelli ai lati non si divertiranno molto.
Prestazioni
Hewlett Packard installa un Intel Core 2 Duo SP9300 (2 x 2,26 GHz) nel suo HP ProBook 5310m. Il processore dual-core non proviene dalla gamma CULV, costruita esclusivamente nei notebook Acer Timeline o Samsung serie X. L'SP9300 con 6 MB di cache L2 ed un FSB da 1066 MHz è uno dei più efficienti processori ULV di Intel. Già la frequenza di clock di 2,26 GHz non è raggiunta dal tipo CULV. Un processore Intel Core 2 Duo SU7300 (3MB di cache L2, 800 MHz FSB) ha una frequenza di clock di appena 1,30 GHz, ad esempio. Le prestazioni hanno però il loro prezzo, ecco perché probabilmente non vedremo l'SP9300 in un ultraportatile da 600€ tanto presto. Il veloce processore Intel è la ragione principale del costo dell'HP ProBook 5310m. Il portatile da 13,3 pollici non offre molto di più per 900€.
La CPU Core 2 SP9300 può addirittura tener testa all'intel P8600 (2,4 GHz), P8700 (2,53 GHz) o al T6500 (2,1 GHz) nei benchmark per CPU. Abbiamo stabilito un buon 4757 di punteggio nel test per CPU multiple Cinebench R10. L'SP9300 è equivalente ai processori P e T menzionati nei testi single core.
Le latenze sotto Windows sono interessanti. Se queste sono troppo alte, potremmo incorrere in problemi di connessione con i dispositivi esterni (ad esempio suono distorto con schede audio esterne o brevi interruzioni nell'audio in tempo reale). I valori qui sono in parte oltre 1000 µs. Ma non dovremmo avere problemi di sincronia nonostante i valori elevati. La ragione di questo è da ricercare nei driver errati per i dispositivi interni, come l'adattatore WLAN, la scheda audio, il controller dell'USB o altri.
Nonostante il processore per l'ultraportatile sia potente, non potrete giocare con l'HP ProBook 5310m. Troviamo una Intel's GMA 4500M HD integrata nel chipset, e la GPU raggiunge 942 punti nel 3dMrk06. Le GPU di base attuali come la ATI's HD4650 o la Nvidia's Geforce GT230M raggiungono facilmente 6000 punti. Non l'abbiamo testata per questo motivo.
3DMark 03 Standard | 2340 punti | |
3DMark 05 Standard | 1316 punti | |
3DMark 06 1280x768 Score | 942 punti | |
Aiuto |
Le prestazioni globali di sistema sono trainate dal potente processore, la RAM DDR3 (2048) ed il veloce hard disk Seagate. L'hard disk da 320 gira veloce con 7200 rpm ritorna un ottimo 67,6 MB/s. Un buon valore per cui l'utente dovrà pagare un persistente rumore dell'HDD.
Emissioni
Rumorosità
Abbiamo riscontrato una situazione particolare per quanto riguarda la rumorosità. La ventola non ci ha infastiditi tanto quanto l'hard disk. Mentre la ventola gira silenziosa come un soffio durante le operazioni poco impegnative o magari si spegne del tutto (principalmente con alimentazione a batteria), l'hard disk Seagate (modello ST9320423AS) attira attenzione con un rumore costante. Non è il solito clack della testina che legge e scrive, è più che altro il rumore di base del motore o piuttosto la rotazione del disco. Questo rumore smorzato è più forte della ventola in entrambi i livelli più bassi. Questo è il motivo per cui il silenzioso HP ProBook 5310m non scende sotto i 29,7 dB(A). Quando l'hard disk legge o scrive, il volume aumenta addirittura a 31,2 dB(A) poiché il suono della testina si sente molto bene.
Rumorosità
Idle |
| 29.7 / 29.8 / 29.8 dB(A) |
HDD |
| 30.1 dB(A) |
Sotto carico |
| 34 / 34.2 dB(A) |
| ||
30 dB silenzioso 40 dB(A) udibile 50 dB(A) rumoroso |
||
min: , med: , max: (15 cm di distanza) |
Temperature
Il 5310m sviluppa solo un piccolo incremento di temperature a riposo o durante la navigazione. Il lato superiore si scalda fino ad un mediocre valore di 28 gradi Celsius. Il lato destro della scocca rimane considerevolmente più freddo con 26 gradi. Il lato inferiore si scalda nell'area corrispondente al processore fino ad un massimo di 36 gradi nella modalità di riposo. Questa è solo una misurazione puntuale, la media della parte inferiore è di soli 31 gradi. Mentre abbiamo a che fare con un HP ProBook bello fresco quando processore e scheda grafica non sono sotto sforzo, la temperatura del nostro 13,3" aumenta notevolmente sotto sforzo. La parte inferiore può raggiungere anche 44 gradi in alcuni punti. Il calore dissipato aumenta gli elementi circostanti da tre a sei gradi. Considerando le buone prestazioni dell'Intel Core 2 Duo SP9300 (2,26 GHz), il calore dissipato è ancora entro limiti accettabili e non è da considerarsi un valore critico.
(+) La temperatura massima sul lato superiore è di 37 °C / 99 F, rispetto alla media di 36.1 °C / 97 F, che varia da 21.4 a 281 °C per questa classe Subnotebook.
(±) Il lato inferiore si riscalda fino ad un massimo di 44 °C / 111 F, rispetto alla media di 39.4 °C / 103 F
(+) I poggiapolsi e il touchpad raggiungono la temperatura massima della pelle (34 °C / 93.2 F) e quindi non sono caldi.
(-) La temperatura media della zona del palmo della mano di dispositivi simili e'stata di 28.3 °C / 82.9 F (-5.7 °C / -10.3 F).
Altoparlanti
Il ProBook non è stato concepito per ragioni di intrattenimento, per questo HP non ha rinunciato solamente ad un ingresso per microfono separato, ma anche ad un sistema audio stereo che valga la pena ascoltare. Ci sono due altoparlanti ma sono posizionati molto vicini l'uno all'altro sul lato frontale. I suoni prodotti dagli altoparlanti sono leggermente sottili e parzialmente mediocri. Anche il volume è molto basso. il ProBook da 13,3 pollici non riuscirà a riempire una stanza grande col suo suono. HP omette l'ingresso per il microfono integrato, ma il socket da 3,5 mm senza nome è una connessione combinata microfono/auricolari. Almeno in linea teorica poiché il nostro microfono stereo con plug a tre conduttori non riesce a registrare nulla. Comunque il plug mono di un altro microfono mono c'è riuscito. Fortunatamente c'è il doppio microfono integrato. Sta sopra lo schermo vicino alla webcam. Le registrazioni sono affette da un leggero rumore bianco, ma vanno bene per una chat in webcam.
Molti utenti vorranno collegare altoparlanti esterni all'uscita audio da 3,5 mm. Se si vuol ascoltare musica diventa necessario. Abbiamo testato l'uscita audio con due speaker attivi Yamaha (YST-M20SDP). L'intensità collegata al notebook non deve scendere sotto al 25% altrimenti si avrà un leggero rumore.
Autonomia
L'autonomia con una capacità di soli 41 watt-ora (ioni di litio) è di solo quattro ore di navigazione WLAN. Abbiamo navigato su Youtube e nuovi portali per il nostro test. Se si rinuncia a siti web di video che richiedono un grande utilizzo del processore, supererete quasi certamente le 3:42 ore che abbiamo stabilito. Il ProBook raggiunge un valoroso massimo di 7:42 ore. Questo è comunque un tempo poco realistico poiché il computer è rimasto in uno stato di riposo ed abbiamo limitato le prestazioni massime del processore al 50 percento. L'autonomia in stato di riposo ci ha dato 4:40 ore semplicemente cambiando le prestazioni al 100 percento. Abbiamo studiato l'autonomia minima con il BatteryEater Classico. In questo caso tutto era abilitato compresa la WLAN e il Bluetooth. La luminosità dello schermo è stata impostata al massimo. Abbiamo raggiunto 1:55 ore. Questa enorme differenza, in opposizione al test in modalità di riposo, prova quanto lavora bene il meccanismo di risparmio energetico dell'Intel ULV SP9300 (2,26 GHz). Quando la potenza è richiesta, come le test Reader nella modalità Classica, questa viene chiamata in causa. Se si necessita di poca potenza, allora possiamo raggiungere autonomie molto buone, nonostante la debole batteria agli ioni di litio da 2800 mAh.
La buona autonomia si riflette sul basso consumo di corrente. I minimalisti saranno soddisfatti con appena 7,8 watt in modalità di riposo. Abbiamo misurato il consumo medio con la batteria disinserita. Il consumo è di circa 20 watt nella tipica modalità d'ufficio con WLAN abilitata ed un'elevata luminosità dello schermo. Buone notizie per i tifosi del risparmio energetico. Ci sono solo pochi ultraportatili che vantano valori inferiori a questi. L'Asus UL30A-QX050V(13,3 pollici) recensito di recente con appena quattro watt di consumo minimo appartiene a questi.
Off / Standby | 0.3 / 0.7 Watt |
Idle | 7.8 / 11.4 / 13.4 Watt |
Sotto carico |
32.1 / 45.4 Watt |
Leggenda:
min: ,
med: ,
max: |
Considerazioni Finali
L'HP ProBook 5310m è piatto e durevole, ma non è un portatile CULV per la fascia di utenti consumer. L'acquirente, in pratica, ottiene un portatile 13,3 pollici ben costruito con uno schermo non riflettente al buon prezzo di 900 euro. Il 5310m non ha un modulo UMTS o una scheda grafica dedicata. Ma perché è così costoso se paragonato ai portatili CULV come l'Asus UL30A-QX050V? E' per via delle alte prestazioni dell'Intel Core 2 Duo SP9300 con una frequenza di clock di 2,26 GHz. E' il processore ULV più veloce di Intel, a parte l'SP9600 (2,53 GHz) e l'SP9400 (2,4 GHz). L'SP9300 tranquillamente fronteggiare un Core 2 Duo P8700 o un T6500.
Il ProBook 5310m raggiunge buone prestazioni di calcolo con una buona autonomia di 222 minuti (navigando con la WLAN), nonostante una batteria di 2800 mAh, per la fascia degli ultraportatili. Anche il consumo nella modalità di riposo di meno di 10 watt è impressionante. L'hard disk Seagate da 320 GB è molto veloce, pur avendo un consistente livello di rumore. Potenziali acquirenti che cercano un ultraportatile silenzioso troveranno certamente fastidioso il costante rumore prodotto dai 7200 rpm dell'hard disk.
HP perde ulteriori punti dai tester a causa dei dispositivi di input. E' un vero peccato perché i tasti sono perfetti nella forma e nella sensazione che ritornano per scrittori mobili. Comunque le nostre dita lasciano una scia di impronte digitali nel touchpad e nei tasti. Se non lo pulirete continuamente, farete meglio a nascondere il vostro HP ProBook nella custodia per portatili e a non mostrarlo a qualche riunione.